Sergej Gennadjevič Nečaev: differenze tra le versioni

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È difficile pronunciarsi sulla vera paternità de ''Il catechismo del rivoluzionario'', attribuito anche a [[Bakunin]]. Tuttavia, sebbene quest'ultimo abbia potuto contribuire alla sua redazione (cosa sulla quale, d'altronde, non sussistono più dubbi), il testo de ''Il catechismo'' esprime un tipo di mentalità che poco combacia con la personalità di [[Bakunin]], anche tenendo conto delle contraddizioni del suo carattere, o anzi, proprio a causa di queste stesse contraddizioni. Difatti, la tendenza logica che si delinea negli articoli laconici de ''Il catechismo'' è troppo disumana per non dare l'impressione che l'autore del testo sia imperativamente un individuo solitario, un uomo abituato a coltivare e meditare con insistenza il suo odio per un mondo ostile, il mondo degli altri, prima di tradurre sulla carta il proprio risentimento in formule dotate di maniacale sobrietà, precisione e attenzione per i dettagli. Il gelido fanatismo e lo sprezzante pessimismo nei confronti della massa e dell'individuo che emergono da questo scritto, paiono molto lontani dal naturalismo generoso e dal vitalismo di [[Bakunin]]. <ref>Per tutte queste ragioni Jean Préposiet, in ''Storia dell'anarchismo'', preferisce considerare Nečaev l'autore de ''Il catechismo''.</ref>
È difficile pronunciarsi sulla vera paternità de ''Il catechismo del rivoluzionario'', attribuito anche a [[Bakunin]]. Tuttavia, sebbene quest'ultimo abbia potuto contribuire alla sua redazione (cosa sulla quale, d'altronde, non sussistono più dubbi), il testo de ''Il catechismo'' esprime un tipo di mentalità che poco combacia con la personalità di [[Bakunin]], anche tenendo conto delle contraddizioni del suo carattere, o anzi, proprio a causa di queste stesse contraddizioni. Difatti, la tendenza logica che si delinea negli articoli laconici de ''Il catechismo'' è troppo disumana per non dare l'impressione che l'autore del testo sia imperativamente un individuo solitario, un uomo abituato a coltivare e meditare con insistenza il suo odio per un mondo ostile, il mondo degli altri, prima di tradurre sulla carta il proprio risentimento in formule dotate di maniacale sobrietà, precisione e attenzione per i dettagli. Il gelido fanatismo e lo sprezzante pessimismo nei confronti della massa e dell'individuo che emergono da questo scritto, paiono molto lontani dal naturalismo generoso e dal vitalismo di [[Bakunin]]. <ref>Per tutte queste ragioni Jean Préposiet, in ''Storia dell'anarchismo'', preferisce considerare Nečaev l'autore de ''Il catechismo''.</ref>


''Il catechismo del rivoluzionario'' si presenta come una raccolta di regole di comportamento, classificate in 4 rubriche <ref>Per leggere il testo completo si legga M. Confino, ''[https://www.anarcotraffico.org/sites/default/files/2018-10/Il%20catechismo%20del%20rivoluzionario.%20Bakunin%20-%20Michael%20Confino.pdf Il catechismo del rivoluzionario. Bakunin e l'affare Nečaev]''</ref>:
''Il catechismo del rivoluzionario'' si presenta come una raccolta di regole di comportamento, classificate in 4 rubriche <ref>Per consultare il testo completo si scarichi M. Confino, ''[https://www.anarcotraffico.org/sites/default/files/2018-10/Il%20catechismo%20del%20rivoluzionario.%20Bakunin%20-%20Michael%20Confino.pdf Il catechismo del rivoluzionario. Bakunin e l'affare Nečaev]''</ref>:
*atteggiamento del rivoluzionario verso se stesso;
*atteggiamento del rivoluzionario verso se stesso;
*atteggiamento del rivoluzionario verso i compagni;
*atteggiamento del rivoluzionario verso i compagni;
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