Unione Sindacale Italiana: differenze tra le versioni

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L''''U.S.I.''' nacque a Modena nel [[1912]] durante un convegno tenutosi il [[23 novembre|23]], [[24 novembre|24]] e [[25 novembre]]:
L''''U.S.I.''' nacque a Modena nel [[1912]] durante un convegno tenutosi il [[23 novembre|23]], [[24 novembre|24]] e [[25 novembre]]:
:«(L'assemblea) Delibera quindi;<br />
:«(L'assemblea) Delibera quindi;<br />
:in omaggio a questi criteri di dar vita ad un nuovo organismo nel quale d'accordo con tutte le forze operaie organizzate - estranee alla Confederazione Generale del Lavoro - sia possibile realizzare seriamente la realizzazione dell'Unità Proletaria Italiana, sulle indicate basi dell'aconfessionalismo, dell'apoliticismo di partito e dell'autonomismo sindacale.
:in omaggio a questi criteri di dar vita ad un nuovo organismo nel quale d'accordo con tutte le forze operaie organizzate - estranee alla Confederazione Generale del Lavoro - sia possibile realizzare seriamente la realizzazione dell'Unità Proletaria Italiana, sulle indicate basi dell'aconfessionalismo, dell'apoliticismo di partito e dell'autonomismo sindacale.


:Il Congresso fa però invito alle organizzazioni che accettano quest'ordine di idee di aderire senz'altro al nuovo Istituto Unitario lasciandole libere di tenere verso gli organismi nazionali esistenti quell'atteggiamento che crederanno più conveniente ai fini della conservazione dell'unità locale".
:Il Congresso fa però invito alle organizzazioni che accettano quest'ordine di idee di aderire senz'altro al nuovo Istituto Unitario lasciandole libere di tenere verso gli organismi nazionali esistenti quell'atteggiamento che crederanno più conveniente ai fini della conservazione dell'unità locale".


:Messe ai voti le due mozioni, Bitelli e De Ambris, risultarono a:<br />
:Messe ai voti le due mozioni, Bitelli e De Ambris, risultarono a:<br />
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I congressisti, in gran parte [[:Categoria:Sindacalisti|sindacalisti]] rivoluzionari proveniente dalla CGL, ritenevano infatti che tale [[sindacalismo|sindacato]] fosse ormai troppo asservito alla politica portata avanti in parlamento dal Partito Socialista. All'U.S.I. aderirono rapidamente tutte le camere del lavoro più di sinistra (tra cui, in Emilia, le Camere del Lavoro di Bologna, Modena, Parma, Piacenza e Ferrara), rinsaldando le file organizzative del [[sindacalismo rivoluzionario]] nato e sviluppatosi subito dopo il primo [[sciopero]] nazionale in [[Italia]] del [[1904]].  
I congressisti, in gran parte [[:Categoria:Sindacalisti|sindacalisti]] rivoluzionari proveniente dalla CGL, ritenevano infatti che tale [[sindacalismo|sindacato]] fosse ormai troppo asservito alla politica portata avanti in parlamento dal Partito Socialista. All'U.S.I. aderirono rapidamente tutte le camere del lavoro più di sinistra (tra cui, in Emilia, le Camere del Lavoro di Bologna, Modena, Parma, Piacenza e Ferrara), rinsaldando le file organizzative del [[sindacalismo rivoluzionario]] nato e sviluppatosi subito dopo il primo [[sciopero]] nazionale in [[Italia]] del [[1904]].  
[[Image:1913USI.JPG |thumb|250 px|left|Manifesto dell'USI del [[1913]]]]
[[Image:1913USI.JPG |thumb|250 px|left|Manifesto dell'USI del [[1913]]]]
Durante i suoi primi anni di vita l'organizzazione fu impegnata in una serie di lotte tendenti a migliorare le condizioni di vita e di lavoro dei proletari, senza mai trascurare l'impegno [[antimilitarismo|antimilitarista]] che la caratterizzerà nel corso di tutta la sua storia. Immediatamente si contrappose alla [[Confederazione Generale del Lavoro]] per la sua politica rivoluzionaria ed intransigente, per il rifiuto di collaborazione con qualsiasi partito politico, per la sua volontà di organizzare anche i lavoratori non qualificati, per il suo rifutare qualsiasi collaborazione con lo [[Stato]], per l'[[azione diretta]] e la non esclusione a prescindere della violenza.
Durante i suoi primi anni di vita l'organizzazione fu impegnata in una serie di lotte tendenti a migliorare le condizioni di vita e di lavoro dei proletari, senza mai trascurare l'impegno [[antimilitarismo|antimilitarista]] che la caratterizzerà nel corso di tutta la sua storia. Immediatamente si contrappose alla [[Confederazione Generale del Lavoro]] per la sua politica rivoluzionaria ed intransigente, per il rifiuto di collaborazione con qualsiasi partito politico, per la sua volontà di organizzare anche i lavoratori non qualificati, per il suo rifutare qualsiasi collaborazione con lo [[Stato]], per l'[[azione diretta]] e la non esclusione a prescindere della violenza.


