André Prudhommeaux: differenze tra le versioni

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Collaboratore di numerosi periodici libertari indipendenti come ''l'Unique'', ''Contre Courant'' e ''Défense de l'homme'', Prudhommeaux è anche il fondatore del bimensile ''Pages libres'' nel [[1956]]. A livello internazionale, contribuisce alla pubblicazione delle riviste ''[[Freedom]]'' (Gran-Bretagna) e ''[[Volontà]]'' (Italia), ''Cahiers de Pensée e Action'' (Belgio), ''[[L'Adunata dei Refrattari]]'' (USA). Apprezzato traduttore, pubblica la versione francese di ''Zniewolony umysł'' («La mente prigioniera») di Czeslaw Milosz <ref> Gallimard, 1954</ref> e della ''Nova Klasa. Kritika savremenog komunizma''  («La Nuova Classe») di Milovan Djilas <ref>Plon, 1957</ref>. Con [[Albert Camus]] collabora alla collezione ''La Pléiade'' (Gallimard).
Collaboratore di numerosi periodici libertari indipendenti come ''l'Unique'', ''Contre Courant'' e ''Défense de l'homme'', Prudhommeaux è anche il fondatore del bimensile ''Pages libres'' nel [[1956]]. A livello internazionale, contribuisce alla pubblicazione delle riviste ''[[Freedom]]'' (Gran-Bretagna) e ''[[Volontà]]'' (Italia), ''Cahiers de Pensée e Action'' (Belgio), ''[[L'Adunata dei Refrattari]]'' (USA). Apprezzato traduttore, pubblica la versione francese di ''Zniewolony umysł'' («La mente prigioniera») di Czeslaw Milosz <ref> Gallimard, 1954</ref> e della ''Nova Klasa. Kritika savremenog komunizma''  («La Nuova Classe») di Milovan Djilas <ref>Plon, 1957</ref>. Con [[Albert Camus]] collabora alla collezione ''La Pléiade'' (Gallimard).


Negli anni '50 sono le lotte contro la degenerazione socialista dei paesi dell'est europeo al centro delle sue attenzioni, in particolare si interessa alla [[rivoluzione ungherese]] del [[1956]] che defnisce come «una rivoluzione inversa a quella del 1917. Insurrezione universalmente individualista della società civile contro lo Stato, dei cittadini contro le autorità, contro il potere, delle verità contro i dogmi, dell'iniziativa privata contro il monopolio totalitario, del libero contratto contro il mito di Rousseau del contratto sociale e del popolo sovrano; il tutto senza teoria, senza frasi, senza tradizione dottrinale di sorta» (''le Contrat social'', Settembre 1957).
Negli anni '50 sono le lotte contro la degenerazione socialista dei paesi dell'est europeo al centro delle sue attenzioni, in particolare si interessa alla [[rivoluzione ungherese]] del [[1956]] che definisce come «una rivoluzione inversa a quella del 1917. Insurrezione universalmente individualista della società civile contro lo Stato, dei cittadini contro le autorità, contro il potere, delle verità contro i dogmi, dell'iniziativa privata contro il monopolio totalitario, del libero contratto contro il mito di Rousseau del contratto sociale e del popolo sovrano; il tutto senza teoria, senza frasi, senza tradizione dottrinale di sorta» (''le Contrat social'', Settembre 1957).


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