Ezio Taddei: differenze tra le versioni

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La vita per il giovanissimo Ezio è assai grama, il padre è più preoccupato di spender soldi nei ''night'' e con le ballerine, piuttosto che curarsi dell'educazione dei figli. Le suore si lamentano sempre perché il «sor Ubaldo», come loro sono solite chiamarlo, non paga puntualmente la retta, mentre Ezio è per lui solo un peso che si trascina dietro nel suo "peregrinare" in cerca di "svago".  
La vita per il giovanissimo Ezio è assai grama, il padre è più preoccupato di spender soldi nei ''night'' e con le ballerine, piuttosto che curarsi dell'educazione dei figli. Le suore si lamentano sempre perché il «sor Ubaldo», come loro sono solite chiamarlo, non paga puntualmente la retta, mentre Ezio è per lui solo un peso che si trascina dietro nel suo "peregrinare" in cerca di "svago".  


Quando Ezio ha 12 anni assiste ad un comizio di un anarchico romano e nei tumulti che ne seguono è arrestato. Il giorno dopo è restituito al padre, il quale agguanta al volo l'occasione per disfarsi del figlio. Lo abbandona al suo destino dicendogli di farsi «sfamare dai tuoi amici scioperanti!» <ref name="splinder">[http://eziotaddei.splinder.com/ da Eziotaddei.splinder.com]</ref>. Poco più che bambino, si trova praticamente a fare il vagabondo a Roma, dormendo dove possibile sino a quando viene preso a bottega da “sor Giovanni”, un pasticciere del rione Parione, grazie al quale riesce a guadagnarsi qualche soldo che gli permette di affittarsi una stanzetta in una locanda di Via de' Cappellari.  
Quando Ezio ha 12 anni assiste ad un comizio di un anarchico romano e nei tumulti che ne seguono è arrestato. Il giorno dopo è restituito al padre, il quale agguanta al volo l'occasione per disfarsi del figlio. Lo abbandona al suo destino dicendogli di farsi «sfamare dai tuoi amici scioperanti!» <ref name="splinder">[https://web.archive.org/web/20050202094747/http://eziotaddei.splinder.com/ da Eziotaddei.splinder.com]</ref>. Poco più che bambino, si trova praticamente a fare il vagabondo a Roma, dormendo dove possibile sino a quando viene preso a bottega da “sor Giovanni”, un pasticciere del rione Parione, grazie al quale riesce a guadagnarsi qualche soldo che gli permette di affittarsi una stanzetta in una locanda di Via de' Cappellari.  


Nonostante la povertà, il forte spirito di [[solidarietà]], che già alberga nell'adolescente Ezio, lo porta di tanto in tanto ad allungare qualche “pasticcino” ad un vecchio “barbone” con cui ha fatto amicizia. Quando però la crisi costringe alla chiusura la pasticceria per cui lavorava, Ezio si ritrova senza lavoro. Per un po'campa con lavoretti occasionali, poi decide di andarsene a Milano: ha solo 14 anni!. Durante il lungo tragitto che doveva portarlo nel capoluogo lombardo, Ezio si ferma per un po'in Umbria, dove fa qualche lavoretto e trova il tempo di apprezzare la [[letteratura]], in particolare legge ''[[Resurrezione]]'' del grande anarchico russo [[Lev Tolstoj]].  Giunto a Milano compie svariati mestieri ed entra in contatto con quella parte del mondo dei malavitosi, la cosiddetta "Ligera" che anni dopo lo aiuteranno ad espatriare dopo il [[carcere]] [[Fascismo|fascista]].
Nonostante la povertà, il forte spirito di [[solidarietà]], che già alberga nell'adolescente Ezio, lo porta di tanto in tanto ad allungare qualche “pasticcino” ad un vecchio “barbone” con cui ha fatto amicizia. Quando però la crisi costringe alla chiusura la pasticceria per cui lavorava, Ezio si ritrova senza lavoro. Per un po'campa con lavoretti occasionali, poi decide di andarsene a Milano: ha solo 14 anni!. Durante il lungo tragitto che doveva portarlo nel capoluogo lombardo, Ezio si ferma per un po'in Umbria, dove fa qualche lavoretto e trova il tempo di apprezzare la [[letteratura]], in particolare legge ''[[Resurrezione]]'' del grande anarchico russo [[Lev Tolstoj]].  Giunto a Milano compie svariati mestieri ed entra in contatto con quella parte del mondo dei malavitosi, la cosiddetta "Ligera" che anni dopo lo aiuteranno ad espatriare dopo il [[carcere]] [[Fascismo|fascista]].


