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«Chiunque neghi l'autorità e lotti contro essa è un anarchico» ([[Sébastien Faure]]) | «Chiunque neghi l'autorità e lotti contro essa è un anarchico» ([[Sébastien Faure]]) | ||
[[Daniel | [[Daniel Guérin]], nel suo saggio sull'anarchismo (''L'anarchismo''), evidenzia la costanza delle lotte antiautoritarie nella [[storia del movimento anarchico]]. Secondo lui, «il libertario respinge ogni qualsivoglia autorità, dà la priorità assoluta al giudizio individuale». Ugualmente cita [[Bakunin]] quando afferma: «desidero l'organizzazione della società e della proprietà collettiva o sociale vada dal basso verso l'alto, tramite la libera associazione, e non dall'alto verso il basso, attraverso una qualche forma di autorità, qualunque essa sia»; e anche [[Proudhon]], quando sostiene che una società di natura anarchica «pensa, parla e agisce come un uomo, proprio perché non è rappresentato da un uomo, perché non riconosce nessuna autorità personale». Un altro autore classico dell'anarchismo, che rifiuta l'autorità è [[Malatesta]]: | ||
«Crediamo - e per questo siamo anarchici - che l'autorità non può fare nulla di buono, o che se può fare qualcosa di relativamente buono, produce in cambio danni cento volte maggiori» <ref>En [[Malatesta, vida e ideas]] de Vernon Richards, p. 51)</ref>. | «Crediamo - e per questo siamo anarchici - che l'autorità non può fare nulla di buono, o che se può fare qualcosa di relativamente buono, produce in cambio danni cento volte maggiori» <ref>En [[Malatesta, vida e ideas]] de Vernon Richards, p. 51)</ref>. |