Carlo Cafiero: differenze tra le versioni

Jump to navigation Jump to search
m
Sostituzione testo - " internazionalista " con " internazionalista "
m (Sostituzione testo - " socialista " con " socialista ")
m (Sostituzione testo - " internazionalista " con " internazionalista ")
Riga 11: Riga 11:
A Londra incontra personalmente [[Friedrich Engels]] e abbraccia le idee [[marxismo|marxiste]]. Engels lo invita a recarsi in [[Italia]] per contrastare l'influenza di [[Giuseppe Mazzini]] e [[Bakunin]] nelle sezioni italiane dell'[[Associazione Internazionale dei Lavoratori]]. Partito da Londra nel maggio [[1871]], si stabilisce inizialmente a Firenze, entra in contatto con i vari circoli democratici della città toscana e conosce Luigi Castellazzo, presidente di una Società Democratica Internazionale, impegnatissima in quei giorni nel sostenere la [[Comune di Parigi]]. Una volta finita l'esperienza fiorentina, si sposta prima a Barletta e poi a Napoli, dove la situazione della locale sezione dell'[[Associazione Internazionale dei Lavoratori|AIT]] è assai confusionaria a causa delle scorrettezze dell'ex-presidente Stefano Caporusso. Cafiero prova a rimediare alla situazione concedendo maggiori responsabilità alle figure che egli riteneva più capaci, tra cui l'anarchico [[Carmelo Palladino]], studente pugliese trapiantato in Campania. Quando il [[20 agosto]] le [[autorità]] sciolgono la sezione napoletana, Cafiero subisce un'accurata perquisizione della sua casa e poi è tratto in arresto.
A Londra incontra personalmente [[Friedrich Engels]] e abbraccia le idee [[marxismo|marxiste]]. Engels lo invita a recarsi in [[Italia]] per contrastare l'influenza di [[Giuseppe Mazzini]] e [[Bakunin]] nelle sezioni italiane dell'[[Associazione Internazionale dei Lavoratori]]. Partito da Londra nel maggio [[1871]], si stabilisce inizialmente a Firenze, entra in contatto con i vari circoli democratici della città toscana e conosce Luigi Castellazzo, presidente di una Società Democratica Internazionale, impegnatissima in quei giorni nel sostenere la [[Comune di Parigi]]. Una volta finita l'esperienza fiorentina, si sposta prima a Barletta e poi a Napoli, dove la situazione della locale sezione dell'[[Associazione Internazionale dei Lavoratori|AIT]] è assai confusionaria a causa delle scorrettezze dell'ex-presidente Stefano Caporusso. Cafiero prova a rimediare alla situazione concedendo maggiori responsabilità alle figure che egli riteneva più capaci, tra cui l'anarchico [[Carmelo Palladino]], studente pugliese trapiantato in Campania. Quando il [[20 agosto]] le [[autorità]] sciolgono la sezione napoletana, Cafiero subisce un'accurata perquisizione della sua casa e poi è tratto in arresto.


Rilasciato dopo pochi giorni, partecipa al congresso operaio di Roma (XXII congresso delle società operaie, [[1° novembre|1]]-[[6 novembre]]) come oppositore della maggioranza mazziniana. In quel periodo collabora col foglio internazionalista «La Campana» di Napoli, prosegue il rapporto epistolare con [[Fredrich Engels]] e "assiste" al conflitto tra la sezione dell'[[Prima Internazionale|Internazionale]] di Napoli, di chiaro orientamento [[Bakunin|bakunista]], e il Consiglio Generale di Londra, indirizzato, specie dopo il convegno del settembre [[1871]], verso la burocratizzazione e centralizzazione dell'organizzazione.
Rilasciato dopo pochi giorni, partecipa al congresso operaio di Roma (XXII congresso delle società operaie, [[1° novembre|1]]-[[6 novembre]]) come oppositore della maggioranza mazziniana. In quel periodo collabora col foglio [[internazionalista]] «La Campana» di Napoli, prosegue il rapporto epistolare con [[Fredrich Engels]] e "assiste" al conflitto tra la sezione dell'[[Prima Internazionale|Internazionale]] di Napoli, di chiaro orientamento [[Bakunin|bakunista]], e il Consiglio Generale di Londra, indirizzato, specie dopo il convegno del settembre [[1871]], verso la burocratizzazione e centralizzazione dell'organizzazione.


