Sacco e Vanzetti: differenze tra le versioni

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== Il Comitato di Difesa e la posizione degli intellettuali ==
== Il Comitato di Difesa e la posizione degli intellettuali ==
[[File:Aldino Felicani.jpg|thumb|200px|[[Aldino Felicani]], fondatore del Comitato di Difesa]]
[[File:Aldino Felicani.jpg|thumb|170px|[[Aldino Felicani]], fondatore del Comitato di Difesa]]
Il Comitato di Difesa Sacco-Vanzetti fu costituito il [[9 maggio]] [[1920]], immediatamente dopo l'arresto, da un gruppo di compagni anarchici alla cui guida vi era l'amico di Vanzetti [[Aldino Felicani]]. Il Comitato si occupò di reperire fondi per la difesa legale dei due anarchici, pubblicare articoli e scritti vari che evidenziassero la natura politica e discriminatoria (di classe e di razza, contro gli immigrati) del procedimento processuale. All'interno del Comitato entrarono a far parte anche liberali, democratici, socialisti e intellettuali a favore della [[giustizia]] e della libertà d'espressione. Le divergenze tra interne tra gli anarchici e i moderati crearono problemi nello sviluppo di una strategia univoca, tuttavia esse cercarono di essere appianate mediante l'intervento di figure intermediarie come Gardner Jackson, giornalista del ''Boston Globe''.
Il Comitato di Difesa Sacco-Vanzetti fu costituito il [[9 maggio]] [[1920]], immediatamente dopo l'arresto, da un gruppo di compagni anarchici alla cui guida vi era l'amico di Vanzetti [[Aldino Felicani]]. Il Comitato si occupò di reperire fondi per la difesa legale dei due anarchici, pubblicare articoli e scritti vari che evidenziassero la natura politica e discriminatoria (di classe e di razza, contro gli immigrati) del procedimento processuale. All'interno del Comitato entrarono a far parte anche liberali, democratici, socialisti e intellettuali a favore della [[giustizia]] e della libertà d'espressione. Le divergenze tra interne tra gli anarchici e i moderati crearono problemi nello sviluppo di una strategia univoca, tuttavia esse cercarono di essere appianate mediante l'intervento di figure intermediarie come Gardner Jackson, giornalista del ''Boston Globe''.


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