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Nell'estate del [[1950]], terminata la quarta elementare, Fabrizio trascorse l'ultima vacanza a Revignano. Il professore aveva infatti deciso di vendere il cascinale e di acquistare un appartamento ad Asti. Fabrizio soffrì moltissimo, perché a quel luogo erano legati i suoi più bei ricordi d'infanzia. Dentro di sé decise che, una volta diventato grande, avrebbe ricomprato il cascinale e comunque non avrebbe abbandonato quei posti che tanto amava. Quel desiderio lo avrebbe accompagnato negli anni a venire e, agli amici che aveva (e che avrebbe avuto) non mancò di confidare il desiderio di un'azienda agricola tutta per sé. Anni dopo realizzerà questo sogno, anche se al di là del suo mare, in Sardegna. | Nell'estate del [[1950]], terminata la quarta elementare, Fabrizio trascorse l'ultima vacanza a Revignano. Il professore aveva infatti deciso di vendere il cascinale e di acquistare un appartamento ad Asti. Fabrizio soffrì moltissimo, perché a quel luogo erano legati i suoi più bei ricordi d'infanzia. Dentro di sé decise che, una volta diventato grande, avrebbe ricomprato il cascinale e comunque non avrebbe abbandonato quei posti che tanto amava. Quel desiderio lo avrebbe accompagnato negli anni a venire e, agli amici che aveva (e che avrebbe avuto) non mancò di confidare il desiderio di un'azienda agricola tutta per sé. Anni dopo realizzerà questo sogno, anche se al di là del suo mare, in Sardegna. | ||
Nell'ottobre del [[1951]] Fabrizio iniziò le [[scuola|scuole medie]] alla [[Giovanni Pascoli]], nello stesso complesso scolastico che ospitava le elementari Armando Diaz. Ma, attratto com'era dal gioco e dalla vita di strada, non mostrava interesse allo studio, tanto da rimediare una bocciatura in seconda. <ref>[http:// | Nell'ottobre del [[1951]] Fabrizio iniziò le [[scuola|scuole medie]] alla [[Giovanni Pascoli]], nello stesso complesso scolastico che ospitava le elementari Armando Diaz. Ma, attratto com'era dal gioco e dalla vita di strada, non mostrava interesse allo studio, tanto da rimediare una bocciatura in seconda. <ref>[http://archive.is/orVew Roberto Iovino, ''Fabrizio De André, l'ultimo trovatore'']</ref> Il padre, infuriato, decise allora di affidarlo ai rigidissimi gesuiti della Arecco, ma un deprecabile episodio con un padre "bulicio" ("omosessuale") lo indusse poi a fargli terminare le medie nell'Istituto Palazzi", di cui era proprietario. | ||
=== L'adolescenza: la scuola, Brassens e l'anarchia === | === L'adolescenza: la scuola, Brassens e l'anarchia === |