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[[Image:Lorenzokomboa.jpg|rigt| | [[Image:Lorenzokomboa.jpg|rigt|400px|thumb|Lorenzo Kom'boa Ervin]]'''Lorenzo Kom'boa Ervin''' ([[1947]], Chattanooga, Tennessee, [[USA]]) è uno scrittore, attivista per i diritti umani e [[anarchico]] afroamericano. È stato prima un membro del [[Black Panther Party]] e poi un'esponente di spicco del cosiddetto [[anarchismo nero]]. | ||
== Biografia == | == Biografia == | ||
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Dopo vari tentativi caduti nel vuoto, il [[governo]] americano riesce ad ottenerne l'estradizione negli [[Stati Uniti]]. Processato da un giudice e una giuria di bianchi, è riconosciuto colpevole e condannato all'ergastolo. | Dopo vari tentativi caduti nel vuoto, il [[governo]] americano riesce ad ottenerne l'estradizione negli [[Stati Uniti]]. Processato da un giudice e una giuria di bianchi, è riconosciuto colpevole e condannato all'ergastolo. | ||
[[Image:Anarchist black cross logo.gif|thumb|left| | [[Image:Anarchist black cross logo.gif|thumb|left|150px|right|Simbolo della [[Croce Nera Anarchica]]]] | ||
===L'anarchia=== | ===L'anarchia=== | ||
Le prime nozioni sull'[[anarchismo]] Ervin le apprende proprio in [[carcere]], quando durante gli anni '70 entra in contatto con i militanti della [[Croce Nera Anarchica]] ('''CNA'''), un'organizzazione anarchica che si batte per [[Abolizione del carcere|l'abolizione del carcere]] e in favore dei prigionieri. Durante il periodo detentivo legge molti testi sull'[[anarchismo]], prosegue i contatti con i militanti di [[Croce Nera Anarchica|CNA]] e scrive anche alcuni opuscoli anarchici, tra cui ''L'anarchismo e la rivoluzione nera'', sua opera più conosciuta. | Le prime nozioni sull'[[anarchismo]] Ervin le apprende proprio in [[carcere]], quando durante gli anni '70 entra in contatto con i militanti della [[Croce Nera Anarchica]] ('''CNA'''), un'organizzazione anarchica che si batte per [[Abolizione del carcere|l'abolizione del carcere]] e in favore dei prigionieri. Durante il periodo detentivo legge molti testi sull'[[anarchismo]], prosegue i contatti con i militanti di [[Croce Nera Anarchica|CNA]] e scrive anche alcuni opuscoli anarchici, tra cui ''L'anarchismo e la rivoluzione nera'', sua opera più conosciuta. | ||
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Tornato a Chattanooga, Ervin si impegna nel '''''Concerned Citizens for Justice''''', un gruppo in lotta per i diritti civili, contro la brutalità della polizia e la violenza del [[Ku Klux Klan]]. Nel [[1987]] sostiene il movimento che contesta i risultati elettorali comunali di Chattanooga, grazie al quale numerosi neri riusciranno ad entrare nel Consiglio comunale. | Tornato a Chattanooga, Ervin si impegna nel '''''Concerned Citizens for Justice''''', un gruppo in lotta per i diritti civili, contro la brutalità della polizia e la violenza del [[Ku Klux Klan]]. Nel [[1987]] sostiene il movimento che contesta i risultati elettorali comunali di Chattanooga, grazie al quale numerosi neri riusciranno ad entrare nel Consiglio comunale. | ||
Nel luglio [[1997]], dopo un tour di conferenze che lo aveva portato in 20 paesi diversi, Ervin giunge in [[Australia]] accogliendo un invito dell'[[organizzazioni anarchiche|gruppo anarchico]] [[Angry People]] <ref>''Deportation of Ervin an act of white supremacism: Sponsors'' ABC online, 9 Luglio, 1997 </ref>. L'organizzazione di estrema destra australiana, '''''Australians Against Further Immigration''''', non lo accoglie certo con affetto e solleva un caso mediatico dipingendolo come un estremista pericoloso, rimettendo inoltre la questione al Ministro dell'Immigrazione Amanda Vanstone. In tutto il paese scoppiano numerose polemiche: Pauline Hanson, leader di un partito xenofobo, lo definisce un «noto terrorista» <ref>''A Win for the Panther'', «Sydney Morning Herald», 11 luglio 1997</ref>; il primo ministro John Howard si dichiara inorridito dalla presenza nel "suo" paese dell'anarchico afroamericano <ref>''Howard orders Panther visa probe'', «The Age», 7 luglio 1997</ref>, invitando i ministeri