===Bersagliere forzato ===
===Bersagliere forzato ===
Nel [[1915]] Ezio Taddei viene arruolato a forza dai carabinieri, nonostante la sua eccessiva magrezza che avrebbe dovuto farlo riformare, ed inviato al corpo dei Bersaglieri. La vita militare non era per nulla confacente alla sua personalità, in quanto egli non amava la disciplina imposta dalle [[autorità]] militari e aveva anche una certa paura delle armi <ref "name="splinder">[http://eziotaddei.splinder.com/ da Eziotaddei.splinder.com]</ref>.
Nel [[1915]] Ezio Taddei viene arruolato a forza dai carabinieri, nonostante la sua eccessiva magrezza che avrebbe dovuto farlo riformare, ed inviato al corpo dei Bersaglieri. La vita militare non era per nulla confacente alla sua personalità, in quanto egli non amava la disciplina imposta dalle [[autorità]] militari e aveva anche una certa paura delle armi <ref "name="splinder">[https://web.archive.org/web/20050202094747/http://eziotaddei.splinder.com/ da Eziotaddei.splinder.com]</ref>.


Nonostante l'indisciplina, caratteristica peraltro di molti corpi dell'esercito dell'epoca (es. gli Arditi, la cui ala sinistra nel proseguo fondò gli [[Arditi del Popolo]]), il grande senso di [[solidarietà]] che lo caratterizza lo porta, a sprezzo della propria vita, ad andar a recuperare un commilitone ferito ed esposto al fuoco nemico a Montenero <ref name="splinder">[http://eziotaddei.splinder.com/ da Eziotaddei.splinder.com]</ref>. Anche i giornali del periodo danno grossa rilevanza all'atto di valore, ma non ovviamente per il coraggio dimostrato di per sé stesso quanto nell'ottica propagandistica dei guerrafondai.
Nonostante l'indisciplina, caratteristica peraltro di molti corpi dell'esercito dell'epoca (es. gli Arditi, la cui ala sinistra nel proseguo fondò gli [[Arditi del Popolo]]), il grande senso di [[solidarietà]] che lo caratterizza lo porta, a sprezzo della propria vita, ad andar a recuperare un commilitone ferito ed esposto al fuoco nemico a Montenero <ref name="splinder">[https://web.archive.org/web/20050202094747/http://eziotaddei.splinder.com/ da Eziotaddei.splinder.com]</ref>. Anche i giornali del periodo danno grossa rilevanza all'atto di valore, ma non ovviamente per il coraggio dimostrato di per sé stesso quanto nell'ottica propagandistica dei guerrafondai.
Per quell'azione, che però gli costa la grave frattura di un braccio colpito dall'esplosione di una scheggia di una granata, gli assegneranno anche una medaglia al valore, ma Ezio mai la conserverà e mai la riterrà degna di attenzione <ref name="sorella">[http://eziotaddei.splinder.com/ La sorella] di Taddei scrive «Ma Ezio non amava tenere cianfrusaglie e quindi non conservò nulla»</ref>.
Per quell'azione, che però gli costa la grave frattura di un braccio colpito dall'esplosione di una scheggia di una granata, gli assegneranno anche una medaglia al valore, ma Ezio mai la conserverà e mai la riterrà degna di attenzione <ref name="sorella">[https://web.archive.org/web/20050202094747/http://eziotaddei.splinder.com/ La sorella] di Taddei scrive «Ma Ezio non amava tenere cianfrusaglie e quindi non conservò nulla»</ref>.


