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Buona parte del [[movimento anarchico]] ritiene che nell'attuale fase storica non sia conveniente l'utilizzo della [[rivolta]] violenta sganciata dalle rivendicazioni delle [[organizzazione di massa|organizzazioni di massa]], tuttavia ci sono anarchici che ancora oggi sostengono l'insurrezione non solo quale mezzo di sovvertimento dell'ordine costituito, ma anche per poter vivere l'[[anarchia]] sin da subito senza aspettare la fatidica data in cui dovrebbe esplodere la [[rivoluzione sociale]]. | Buona parte del [[movimento anarchico]] ritiene che nell'attuale fase storica non sia conveniente l'utilizzo della [[rivolta]] violenta sganciata dalle rivendicazioni delle [[organizzazione di massa|organizzazioni di massa]], tuttavia ci sono anarchici che ancora oggi sostengono l'insurrezione non solo quale mezzo di sovvertimento dell'ordine costituito, ma anche per poter vivere l'[[anarchia]] sin da subito senza aspettare la fatidica data in cui dovrebbe esplodere la [[rivoluzione sociale]]. | ||
Per quanto talvolta le azioni insurrezionali non si propongano il raggiungimento di specifici obiettivi di tipo sociale e | Per quanto talvolta le azioni insurrezionali non si propongano il raggiungimento di specifici obiettivi di tipo sociale e/o politico, si può azzardare, per quanto possa apparire arbitrario, una definizione dell'atto insurrezionale in funzione degli scopi che si propone: | ||
*'''[[propaganda col fatto|Insurrezione come mezzo di propaganda]]''': si tratta di [[azione diretta|azioni dirette]] con le quali si intende comunicare idee e pensieri attraverso soprattutto un “fatto” (un attentato, un 'azione di sabotaggio e addirittura un omicidio). Sono così definibili anche tutte quelle [[azione diretta|azioni dirette]] volte anche a vendicare un'azione repressiva delle [[autorità]], anche nella segreta speranza di dar inizio ad una [[rivolta]] generale: es. [[Gaetano Bresci]] che colpì a morte il re Umberto I soprattutto come vendetta della strage dei moti di Milano del [[1898]] ma anche come atto propedeutico alla [[rivoluzione]]. | *'''[[propaganda col fatto|Insurrezione come mezzo di propaganda]]''': si tratta di [[azione diretta|azioni dirette]] con le quali si intende comunicare idee e pensieri attraverso soprattutto un “fatto” (un attentato, un 'azione di sabotaggio e addirittura un omicidio). Sono così definibili anche tutte quelle [[azione diretta|azioni dirette]] volte anche a vendicare un'azione repressiva delle [[autorità]], anche nella segreta speranza di dar inizio ad una [[rivolta]] generale: es. [[Gaetano Bresci]] che colpì a morte il re Umberto I soprattutto come vendetta della strage dei moti di Milano del [[1898]] ma anche come atto propedeutico alla [[rivoluzione]]. | ||
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La morte dello zar fu salutato con entusiasmo dalla stampa anarchica, specialmente dai giornali francesi come ''La Révolution sociale'' e ''[[Le Révolté]]''. Su quest'ultimo giornale, l'anno precedente, [[Kropotkin]] ed altri anarchici ([[Felix Tressaud]], [[Emilio Gautier]] ecc.) avevano annunciato che il pensiero anarchico dovesse diffondersi con la [[propaganda col fatto]], cioè mediante «la rivolta permanente mediante la parola, lo scritto, il pugnale, il fucile, la dinamite». | La morte dello zar fu salutato con entusiasmo dalla stampa anarchica, specialmente dai giornali francesi come ''La Révolution sociale'' e ''[[Le Révolté]]''. Su quest'ultimo giornale, l'anno precedente, [[Kropotkin]] ed altri anarchici ([[Felix Tressaud]], [[Emilio Gautier]] ecc.) avevano annunciato che il pensiero anarchico dovesse diffondersi con la [[propaganda col fatto]], cioè mediante «la rivolta permanente mediante la parola, lo scritto, il pugnale, il fucile, la dinamite». | ||
