Soviet: differenze tra le versioni

Jump to navigation Jump to search
4 byte rimossi ,  04:03, 18 gen 2020
m
Sostituzione testo - "à " con "à "
m (Sostituzione testo - "»<ref>" con "» <ref>")
m (Sostituzione testo - "à " con "à ")
Riga 1: Riga 1:
[[File:1917petrogradsoviet assembly.jpg|thumb|right|400px|Riunione del Soviet di [[Pietrogrado]], 1917]]
[[File:1917petrogradsoviet assembly.jpg|thumb|right|400px|Riunione del Soviet di [[Pietrogrado]], 1917]]
Il termine '''''Soviet''''' (in russo ''сове́т'', talvolta trascritto come ''sovet'' o ''sovjet'', in italiano ''[[consiliarismo|consiglio]]'') si riferisce agli organismi espressi dai lavoratori e dagli operai a San Pietroburgo durante la [[rivoluzione russa del 1905]]. Comunemente ritenuta un'idea appartenente al [[marxismo]] e al [[bolscevismo]], in realtà le sue radici affondano nella tradizione del [[socialismo libertario]] e nelle delibere dei vari congressi della [[I Internazionale]].
Il termine '''''Soviet''''' (in russo ''сове́т'', talvolta trascritto come ''sovet'' o ''sovjet'', in italiano ''[[consiliarismo|consiglio]]'') si riferisce agli organismi espressi dai lavoratori e dagli operai a San Pietroburgo durante la [[rivoluzione russa del 1905]]. Comunemente ritenuta un'idea appartenente al [[marxismo]] e al [[bolscevismo]], in realtà le sue radici affondano nella tradizione del [[socialismo libertario]] e nelle delibere dei vari congressi della [[I Internazionale]].
:«I “soviet” in senso storico-politico proprio sono originariamente i “consigli dei delegati degli operai” (''sovety rabocich deputatov''), poi i “consigli dei delegati degli operai, dei contadini e dei soldati” (''sovety rabocich, krest'jankich i soldatskich deputatov''), e infine i “consigli dei lavoratori” (''sovety deputatov trudjašcichsja''), come si chiamano a partire dalla costituzione del 1936» <ref>Oskar Anweiler, ''Storia dei Soviet. I consigli di fabbrica in Urss (1905-1921)'', Roma-Bari 1972, p. VII, </ref>
:«I “soviet” in senso storico-politico proprio sono originariamente i “consigli dei delegati degli operai” (''sovety rabocich deputatov''), poi i “consigli dei delegati degli operai, dei contadini e dei soldati” (''sovety rabocich, krest'jankich i soldatskich deputatov''), e infine i “consigli dei lavoratori” (''sovety deputatov trudjašcichsja''), come si chiamano a partire dalla costituzione del 1936» <ref>Oskar Anweiler, ''Storia dei Soviet. I consigli di fabbrica in Urss (1905-1921)'', Roma-Bari 1972, p. VII, </ref>


==Le radici storiche ed ideologiche dei soviet==
==Le radici storiche ed ideologiche dei soviet==
L'idea del soviet ha le proprie origini, non nel [[bolscevismo]] della [[rivoluzione russa]] del [[1917]], come comunemente si pensa, bensì nell'ambito del movimento operaio auto-organizzato formatosi della seconda metà dell'800. Una certa similitudine con i soviet la si può riscontrare anche nel ''vétché'' <ref>Skirda, Alexandre, ''Les anarchistes russes, les soviets et la révolution de 1917'', Les Éditions de Paris, 2000, p.52</ref>, ovvero l'assemblea urbana tipica dell'[[Ucraina]] del passato che ricordava le assemblee degli uomini liberi dei regni barbarici d'Occidente. Proprio in quei territori, infatti, l'idea del soviet si concretizzò durante la [[rivoluzione russa]]. Organi rivoluzionari con caratteristiche similari si ritrovano anche nelle tre [[rivoluzione|rivoluzioni]] che l'Europa occidentale ha attraversato nell'epoca moderna, la rivoluzione inglese del XVII secolo e le rivoluzioni del [[1789]] e del [[1848]] in [[Francia]]. <ref>Oskar Anweiler, Storia dei Soviet. I consigli di fabbrica in Urss (1905-1921), Roma-Bari 1972</ref>  
L'idea del soviet ha le proprie origini, non nel [[bolscevismo]] della [[rivoluzione russa]] del [[1917]], come comunemente si pensa, bensì nell'ambito del movimento operaio auto-organizzato formatosi della seconda metà dell'800. Una certa similitudine con i soviet la si può riscontrare anche nel ''vétché'' <ref>Skirda, Alexandre, ''Les anarchistes russes, les soviets et la révolution de 1917'', Les Éditions de Paris, 2000, p.52</ref>, ovvero l'assemblea urbana tipica dell'[[Ucraina]] del passato che ricordava le assemblee degli uomini liberi dei regni barbarici d'Occidente. Proprio in quei territori, infatti, l'idea del soviet si concretizzò durante la [[rivoluzione russa]]. Organi rivoluzionari con caratteristiche similari si ritrovano anche nelle tre [[rivoluzione|rivoluzioni]] che l'Europa occidentale ha attraversato nell'epoca moderna, la rivoluzione inglese del XVII secolo e le rivoluzioni del [[1789]] e del [[1848]] in [[Francia]]. <ref>Oskar Anweiler, Storia dei Soviet. I consigli di fabbrica in Urss (1905-1921), Roma-Bari 1972</ref>  