===L'amicizia con Bakunin e l'anarchismo ===
===L'amicizia con Bakunin e l'anarchismo ===
Riga 50: Riga 50:
A Lugano incontra [[Anna Kuluscioff]] e di lei si avvale per un progetto sulla ristampa dei ''Saggi'' di [[Carlo Pisacane]], che erano stati ritrovati in una biblioteca di un liceo del luogo. L'operazione però non andrà mai in porto. Traduce e legge ''De l'autre vivre'' di [[Alexandre Herzen]] e si scaglia contro l'idea, ventilata da molti anarchici italiani, sull'abbandono dell'[[insurrezionalismo]] e l'inserimento nella vita parlamentare ed elettorale del paese. Il più clamoroso voltafaccia all'[[anarchismo]] è quello di [[Andrea Costa]], contro cui Cafiero scrive una lettera, indirizzata agli internazionalisti [[Vittorino Valbonesi]] e [[Ruggero Moravalli]], che sarà pubblicata su «Il Grido del popolo», [[stampa anarchica|giornale]] diretto da [[Francesco Saverio Merlino]].
A Lugano incontra [[Anna Kuluscioff]] e di lei si avvale per un progetto sulla ristampa dei ''Saggi'' di [[Carlo Pisacane]], che erano stati ritrovati in una biblioteca di un liceo del luogo. L'operazione però non andrà mai in porto. Traduce e legge ''De l'autre vivre'' di [[Alexandre Herzen]] e si scaglia contro l'idea, ventilata da molti anarchici italiani, sull'abbandono dell'[[insurrezionalismo]] e l'inserimento nella vita parlamentare ed elettorale del paese. Il più clamoroso voltafaccia all'[[anarchismo]] è quello di [[Andrea Costa]], contro cui Cafiero scrive una lettera, indirizzata agli internazionalisti [[Vittorino Valbonesi]] e [[Ruggero Moravalli]], che sarà pubblicata su «Il Grido del popolo», [[stampa anarchica|giornale]] diretto da [[Francesco Saverio Merlino]].


Cafiero, [[Malatesta]] e [[Francesco Saverio Merlino|Merlino]] sono gli esponenti di maggior spicco dell'ala rivoluzionaria del movimento e si preparano a portare avanti la loro linea anche al congresso internazionale di Londra, a cui Cafiero non parteciperà e scriverà solo la circolare di convocazione. Insieme a [[Malatesta]] e a [[Vito Solieri]], internazionalista in esilio a Londra, Cafiero firma anche la nascita del periodico «L'Insurrezione», che però non sarà mai pubblicato. Si dichiara a favore dell'«insurrezionismo» <ref>Termine utilizzato in quell'epoca per definire l'[[insurrezionalismo]].</ref>, purchè [[spontaneismo|spontaneo]], non organizzato strutturalmente, come poi spiega in una lettera indirizzata a «Il grido del popolo».  
Cafiero, [[Malatesta]] e [[Francesco Saverio Merlino|Merlino]] sono gli esponenti di maggior spicco dell'ala rivoluzionaria del movimento e si preparano a portare avanti la loro linea anche al congresso internazionale di Londra, a cui Cafiero non parteciperà e scriverà solo la circolare di convocazione. Insieme a [[Malatesta]] e a [[Vito Solieri]], [[internazionalista]] in esilio a Londra, Cafiero firma anche la nascita del periodico «L'Insurrezione», che però non sarà mai pubblicato. Si dichiara a favore dell'«insurrezionismo» <ref>Termine utilizzato in quell'epoca per definire l'[[insurrezionalismo]].</ref>, purchè [[spontaneismo|spontaneo]], non organizzato strutturalmente, come poi spiega in una lettera indirizzata a «Il grido del popolo».  


Il [[4 settembre]] [[1881]] viene arrestato nella sua casa di Ruvigliana, vicino a Lugano, insieme al greco-rumeno [[Apostolo Paolides]] e ad un gruppo di
Il [[4 settembre]] [[1881]] viene arrestato nella sua casa di Ruvigliana, vicino a Lugano, insieme al greco-rumeno [[Apostolo Paolides]] e ad un gruppo di
64 364

contributi

I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi. Utilizzando i nostri servizi, accetti il nostro utilizzo dei cookie.

Menu di navigazione