Accanto a questi tentativi insurrezionali, preparati e messi in atto da gruppi più o meno strutturati sul territorio, se ne registrarono altri di [[Gli attentati individualistici nella storia dell'anarchismo|stampo prettamente individualistico]], atti a minare il potere istituzionale e | Accanto a questi tentativi insurrezionali, preparati e messi in atto da gruppi più o meno strutturati sul territorio, se ne registrarono altri di [[Gli attentati individualistici nella storia dell'anarchismo|stampo prettamente individualistico]], atti a minare il potere istituzionale e/o a diffondere i principi dell'[[anarchia]]: tra il [[1892]] e il [[1894]], sempre in terra francese, si ebbe una serie di innumerevoli attentati [[individualismo|individualistici]] ([[Ravachol]], [[Auguste Vaillant]], [[Émile Henry]], [[Sante Caserio]] ecc.), che parevano caratterizzarsi come un'istintiva reazione al fallimento dell'[[anarchismo]] organizzato <ref> La natura di questi attentati fu notevolmente differente: per es. [[Ravachol]] si mosse in un ambito specificamente [[illegalismo|illegalista]], invece [[Sante Caserio]] colpì a morte il presidente Carnot, visto come simbolo del dominio e del potere repressivo</ref>; in [[Spagna]] si susseguirono una serie di frenetici avvenimenti: ad Alcoy insorsero gli operai anarchici ([[1873]]), nel [[1878]] [[Juan Oliva Moncusí]] cercò di uccidere il re Alfonso XII, nel [[1892]] i contadini andalusi insorsero violentemente, nel [[1896]] [[Michele Angiolillo]] colpì a morte il primo ministro Canovas; in [[Italia]] la «propaganda col fatto» fu attuata da diversi anarchici: [[Pietro Acciarito]], [[Giovanni Passannante]], [[Luigi Luccheni]] e [[Gaetano Bresci]], solo per citarne alcuni. | ||
Nel '900 le insurrezioni individualistiche sembrarono lasciar spazio a quelle maggiormente organizzate e "ambiziose": nel [[1911]] [[Ricardo Flores Magón|Ricardo]] e [[Enrique Flores Magon]], oltre ad altri esponenti dell'[[IWW]], tentarono [[insurrezione della Bassa California|un'insurrezione nella Bassa California]]; all'inizio del secondo decennio del XX secolo, gli [[USA]] furono attraversati da una serie di azioni insurrezionalistiche legate ai [[gruppi d'affinità]] facenti capo a [[Luigi Galleani]]; dal [[1917]] truppe legate a [[Nestor Makhno]] insorsero in [[Ucraina libertaria|Ucraina]], realizzando una notevole esperienza libertaria, osteggiata tanto dai bolscevichi quanto dai controrivoluzionari “bianchi”. Qualche anno dopo, contro i bolscevichi, insorgerà la comune di [[Kronstadt]]; dal [[1936]] al [[1939]] gli anarchici spagnoli misero a frutto le brevi rivolte degli anni precedenti, con la realizzazione del più grande esperimento libertario della storia: la [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|rivoluzione spagnola]]. | Nel '900 le insurrezioni individualistiche sembrarono lasciar spazio a quelle maggiormente organizzate e "ambiziose": nel [[1911]] [[Ricardo Flores Magón|Ricardo]] e [[Enrique Flores Magon]], oltre ad altri esponenti dell'[[IWW]], tentarono [[insurrezione della Bassa California|un'insurrezione nella Bassa California]]; all'inizio del secondo decennio del XX secolo, gli [[USA]] furono attraversati da una serie di azioni insurrezionalistiche legate ai [[gruppi d'affinità]] facenti capo a [[Luigi Galleani]]; dal [[1917]] truppe legate a [[Nestor Makhno]] insorsero in [[Ucraina libertaria|Ucraina]], realizzando una notevole esperienza libertaria, osteggiata tanto dai bolscevichi quanto dai controrivoluzionari “bianchi”. Qualche anno dopo, contro i bolscevichi, insorgerà la comune di [[Kronstadt]]; dal [[1936]] al [[1939]] gli anarchici spagnoli misero a frutto le brevi rivolte degli anni precedenti, con la realizzazione del più grande esperimento libertario della storia: la [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|rivoluzione spagnola]]. |