Principalmente l'idea della costituzione di consigli operai (soviet) si formò nell'ambito dei congressi della [[I Internazionale]], soprattutto in quelli di Losanna (1867) e Ginevra (1868). L'anno [[1869|seguente]], durante il convegno di Basilea, la relazione del belga Hins e del francese Pindy espresse i principi ed il significato delle organizzazioni industriali. Partendo dall'idea che si dovesse porre fine allo sfruttamento dell'uomo sull'uomo e che ovviamente fosse necessario trovare nuove organizzazioni sociali, in antitesi alla politica [[gerarchia|gerarchica]] dei partiti e all'[[autorità |autoritarismo]] dello istituzioni, auspicarono la riorganizzazione sulla base di un [[socialismo]] [[autogestione|autogestionario]] e libertario. Da questo convincimento nacque l'idea dei  
Principalmente l'idea della costituzione di consigli operai (soviet) si formò nell'ambito dei congressi della [[I Internazionale]], soprattutto in quelli di Losanna (1867) e Ginevra (1868). L'anno [[1869|seguente]], durante il convegno di Basilea, la relazione del belga Hins e del francese Pindy espresse i principi ed il significato delle organizzazioni industriali. Partendo dall'idea che si dovesse porre fine allo sfruttamento dell'uomo sull'uomo e che ovviamente fosse necessario trovare nuove organizzazioni sociali, in antitesi alla politica [[gerarchia|gerarchica]] dei partiti e all'[[autorità |autoritarismo]] dello istituzioni, auspicarono la riorganizzazione sulla base di un [[socialismo]] [[autogestione|autogestionario]] e libertario. Da questo convincimento nacque l'idea dei  
Riga 24: Riga 24:
:«Al fine di colpire lo spirito delle masse, guadagnare la loro fiducia e la loro simpatia, il partito bolscevico lancia (...) dei moti che, fino ad allora, caratterizzavano (...) l'anarchismo».
:«Al fine di colpire lo spirito delle masse, guadagnare la loro fiducia e la loro simpatia, il partito bolscevico lancia (...) dei moti che, fino ad allora, caratterizzavano (...) l'anarchismo».


A partire dall'ottobre del [[1917]] il potere fu retto da « commissari del popolo », eletti dal Congresso dei Soviets (delegati eletti dai soviets) e diretti da Lenin. Secondo [[Hannah Arendt]] «il regime bolscevico ha spogliato i consigli (soviet, in base al nome russo) del loro potere quando era ancora diretto da Lenin, e ha rubato il loro nome per appropriarsene, mentre era in realtà un regime anti-sovietico». <ref>[[Hannah Arendt]], ''A propos des Conseils Ouvriers en Hongrie''</ref>.
A partire dall'ottobre del [[1917]] il potere fu retto da « commissari del popolo », eletti dal Congresso dei Soviets (delegati eletti dai soviets) e diretti da Lenin. Secondo [[Hannah Arendt]] «il regime bolscevico ha spogliato i consigli (soviet, in base al nome russo) del loro potere quando era ancora diretto da Lenin, e ha rubato il loro nome per appropriarsene, mentre era in realtà un regime anti-sovietico». <ref>[[Hannah Arendt]], ''A propos des Conseils Ouvriers en Hongrie''</ref>.


La distruzione di ogni principio libertario e autogestionario dei soviet fu esemplificato con l'introduzione del concetto di [[dittatura del proletariato]], che significava sottomettere il soviet alla volontà dei bolscevichi. L'idea originaria dei soviet era invece del tutto inconciliabile con qualsiasi concetto di dittatura, ovvero di dominio [[gerarchia|gerarchico]] di una minoranza sulla maggioranza. Che i bolscevichi non avessero alcuna intenzione di concedere [[libertà]] di [[autogestione]] ai soviet fu chiaro a tutti con la [[repressione]] di [[Kronstadt]]. Infatti, di fronte alle richieste dei marinai e degli operai dell'isolotto di applicare lo slogan [[Lenin|leninista]]: «Tutto il potere ai soviet!», i bolscevichi reagirono massacrandoli sprezzantemente e infamandoli con l'accusa di essere controrivoluzionari.
La distruzione di ogni principio libertario e autogestionario dei soviet fu esemplificato con l'introduzione del concetto di [[dittatura del proletariato]], che significava sottomettere il soviet alla volontà dei bolscevichi. L'idea originaria dei soviet era invece del tutto inconciliabile con qualsiasi concetto di dittatura, ovvero di dominio [[gerarchia|gerarchico]] di una minoranza sulla maggioranza. Che i bolscevichi non avessero alcuna intenzione di concedere [[libertà]] di [[autogestione]] ai soviet fu chiaro a tutti con la [[repressione]] di [[Kronstadt]]. Infatti, di fronte alle richieste dei marinai e degli operai dell'isolotto di applicare lo slogan [[Lenin|leninista]]: «Tutto il potere ai soviet!», i bolscevichi reagirono massacrandoli sprezzantemente e infamandoli con l'accusa di essere controrivoluzionari.


Pur essendo morta, nella sostanza ma non nella forma, l'idea dei soviet nella [[Russia]] bolscevica, il [[consiliarismo]] (soviet=consiglio) trovò applicazione, in maniera più o meno libertaria, nelle fabbriche [[Italia|italiane]], durante il [[biennio rosso]] ([[1919]]-[[1920|20]]), e in [[Germania]], nella [[Repubblica dei Consigli di Baviera]] (1918).
Pur essendo morta, nella sostanza ma non nella forma, l'idea dei soviet nella [[Russia]] bolscevica, il [[consiliarismo]] (soviet=consiglio) trovò applicazione, in maniera più o meno libertaria, nelle fabbriche [[Italia|italiane]], durante il [[biennio rosso]] ([[1919]]-[[1920|20]]), e in [[Germania]], nella [[Repubblica dei Consigli di Baviera]] (1918).
64 364

contributi

I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi. Utilizzando i nostri servizi, accetti il nostro utilizzo dei cookie.

Menu di navigazione