Il II° Congresso dell'USI si tenne a Milano, dal [[4 dicembre|4]] al [[7 dicembre]] [[1913]].
Il II° Congresso dell'USI si tenne a Milano, dal [[4 dicembre|4]] al [[7 dicembre]] [[1913]].
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Alla vigilia del primo conflitto mondiale fu attraversata, come le altre organizzazioni della sinistra, dal ciclone dell'interventismo. Durante un convegno tenutosi il [[13 settembre|13]]-[[14 settembre]] [[1914]] tutti coloro (De Ambris, Corridoni e, in un primo tempo, Di Vittorio) che si erano schierati per l'intervento militare, appoggiando la mozione di [[Alceste De Ambris|De Ambris]] in favore dell'[[Italia]] contro l'[[Austria]] e la [[Germania]], furono espulsi dall'organizzazione, mentre l'U.S.I. continuò, sotto l'impulso di militanti quali [[Armando Borghi]], fondatore nel [[1914]] dell'[[stampa anarchica|organo propagandistico dell'USI]] «[[Lotta di classe|Guerra di Classe]]», e [[Alberto Meschi]], a propagandare coerentemente l'[[antimilitarismo]].  
Alla vigilia del primo conflitto mondiale fu attraversata, come le altre organizzazioni della sinistra, dal ciclone dell'interventismo. Durante un convegno tenutosi il [[13 settembre|13]]-[[14 settembre]] [[1914]] tutti coloro (De Ambris, Corridoni e, in un primo tempo, Di Vittorio) che si erano schierati per l'intervento militare, appoggiando la mozione di [[Alceste De Ambris|De Ambris]] in favore dell'[[Italia]] contro l'[[Austria]] e la [[Germania]], furono espulsi dall'organizzazione, mentre l'U.S.I. continuò, sotto l'impulso di militanti quali [[Armando Borghi]], fondatore nel [[1914]] dell'[[stampa anarchica|organo propagandistico dell'USI]] «[[Lotta di classe|Guerra di Classe]]», e [[Alberto Meschi]], a propagandare coerentemente l'[[antimilitarismo]].  


Secondo le testimonianze dell'ex-anarchica [[Maria Rygier]], di [[Camillo Berneri]] e [[Armando Borghi]], l'ondata di conversioni all'interventismo era legato all'attività cospiratrice della [[massoneria]] <ref>[http://dwardmac.pitzer.edu/anarchist_archives/coldoffthepresses/ControGli09.html Raccolta di articoli di Borghi e Berneri]</ref> <ref>[http://www.comidad.org/bollettino/comidad108.pdf Un agente provocatore massonico: Maria Rygier, pag. 10-11]</ref>, alla quale avevano aderito gran parte degli ex-antimilitaristi diventati improvvisamente interventisti.  
Secondo le testimonianze dell'ex-anarchica [[Maria Rygier]], di [[Camillo Berneri]] e [[Armando Borghi]], l'ondata di conversioni all'interventismo era legato all'attività cospiratrice della [[massoneria]] <ref>[http://dwardmac.pitzer.edu/anarchist_archives/coldoffthepresses/ControGli09.html Raccolta di articoli di Borghi e Berneri]</ref> <ref>[http://www.comidad.org/bollettino/comidad108.pdf Un agente provocatore massonico: Maria Rygier, pag. 10-11]</ref>, alla quale avevano aderito gran parte degli ex-antimilitaristi diventati improvvisamente interventisti.  


