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Con il termine '''neo-anarchismo''' alcuni osservatori (tra cui lo psicologo e attivista libertario [[Tomás Ibáñez]]) | Con il termine '''neo-anarchismo''' alcuni osservatori (tra cui lo psicologo e attivista libertario [[Tomás Ibáñez]]) hanno inteso indicare, da una parte, una forma di anarchismo "diffuso", non identitario, plasmato direttamente nelle lotte contemporanee ed esterno al movimento anarchico (collettivi e singoli militanti che si collocano al di fuori delle organizzazioni politiche tradizionali, ma che adottano o reinventano nelle lotte talune forme politiche anti-gerarchiche, anti-centraliste e anti-rappresentanza piuttosto vicine all'[[anarchismo]]), dall'altra, gruppi di persone che, pur considerandosi esplicitamente anarchiche, nondimeno esprimono una sensibilità nuova rispetto a questa identificazione, adottando una flessibilità e un'apertura che articolano diversamente il rapporto con la tradizione anarchica e con i movimenti antagonisti esterni a questa tradizione. | ||
== Presupposto storico <ref name="TI">Fonte principale: ''Anarchismo in movimento'', di [[Tomás Ibáñez]], Elèuthera, 2014</ref>== | == Presupposto storico <ref name="TI">Fonte principale: ''Anarchismo in movimento'', di [[Tomás Ibáñez]], Elèuthera, 2014</ref>== |