Henri-Gustave Jossot: differenze tra le versioni

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=== Il periodo di collaborazione a ''[[L'Assiette au Beurre]]'' (1901-1907)===
=== Il periodo di collaborazione a ''[[L'Assiette au Beurre]]'' (1901-1907)===


A partire dall'inizio delle pubblicazioni della celebre rivista di satira politica ''[[L'Assiette au Beurre]]'' ([[1901]]-[[1912]]), Jossot mostra una forte evoluzione nello stile in corrispondenza della sua precisa volontà di esercitare una critica al sistema. Il suo segno diventa più spesso ed i suoi disegni meno elaborati, ma più incisivi e diretti. In ciò egli si mostra in perfetta sintonia con molti altri celebri artisti dell'epoca, spesso del suo stesso orientamento ideologico, come [[François Kupka]] ([[1871]]-[[1957]]), [[Theophile Alexandre Steinlen]] ([[1859]]-[[1923]]), [[Felix Valloton]] ([[1865]]-[[1925]]), [[Jules Grandjouan]] ([[1875]]-[[1968]]), che collaboreranno anch'essi a ''[[L'Assiette au Beurre]]''. Jossot lavorerà con una certa assiduità a questa rivista, illustrandone interamente ben diciotto numeri e collaborando per altri diciasette numeri con altri disegnatori, per un totale di quasi trecento disegni.
A partire dall'inizio delle pubblicazioni della celebre rivista di satira politica ''[[L'Assiette au Beurre]]'' ([[1901]]-[[1912]]), Jossot mostra una forte evoluzione nello stile in conseguenza della sua precisa volontà di esercitare una critica al sistema. Il suo segno diventa più spesso ed i suoi disegni meno elaborati, ma più incisivi e diretti. In ciò egli si mostra in perfetta sintonia con molti altri celebri artisti dell'epoca, spesso del suo stesso orientamento ideologico, come [[François Kupka]] ([[1871]]-[[1957]]), [[Theophile Alexandre Steinlen]] ([[1859]]-[[1923]]), [[Felix Valloton]] ([[1865]]-[[1925]]), [[Jules Grandjouan]] ([[1875]]-[[1968]]), anch'essi collaboratori de ''[[L'Assiette au Beurre]]''. Jossot lavorerà con una certa assiduità a questa rivista, illustrandone interamente ben diciotto numeri e collaborando per altri diciasette numeri con altri disegnatori, per un totale di quasi trecento disegni.


Si può dire che nessun tema di cui si sia occupata in un modo o nell'altro la rivista non sia stato trattata dallo stesso Jossot, spesso negli stessi numeri monografici da lui interamente illustrati: [[pacifismo|pacifismo]], [[antimilitarismo]], [[anticlericalismo]], critica delle istituzioni, giustizia, scuola, massoneria, famiglia, ma anche critica delle mentalità, soprattutto del conformismo politico, ideologico, culturale.
Ogni tema di cui si occuperà la rivista verrà trattato dallo stesso Jossot, anche nei numeri monografici da lui interamente illustrati: [[pacifismo|pacifismo]], [[antimilitarismo]], [[anticlericalismo]], critica delle istituzioni, della giustizia, della scuola, della massoneria, della famiglia, ma anche critica delle mentalità, soprattutto del conformismo politico, ideologico, culturale.


Le caricature di Jossot rappresentano spesso personaggi deformati nei tratti fisici, nel corpo come nei volti, trasformati in maschere, quasi a voler rendere brutto, osceno, quanto egli ritenga umanamente gretto e privo dignità.
Le caricature di Jossot rappresentano spesso personaggi deformati nei tratti fisici, nel corpo come nei volti, trasformati in maschere, quasi a voler rendere brutto, osceno, quanto egli ritenga umanamente gretto e privo di dignità.


