Narodnaja Volja: differenze tra le versioni

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Lo statuto definiva diritti e doveri di ciascuno: «Si può entrare, ma è impossibile uscirne», così scrive Edvard Radzinsky nel suo ''Alexandre II'' <ref name="ref-2">[[Edvard Radzinsky]], ''Alexandre II'', pag. 384.</ref>:
Lo statuto definiva diritti e doveri di ciascuno: «Si può entrare, ma è impossibile uscirne», così scrive Edvard Radzinsky nel suo ''Alexandre II'' <ref name="ref-2">[[Edvard Radzinsky]], ''Alexandre II'', pag. 384.</ref>:
: «Ogni membro del Comitato è solennemente impegnato a dedicare le sue energie alla [[rivoluzione]], a dimenticare per essa tutte le linee di sangue (''parentela'', '''n.d.r'''), le simpatie personali, l'amore e l'amicizia; a dare la sua vita senza avere nulla in cambio; a non avere nulla che gli appartenga; a rinunciare alla sua volontà personale» ([[Vera Figner]]) <ref name="ref-3">René Cannac, ''Netchaïev'', pag. 151.</ref>.
: «Ogni membro del Comitato è solennemente impegnato a dedicare le sue energie alla [[rivoluzione]], a dimenticare per essa tutte le linee di sangue [parentela], le simpatie personali, l'amore e l'amicizia; a dare la sua vita senza avere nulla in cambio; a non avere nulla che gli appartenga; a rinunciare alla sua volontà personale» ([[Vera Figner]]) <ref name="ref-3">René Cannac, ''Netchaïev'', pag. 151.</ref>.
Le decisioni del Comitato esecutivo non erano discutibili; venivano imposte alla totalità dei membri del movimento. La disciplina era ferrea.
Le decisioni del Comitato esecutivo non erano discutibili; venivano imposte alla totalità dei membri del movimento. La disciplina era ferrea.


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