Cartesio: differenze tra le versioni

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== Lo specismo cartesiano <ref name="specismo"> [https://www.anarcopedia.org/index.php/specismo#Cartesio Vedi capitolo 2.5 dell'articolo specismo]</ref> ==
== Lo specismo cartesiano <ref name="specismo"> [https://www.anarcopedia.org/index.php/specismo#Cartesio Vedi capitolo 2.5 dell'articolo specismo]</ref> ==
Cartesio, poichè era un cristiano e contemporaneamente uno scienziato meccanicista, cercò di trovare un compromesso tra la [[religione]] e la [[scienza]], tra il suo essere meccanicista e credente.
Cartesio, poiché era un cristiano e contemporaneamente uno scienziato meccanicista, cercò di trovare un compromesso tra la [[religione]] e la [[scienza]], tra il suo essere meccanicista e credente.


Egli riteneva che ogni cosa composta di materia fosse governata da principi meccanici, come una macchina, un orologio. Il suo problema era questo: il corpo umano è materiale, appartiene al mondo fisico. Gli esseri umani sono quindi macchine regolate da leggi scientifiche?.
Egli riteneva che ogni cosa composta di materia fosse governata da principi meccanici, come una macchina, un orologio. Il suo problema era questo: il corpo umano è materiale, appartiene al mondo fisico. Gli esseri umani sono quindi macchine regolate da leggi scientifiche?.
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: «Somministravano bastonate ai cani con perfetta indifferenza, e deridevano chi compativa queste creature come se provassero dolore. Dicevano che gli animali erano orologi; che le grida che emettevano quando erano percossi erano soltanto il rumore di una piccola molla che era stata toccata, e che il corpo nel complesso era privo di sensibilità. Inchiodavano poveri animali a delle tavole per le quattro zampe, per vivisezionarli e osservare la circolazione del sangue, che era un grande argomento di conversazione.» (Nicholas Fontaine, Memoires pour servir à ì histoire de Port-Royal,Cologne1738, vol.2, pp.52-53)
: «Somministravano bastonate ai cani con perfetta indifferenza, e deridevano chi compativa queste creature come se provassero dolore. Dicevano che gli animali erano orologi; che le grida che emettevano quando erano percossi erano soltanto il rumore di una piccola molla che era stata toccata, e che il corpo nel complesso era privo di sensibilità. Inchiodavano poveri animali a delle tavole per le quattro zampe, per vivisezionarli e osservare la circolazione del sangue, che era un grande argomento di conversazione.» (Nicholas Fontaine, Memoires pour servir à ì histoire de Port-Royal,Cologne1738, vol.2, pp.52-53)
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