In sincronia con gli eventi politici nazionali ed internazionali più importanti, Jossot elabora le sue caricature politiche in modo da apportare il suo contributo di artista militante alla lotta e alle denunce contro le una società ipocrita, corruttrice e sfruttatrice.  
In sincronia con gli eventi politici nazionali ed internazionali più importanti, Jossot elabora le sue caricature politiche in modo da apportare il suo contributo di artista militante alla lotta e alle denunce contro le una società ipocrita, corruttrice e sfruttatrice.  
Uno dei numeri de ''[[L'Assiette au Beurre]]'', il n° 163 del [[14 maggio]] [[1904]], intitolato ''Le Credo di Jossot'' (''Il Credo di Jossot''), è emblematico del punto di vista ideologico dell'autore, e contribuisce, unitamente ai numeri da lui illustrati in precedenza e a quelli successivi, a collocarlo in una visione sicuramente libertaria e spiccatamente [[individualista]]. Nelle quindici vignette a colori ogni didascalia del ''Credo',' improntata a solennità ideale, contrasta violentemente con la rappresentazione grafica con cui Jossot stigmatizza sarcasticamente tutte le più sacre istituzioni della società borghese. Ad essere svelate nel loro fondamento di [[violenza]] e sopraffazione ideologica ritroviamo, infatti: la [[famiglia]], la [[patria]], la fraternità, la [[democrazia]], il [[militarismo]].  
Uno dei numeri de ''[[L'Assiette au Beurre]]'', il n° 163 del [[14 maggio]] [[1904]], intitolato ''Le Credo di Jossot'' (''Il Credo di Jossot''), è emblematico del punto di vista ideologico dell'autore, e contribuisce, unitamente ai numeri da lui illustrati in precedenza e a quelli successivi, a collocarlo su posizioni sicuramente libertarie e spiccatamente [[individualiste]]. Nelle quindici vignette a colori ogni didascalia del ''Credo',' improntata a solennità ideale, contrasta violentemente con la rappresentazione grafica con cui Jossot stigmatizza sarcasticamente tutte le più sacre istituzioni della società borghese. Ad essere svelate nel loro fondamento di [[violenza]] e sopraffazione ideologica ritroviamo, infatti: la [[famiglia]], la [[patria]], la fraternità, la [[democrazia]], il [[militarismo]].  


Lontano, quindi, da ogni forma di organizzazione militante vera e propria, benché egli intrattenga dei rapporti di amicizia ed epistolari con esponenti anarchici, Jossot colpisce con la sua satira pungente soprattutto la mentalità gregaristica, acritica e antilibertaria. Spesso egli si autoritrae nei panni di un personaggio vestito elegantemente con la corta barba bianca, magro, con un bastone da passeggio in mano, mentre tiene testa all'opinione livellatrice altrui, fosse anche quella anarchica. Un esempio di autoritratto ironico lo troviamo proprio nella copertina del ''Credo'', un altro nella vignetta in cui un gruppo di prolo, come egli era solito chiamare la mentalità gregaria popolare, osservano un elegante figurino, Jossot stesso, ed uno di loro esclama: «Non appartiene ad alcuna organizzazione anarchica e ha il coraggio di credersi libertario!».
Lontano, quindi, da ogni forma di organizzazione militante vera e propria, benché egli intrattenga dei rapporti di amicizia ed epistolari con esponenti anarchici, Jossot colpisce con la sua satira pungente soprattutto la mentalità gregaristica, acritica e antilibertaria. Spesso egli si autoritrae nei panni di un personaggio vestito elegantemente con la corta barba bianca, magro, con un bastone da passeggio in mano, mentre tiene testa all'opinione livellatrice altrui, fosse anche quella anarchica. Un esempio di autoritratto ironico lo troviamo proprio nella copertina del ''Credo'', un altro nella vignetta in cui un gruppo di prolo, come egli era solito chiamare la mentalità gregaria popolare, osservano un elegante figurino, Jossot stesso, ed uno di loro esclama: «Non appartiene ad alcuna organizzazione anarchica e ha il coraggio di credersi libertario!».
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