Taddei passa quindi un lungo e tutto sommato piacevole periodo di convalescenza, assistito da una bella e ricca signora che si occupa dei feriti e che si invaghisce di lui, terminata la quale decide di prolungarla falsificando alcuni permessi. Scoperto, è arrestato e trattenuto presso il [[carcere]] di Sant'Elmo, dove talvolta è tenuto nel letto di contenzione, con le catene ai polsi e alle caviglie.
Taddei passa quindi un lungo e tutto sommato piacevole periodo di convalescenza, assistito da una bella e ricca signora che si occupa dei feriti e che si invaghisce di lui, terminata la quale decide di prolungarla falsificando alcuni permessi. Scoperto, è arrestato e trattenuto presso il [[carcere]] di Sant'Elmo, dove talvolta è tenuto nel letto di contenzione, con le catene ai polsi e alle caviglie.
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<ref name="tomo">Dizionario Biografico degli Anarchici italiani, Pag 593, 594</ref>
<ref name="tomo">Dizionario Biografico degli Anarchici italiani, Pag 593, 594</ref>


Nel confino della Basilicata gli era arrivato un pacco dalla [[Spagna]], speditogli da un amico anarchico conosciuto in [[carcere]], avvolto in un giornale che raccontava della [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|rivoluzione spagnola]] in atto, dell'[[autogestione]] e della battaglia di Guadalajara e della forza della [[CNT]] che lo aveva indotto a pensare di unirsi agli [[antifascismo|antifascisti]] spagnoli. <ref name="splinder">[http://eziotaddei.splinder.com/ da Eziotaddei.splinder.com]</ref>
Nel confino della Basilicata gli era arrivato un pacco dalla [[Spagna]], speditogli da un amico anarchico conosciuto in [[carcere]], avvolto in un giornale che raccontava della [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|rivoluzione spagnola]] in atto, dell'[[autogestione]] e della battaglia di Guadalajara e della forza della [[CNT]] che lo aveva indotto a pensare di unirsi agli [[antifascismo|antifascisti]] spagnoli. <ref name="splinder">[https://web.archive.org/web/20050202094747/http://eziotaddei.splinder.com/ da Eziotaddei.splinder.com]</ref>


===L'esilio francese===
===L'esilio francese===
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Taddei si imbarca così per la prima volta con i documenti in regola, a bordo del ''Gripsholm'', verso Napoli, dove vi giunge il [[22 novembre]] [[1945]]. Si trasferisce a Roma e va a vivere insieme alla sorella <ref name="splin">La sorella Tirrena, che ne aveva perso le tracce e lo credeva morto, avrà notizie su di lui quando casualmente leggerà su un quotidiano:
Taddei si imbarca così per la prima volta con i documenti in regola, a bordo del ''Gripsholm'', verso Napoli, dove vi giunge il [[22 novembre]] [[1945]]. Si trasferisce a Roma e va a vivere insieme alla sorella <ref name="splin">La sorella Tirrena, che ne aveva perso le tracce e lo credeva morto, avrà notizie su di lui quando casualmente leggerà su un quotidiano:
«... Dopo 18 anni di carcere politico il livornese Ezio Taddei, rivela al mondo il suo genio di scrittore. Lo scrittore è giunto ieri a Roma da Nuova York...». (Si legga [http://eziotaddei.splinder.com/ da Eziotaddei.splinder.com])</ref>, proseguendo la sua attività di scrittore. Le sue risorse economiche non sono floride, anche perché mai si è preoccupato di far valere i diritti d'autore, ma Ezio riesce sempre e comunque a trovare una soluzione ai suoi problemi e poi si trova più a suo agio in mezzo ai poveri e agli emarginati.
«... Dopo 18 anni di carcere politico il livornese Ezio Taddei, rivela al mondo il suo genio di scrittore. Lo scrittore è giunto ieri a Roma da Nuova York...». (Si legga [https://web.archive.org/web/20050202094747/http://eziotaddei.splinder.com/ da Eziotaddei.splinder.com])</ref>, proseguendo la sua attività di scrittore. Le sue risorse economiche non sono floride, anche perché mai si è preoccupato di far valere i diritti d'autore, ma Ezio riesce sempre e comunque a trovare una soluzione ai suoi problemi e poi si trova più a suo agio in mezzo ai poveri e agli emarginati.


