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== Biografia == | == Biografia == | ||
[[File:Zaccaria.png|miniatura|Cesare Zaccaria]] | [[File:Zaccaria.png|miniatura|Cesare Zaccaria]] | ||
Membro della «[[Escuela Moderna|Scuola Moderna]] [[Francisco Ferrer|Ferrer]]», fin da giovanissimo si segnala per le sue idee anarchiche, ed è per questo sottoposto a vigilanza da parte della Prefettura di Genova, anche se non è ritenuto un elemento pericoloso. Nello stesso periodo è impegnato nella propaganda antimilitarista e nel [[1915]] conosce [[Camillo Berneri]], col quale instaurerà una duratura amicizia. Dopo un breve soggiorno a Firenze nel [[1918]], torna a Genova e, nel gennaio del [[1919]], si sposa a Voltri con Marina Lombardini, anch'essa di simpatie anarchiche, di professione insegnante elementare. | Cesare Zaccaria nasce a Borzoli (GE) il [[19 agosto]] [[1897]] da Pietro e Maria Badini, ingegnere navale. Membro della «[[Escuela Moderna|Scuola Moderna]] [[Francisco Ferrer|Ferrer]]», fin da giovanissimo si segnala per le sue idee anarchiche, ed è per questo sottoposto a vigilanza da parte della Prefettura di Genova, anche se non è ritenuto un elemento pericoloso. Nello stesso periodo è impegnato nella propaganda antimilitarista e nel [[1915]] conosce [[Camillo Berneri]], col quale instaurerà una duratura amicizia. Dopo un breve soggiorno a Firenze nel [[1918]], torna a Genova e, nel gennaio del [[1919]], si sposa a Voltri con Marina Lombardini, anch'essa di simpatie anarchiche, di professione insegnante elementare. | ||
Nel primo dopoguerra, il giovane Zaccaria collabora alla rivista individualista «[[L'Iconoclasta]]» e svolge propaganda antifascista, poi si fa sempre più prudente. Nel [[1926]] i coniugi si trasferiscono a Napoli, città nella quale Zaccaria trova lavoro presso la «Società anonima bacini e scali napoletani». Il suo impegno viene apprezzato, tanto che diviene tecnico specializzato e ispettore per l'armatore Lauro e viene considerato unanimemente ingegnere per meriti professionali conquistati sul campo e non per un effettivo titolo universitario. Anche per motivi di lavoro, soggiorna per brevi periodi in altre località italiane, tra le quali Firenze, Siena e Genova. Nel [[1927]] conosce [[Benedetto Croce]], che incontra più volte, anche se non frequenta il suo salotto che gli appare troppo letterario. <ref>Secondo [[Pier Carlo Masini|Masini]] l'influsso crociano riemerge chiaramente nell'opuscolo «Ricostruzione. Idee per la rivoluzione liberale», Napoli, 1943.</ref> | Nel primo dopoguerra, il giovane Zaccaria collabora alla rivista individualista «[[L'Iconoclasta]]» e svolge propaganda antifascista, poi si fa sempre più prudente. Nel [[1926]] i coniugi si trasferiscono a Napoli, città nella quale Zaccaria trova lavoro presso la «Società anonima bacini e scali napoletani». Il suo impegno viene apprezzato, tanto che diviene tecnico specializzato e ispettore per l'armatore Lauro e viene considerato unanimemente ingegnere per meriti professionali conquistati sul campo e non per un effettivo titolo universitario. Anche per motivi di lavoro, soggiorna per brevi periodi in altre località italiane, tra le quali Firenze, Siena e Genova. Nel [[1927]] conosce [[Benedetto Croce]], che incontra più volte, anche se non frequenta il suo salotto che gli appare troppo letterario. <ref>Secondo [[Pier Carlo Masini|Masini]] l'influsso crociano riemerge chiaramente nell'opuscolo «Ricostruzione. Idee per la rivoluzione liberale», Napoli, 1943.</ref> |