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Le occupazioni a scopo abitativo come proto-movimento organizzato si ebbero sin dai primi decenni del XX secolo in [[Francia]], quando a partire del [[1912]] l'anarchico [[Georges Cochon]] e alcuni operai tappezzieri, dopo aver fondato a Parigi l'«Unione Sindacale dei Locatieri», cominciarono a requisire numerosi edifici sfitti a scopo dimostrativo o per dare un tetto a chi non ne aveva. Le loro gesta furono esaltate dalla stampa libertaria e dagli [[chansonniers]] dell'epoca ([[Charles d'Avray]], [[Montéhus]]...), gli squatter ante-litteram divennero dei veri e propri eroi proletari anche grazie ad un opuscolo in loro favore pubblicato più volte su ''[[l'Humanité]]'' tra il [[17 novembre]] [[1935]] e il [[17 gennaio]] [[1936]]. | Le occupazioni a scopo abitativo come proto-movimento organizzato si ebbero sin dai primi decenni del XX secolo in [[Francia]], quando a partire del [[1912]] l'anarchico [[Georges Cochon]] e alcuni operai tappezzieri, dopo aver fondato a Parigi l'«Unione Sindacale dei Locatieri», cominciarono a requisire numerosi edifici sfitti a scopo dimostrativo o per dare un tetto a chi non ne aveva. Le loro gesta furono esaltate dalla stampa libertaria e dagli [[chansonniers]] dell'epoca ([[Charles d'Avray]], [[Montéhus]]...), gli squatter ante-litteram divennero dei veri e propri eroi proletari anche grazie ad un opuscolo in loro favore pubblicato più volte su ''[[l'Humanité]]'' tra il [[17 novembre]] [[1935]] e il [[17 gennaio]] [[1936]]. | ||
[[Image:Okupa.PNG|140px|right|thumb|Simbolo adoperato dagli squatters]] | [[Image:Okupa.PNG|140px|right|thumb|Simbolo adoperato dagli squatters]] | ||
Negli anni'50 e '60 cominciarono a manifestarsi i gravi problemi sociali legati alla speculazione immobiliare determinata dalla sempre più selvaggia liberalizzazione del mercato. Inoltre, l'aumento della disoccupazione e dell'emarginazione sociale portò all'incremento del numero di famiglie in stato d'indigenza che non si potevano permettere una casa. Così l'occupazione di edifici abbandonati divenne un vero e proprio modo per sopperire alla mancanza di un alloggio decente. Per contro, esse presero anche a fungere una funzione [[controcultura|culturale]], politica o artistica, | Negli anni'50 e '60 cominciarono a manifestarsi i gravi problemi sociali legati alla speculazione immobiliare determinata dalla sempre più selvaggia liberalizzazione del mercato. Inoltre, l'aumento della disoccupazione e dell'emarginazione sociale portò all'incremento del numero di famiglie in stato d'indigenza che non si potevano permettere una casa. Così l'occupazione di edifici abbandonati divenne un vero e proprio modo per sopperire alla mancanza di un alloggio decente. Per contro, esse presero anche a fungere una funzione [[controcultura|culturale]], politica o artistica, nonché contestaria rispetto all'arrogante diffusione del [[neoliberalismo]] capitalistico. | ||
In [[Olanda]], qualche decennio dopo, ovvero negli anni '50, la crisi fu contrastata da numerose e spontanee occupazioni di edifici abbandonati che ben presto, a partire dal decennio successivo, porterà alla nascita di gruppi organizzati che daranno vita al movimento ''Crackers'' composto soprattutto da giovani. <ref name="squat">[http://repositorio.uchile.cl/bitstream/handle/2250/130699/TESIS%20MAGISTER%20SOCIOLOGIA%20MOVIMIENTO%20OKUPA.%20PRAXIS,%20REDES%20SOCIALES%20Y%20FORMAS%20DE%20ACCIÓN%20COLECTIVA.pdf?sequence=1&isAllowed=y Movimiento okupa]</ref> | In [[Olanda]], qualche decennio dopo, ovvero negli anni '50, la crisi fu contrastata da numerose e spontanee occupazioni di edifici abbandonati che ben presto, a partire dal decennio successivo, porterà alla nascita di gruppi organizzati che daranno vita al movimento ''Crackers'' composto soprattutto da giovani. <ref name="squat">[http://repositorio.uchile.cl/bitstream/handle/2250/130699/TESIS%20MAGISTER%20SOCIOLOGIA%20MOVIMIENTO%20OKUPA.%20PRAXIS,%20REDES%20SOCIALES%20Y%20FORMAS%20DE%20ACCIÓN%20COLECTIVA.pdf?sequence=1&isAllowed=y Movimiento okupa]</ref> |