Aristide Delannoy: differenze tra le versioni

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'''Aristide Delannoy''' (Béthune, [[30 luglio]] [[1874]] - Parigi, [[5 maggio]] [[1911]]), è stato un un pittore, fumettista, e militante libertario francese.
'''Aristide Delannoy''' (Béthune, [[30 luglio]] [[1874]] - Parigi, [[5 maggio]] [[1911]]), è stato un un pittore, fumettista, e militante libertario francese. <ref>Fonte principale: [https://maitron.fr/spip.php?article154424 Dizionario biografico "Le Maitron"]</ref>
 
== Biografia ==
Proveniente da una famiglia modesta (i suoi genitori sono piccoli commercianti di orologeria), segue le lezioni di disegno e pittura di Pharaon de Winter all'''École des Beaux-Arts'' di Lille, quindi, nel [[1897]], i corsi all'''École des Beaux-Arts'' di Parigi, prima di esporre al ''Salon des Indépendants'' dal [[1902]].
 
La sua pittura non gli permette di sostenere la sua famiglia e si dedica ai fumetti. Di sensibilità anarchica, pubblica disegni su ''[[L'Assiette au beurre]]'' dal [[1901]], quindi collabora con numerosi giornali libertari e [[antimilitaristi]], tra cui ''[[Les Temps nouvelles]]'', ''[[La Guerre sociale]]'' e ''[[Les Hommes du jour]]'', per i quali produrrà centocinquanta copertine.
 
=== Les Hommes du jour ===
A Delannoy dobbiamo una caricatura di [[Georges Clemenceau]] con l'aspetto di un teschio e ossa incrociate per il primo numero di ''[[Men of the Day]]'' nel gennaio [[1908]], il giorno dopo la sanguinosa repressione del movimento delle cave sabbia di Draveil. [[Victor Méric]] racconta in un numero di ''[[Les Hommes du jour]]'', dedicato a Delannoy, l'accoglienza data a questo disegno, diventato famoso: «Eravamo abbastanza preoccupati. Per il primo numero dedicato al "Ottimo Polizziotto" Clemenceau, avevamo bisogno di un disegno vigoroso, aspro e pungente. Ho fatto del mio meglio per il testo. Quando Delannoy, pochi giorni dopo, è tornato con la sua scatola ed ha esibito il famoso teschio, siamo rimasti elettrizzati dalla gioia. Con uno stile del genere è stato garantito il successo. Fu un trionfo».
 
=== Processo e condanna ===
Il [[26 settembre]] [[1908]], insieme a [[Victor Méric]], Delannoy è condannato a un anno di prigione e a una multa di 3.000 franchi (una somma considerevole all'epoca), per aver rappresentato il generale [[Albert d'Amade]] in ''[[Les Hommes du jour]]'', che aveva "illustrato" in Marocco un macellaio in un grembiule macchiato di sangue. I due uomini vengono imprigionati nel Carcere de La Santé. Delannoy, affetto da tubercolosi, è rilasciato il [[21 giugno]] [[1909]], prima della scadenza della sua condanna, non senza essere stato sostenuto, tra l'altro, dai suoi colleghi in un numero speciale de ''[[L'Assiette au beurre]]'' intitolato ''Gli artisti sono persone che...'', datato [[8 maggio]]. Questo arresto suscita un brivido nei fumettisti, alcuni dei quali non oseranno più firmarsi con i loro veri nomi (in effetti, era in programma un disegno di legge sulla libertà di stampa molto restrittivo).
 
Nel febbraio del [[1910]], Delannoy co-firma il manifesto del Comitato anti-parlamentare rivoluzionario avviato da [[Jules Grandjouan]].
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
*''L'art social à la Belle Époque: Aristide Delannoy, Jules Grandjouan, Maximilien Luce, trois artistes engagés'', brochure della mostra del 19 novembre 2005 - 16 gennaio 2006, Adiamos 89, Musée-Abbaye Saint Germain d'Auxerre, 2005
*Frédéric Lavignette, ''L'affaire Liabeuf: histoires d'une vengeance'', éditions Fage, 2011
*''Aristide Delannoy, un crayon de combat'', prefazione di Henry Poulaille, Editions Le Vent du Ch'min, 1982.<ref>160 pagine di disegni tratti da numerose pubblicazioni. Contiene l'inventario di tutti i disegni realizzati dall'autore.</ref>
 
===== Note bibliografiche =====
<references/>
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