Inizia in lui un cambiamento ideologico che lo porta ad iscriversi al PCI e a collaborare con «L'Unità» e «Vie nuove», dove pubblica articoli sul [[indagine sul caso dell'anarchico Tresca e sviluppi relativi|caso Tresca]], critica la [[democrazia]] americana, difende i coniugi Rosemberg, poi scrive il volumetto ''Vittorio Poccecai (biografia di un evaso dall'inferno di Tito)'', pubblicato dal PCI nella collana "I Titani" con prefazione di [[Vittorio Vidali]].
Inizia in lui un cambiamento ideologico che lo porta ad iscriversi al PCI e a collaborare con «L'Unità» e «Vie nuove», dove pubblica articoli sul [[indagine sul caso dell'anarchico Tresca e sviluppi relativi|caso Tresca]], critica la [[democrazia]] americana, difende i coniugi Rosemberg, poi scrive il volumetto ''Vittorio Poccecai (biografia di un evaso dall'inferno di Tito)'', pubblicato dal PCI nella collana "I Titani" con prefazione di [[Vittorio Vidali]].
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Le crtiche però non gli impediscono di proseguire nella sua "nuova" vita. Insieme a [[Corrado Alvaro]], [[Francesco Jovine]] e [[Guido Piovene]], con cui ha stretto amicizia, scrive un lettera indirizzata al presidente Enrico De Nicola e pubblicata anche su molti giornali e non senza destare scandalo, in cui denuncia il comportamento degli statunitensi nei confronti dei "sovversivi" italiani e anche sul [[indagine sul caso dell'anarchico Tresca e sviluppi relativi|caso Tresca]].
Le crtiche però non gli impediscono di proseguire nella sua "nuova" vita. Insieme a [[Corrado Alvaro]], [[Francesco Jovine]] e [[Guido Piovene]], con cui ha stretto amicizia, scrive un lettera indirizzata al presidente Enrico De Nicola e pubblicata anche su molti giornali e non senza destare scandalo, in cui denuncia il comportamento degli statunitensi nei confronti dei "sovversivi" italiani e anche sul [[indagine sul caso dell'anarchico Tresca e sviluppi relativi|caso Tresca]].


Un giorno Taddei riceva un invito per partecipare ad un ricevimento all'Excelsior in onore degli scrittori francesi, a erano stati invitate anche celebrità del calibro di [[André Gide]] e [[Albert Camus]]. È il maggio [[1956]] e quanto accade quel giorno lo racconta la sorella: «Allora finalmente andò via, montò sull'autobus, mi salutò ridendo, facendomi le boccacce. Avevo un fratello proprio particolare. Dice che poi quando ha varcato l'ingresso illuminato dell'Excelsior un commesso in livrea si è precipitato a prendere il cappotto di Ezio, che non glielo voleva dare. Dice che poi Ezio si sia sentito male quasi subito. Che l'hanno dovuto portare un ospedale. Dove i dottori hanno scosso il capo e addio Ezio. Gli hanno trovato il cuore ridotto come se glielo avessero calpestato». <ref name="splinder">[http://eziotaddei.splinder.com/ da Eziotaddei.splinder.com]</ref>
Un giorno Taddei riceva un invito per partecipare ad un ricevimento all'Excelsior in onore degli scrittori francesi, a erano stati invitate anche celebrità del calibro di [[André Gide]] e [[Albert Camus]]. È il maggio [[1956]] e quanto accade quel giorno lo racconta la sorella: «Allora finalmente andò via, montò sull'autobus, mi salutò ridendo, facendomi le boccacce. Avevo un fratello proprio particolare. Dice che poi quando ha varcato l'ingresso illuminato dell'Excelsior un commesso in livrea si è precipitato a prendere il cappotto di Ezio, che non glielo voleva dare. Dice che poi Ezio si sia sentito male quasi subito. Che l'hanno dovuto portare un ospedale. Dove i dottori hanno scosso il capo e addio Ezio. Gli hanno trovato il cuore ridotto come se glielo avessero calpestato». <ref name="splinder">[https://web.archive.org/web/20050202094747/http://eziotaddei.splinder.com/ da Eziotaddei.splinder.com]</ref>


Muore in questo modo Ezio Taddei, protagonista di una vita al contempo avventurosa, vivace e drammatica per motivi personali, familiari e per la congiuntura storica, ma nonostante il [[carcere]] subito la sua personalità era tale che l'irriducibile impegno [[antifascismo|antifascista]] e il sostegno degli emarginati mai gli ha impedito di godersi molti piaceri della vita.
Muore in questo modo Ezio Taddei, protagonista di una vita al contempo avventurosa, vivace e drammatica per motivi personali, familiari e per la congiuntura storica, ma nonostante il [[carcere]] subito la sua personalità era tale che l'irriducibile impegno [[antifascismo|antifascista]] e il sostegno degli emarginati mai gli ha impedito di godersi molti piaceri della vita.
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