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'''Ludwig Feuerbach''' crebbe in una famiglia colta e molto religiosa. Subito dopo il liceo, studiò prima teologia a Heidelberg e poi a Berlino, dove frequentò i corsi tenuti da [[Hegel]]. | '''Ludwig Feuerbach''' crebbe in una famiglia colta e molto religiosa. Subito dopo il liceo, studiò prima teologia a Heidelberg e poi a Berlino, dove frequentò i corsi tenuti da [[Hegel]]. | ||
: «Bastò che per un semestre seguissi le sue lezioni e la mia testa e il mio cuore furono rimessi sulla loro via; io seppi ciò che dovevo e volevo: non teologia, ma filosofia! Non vaneggiare e fantasticare, ma imparare! Non credere, ma pensare!». <ref>''Ludwig Feuerbach in seinem Briefwechsel'', I, Leipzig 1874, p. 387.</ref> | : «Bastò che per un semestre seguissi le sue lezioni e la mia testa e il mio cuore furono rimessi sulla loro via; io seppi ciò che dovevo e volevo: non teologia, ma filosofia! Non vaneggiare e fantasticare, ma imparare! Non credere, ma pensare!». <ref>''Ludwig Feuerbach in seinem Briefwechsel'', I, Leipzig 1874, p. 387.</ref> | ||
Libero docente a Erlangen (titolo ottenuto nel 1828), si vide bloccare la carriera accademica a causa delle idee espresse sulla [[religione]] in uno dei suoi primi scritti ''Pensieri sulla morte e sull'immortalità '' (1830), dove '''l'immortalità è negata all'[[Individuo]] e ammessa soltanto per l'umanità '''. | Libero docente a Erlangen (titolo ottenuto nel 1828), si vide bloccare la carriera accademica a causa delle idee espresse sulla [[religione]] in uno dei suoi primi scritti ''Pensieri sulla morte e sull'immortalità '' (1830), dove '''l'immortalità è negata all'[[Individuo]] e ammessa soltanto per l'umanità'''. | ||
Dapprima hegeliano fervente, nel [[1839]] prese successivamente posizione contro la Destra Hegeliana con il saggio ''Critica della filosofia hegeliana'', seguito nello stesso senso da ''Tesi provvisorie per la riforma della filosofia'' (1843) e ''Principi della filosofia dell'avvenire '' (1844). | Dapprima hegeliano fervente, nel [[1839]] prese successivamente posizione contro la Destra Hegeliana con il saggio ''Critica della filosofia hegeliana'', seguito nello stesso senso da ''Tesi provvisorie per la riforma della filosofia'' (1843) e ''Principi della filosofia dell'avvenire '' (1844). |