preposti ad intraprendere un urgente investigazione, finalizzata al ritiro del suo visto <ref>''Visa review for visiting black activist'', «Sydney Morning Herald», 7 luglio 1997</ref> e persino all'arresto <ref>''[http://archive.is/vYR9b Minister Cancels Lorenzo Ervin's Visa]'' | Nel luglio [[1997]], dopo un tour di conferenze che lo aveva portato in 20 paesi diversi, Ervin giunge in [[Australia]] accogliendo un invito dell'[[organizzazioni anarchiche|gruppo anarchico]] [[Angry People]] <ref>''Deportation of Ervin an act of white supremacism: Sponsors'' ABC online, 9 Luglio, 1997 </ref>. L'organizzazione di estrema destra australiana, '''''Australians Against Further Immigration''''', non lo accoglie certo con affetto e solleva un caso mediatico dipingendolo come un estremista pericoloso, rimettendo inoltre la questione al Ministro dell'Immigrazione Amanda Vanstone. In tutto il paese scoppiano numerose polemiche: Pauline Hanson, leader di un partito xenofobo, lo definisce un «noto terrorista» <ref>''A Win for the Panther'', «Sydney Morning Herald», 11 luglio 1997</ref>; il primo ministro John Howard si dichiara inorridito dalla presenza nel "suo" paese dell'anarchico afroamericano <ref>''Howard orders Panther visa probe'', «The Age», 7 luglio 1997</ref>, invitando i ministeri preposti ad intraprendere un urgente investigazione, finalizzata al ritiro del suo visto <ref>''Visa review for visiting black activist'', «Sydney Morning Herald», 7 luglio 1997</ref> e persino all'arresto <ref>''[http://archive.is/vYR9b Minister Cancels Lorenzo Ervin's Visa]'' (rilasciato da Acting Minister for Immigration and Multicultural Affairs, Senator the Hon. Amanda Vanstone, 8 luglio 1997)</ref>. | ||
Dopo tutto questo can-can mediatico e politico, Lorenzo Kom'boa Ervin viene incredibilmente fermato dalla polizia locale e gli viene ritirato il visto. Dopo quattro giorni di [[carcere]] l'Alta Corte d Australia ordina però l'immediato rilascio e il ripristino del visto, intimando il [[governo]] federale di pagare le spese legali <ref>''Judge decides today if Panther stays caged'', «Sydney Morning Herald», 10 luglio 1997</ref> <ref>Legal Argument in the High Court of Australia, luglio 1997 (Legal Judgement High Court of Australia, ''Re: The Minister for Immigration and Multicultural Affairs Ex parte Ervin B29/1997'')</ref>. Durante il breve periodo detentivo proteste s'erano levate in [[Sud Africa]], [[Grecia]], [[Italia]], [[Svezia]], [[Irlanda]], [[Gran Bretagna]], [[Nuova Zelanda]] e [[USA|Stati Uniti]]. <ref>«The Australian», 9-10 Luglio 1997</ref> | Dopo tutto questo can-can mediatico e politico, Lorenzo Kom'boa Ervin viene incredibilmente fermato dalla polizia locale e gli viene ritirato il visto. Dopo quattro giorni di [[carcere]] l'Alta Corte d Australia ordina però l'immediato rilascio e il ripristino del visto, intimando il [[governo]] federale di pagare le spese legali <ref>''Judge decides today if Panther stays caged'', «Sydney Morning Herald», 10 luglio 1997</ref> <ref>Legal Argument in the High Court of Australia, luglio 1997 (Legal Judgement High Court of Australia, ''Re: The Minister for Immigration and Multicultural Affairs Ex parte Ervin B29/1997'')</ref>. Durante il breve periodo detentivo proteste s'erano levate in [[Sud Africa]], [[Grecia]], [[Italia]], [[Svezia]], [[Irlanda]], [[Gran Bretagna]], [[Nuova Zelanda]] e [[USA|Stati Uniti]]. <ref>«The Australian», 9-10 Luglio 1997</ref> | ||
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== Collegamenti esterni == | == Collegamenti esterni == | ||
*[https://web.archive.org/web/20070829105531/http://www.infoshop.org/rants/lorenzo.html Essays von Lorenzo Komboa Ervin] da Infoshop.org (inglese) | *[https://web.archive.org/web/20070829105531/http://www.infoshop.org/rants/lorenzo.html Essays von Lorenzo Komboa Ervin] da Infoshop.org (inglese) | ||
*[http://libcom.org/tags/lorenzo-komboa-ervin Essays von Lorenzo Komboa Ervin] da Libcom.org (inglese | *[http://libcom.org/tags/lorenzo-komboa-ervin Essays von Lorenzo Komboa Ervin] da Libcom.org (inglese) | ||
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