A guerra conclusa, nel corso delle lotte che portarono il paese molto vicino alla rivoluzione sociale, l'organizzazione raggiunse la sua massima consistenza numerica (circa mezzo milione di iscritti). In quel periodo aderì all'[[l'Internazionale dei lavoratori|A.I.T.]], cui è affiliata la maggior parte dei sindacati autogestionari esistenti a livello mondiale.  
A guerra conclusa, nel corso delle lotte che portarono il paese molto vicino alla rivoluzione sociale, l'organizzazione raggiunse la sua massima consistenza numerica (circa mezzo milione di iscritti). In quel periodo aderì all'[[l'Internazionale dei lavoratori|A.I.T.]], cui è affiliata la maggior parte dei sindacati autogestionari esistenti a livello mondiale.  
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A partire dal [[1920]], come molte organizzazioni di "sinistra", subì la [[repressione]] del regime [[fascista]]. In quegli anni si oppose al [[fascismo]] insieme agli [[Arditi del Popolo]] in una lotta che culminò nella [[Difesa di Parma del 1922|Battaglia di Parma del 1922]].
A partire dal [[1920]], come molte organizzazioni di "sinistra", subì la [[repressione]] del regime [[fascista]]. In quegli anni si oppose al [[fascismo]] insieme agli [[Arditi del Popolo]] in una lotta che culminò nella [[Difesa di Parma del 1922|Battaglia di Parma del 1922]].
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Lentamente diminuì la sua attività e la sua efficacia, siano a quando il [[fascismo]] ne soppresse ogni attività nel [[1925]]. Da quel momento l'U.S.I.-A.I.T continuò a vivere nell'esilio e nella clandestinità, partecipando alla [[la Rivoluzione spagnola (1936-39) |rivoluzione spagnola del 1936]] in appoggio al sindacato [[CNT]]-A.I.T. e, attraverso l'impegno dei suoi militanti, alla resistenza [[antifascismo|antifascista]].
Lentamente diminuì la sua attività e la sua efficacia, siano a quando il [[fascismo]] ne soppresse ogni attività nel [[1925]]. Da quel momento l'U.S.I.-A.I.T continuò a vivere nell'esilio e nella clandestinità, partecipando alla [[la Rivoluzione spagnola (1936-39) |rivoluzione spagnola del 1936]] in appoggio al sindacato [[CNT]]-A.I.T. e, attraverso l'impegno dei suoi militanti, alla resistenza [[antifascismo|antifascista]].


===Il secondo dopo-guerra===
===Il secondo dopo-guerra===
Nel secondo dopoguerra, con l'avvento della repubblica, coloro che avevano militato nell'U.S.I. rinunciarono, inizialmente, a ricostituirla, per collaborare invece alla costruzione del sindacato unitario [[C.G.I.L]] Solo nel [[1950]], con la rottura dell'unità sindacale, alcuni di loro ricostituirono l'U.S.I.-A.I.T. che però, fino alla fine degli anni sessanta, fu realmente attiva solo in poche regioni italiane.  
Nel secondo dopoguerra, con l'avvento della repubblica, coloro che avevano militato nell'U.S.I. rinunciarono, inizialmente, a ricostituirla, per collaborare invece alla costruzione del sindacato unitario [[C.G.I.L]] Solo nel [[1950]], con la rottura dell'unità sindacale, alcuni di loro ricostituirono l'U.S.I.-A.I.T. che però, fino alla fine degli anni sessanta, fu realmente attiva solo in poche regioni italiane.  


Nel [[1968]] «Guerra di Classe» cambiò denominazione in «[[Lotta di Classe (rivista)|Lotta di Classe]]» <ref name="lotta di classe">[http://www.lottadiclasse.org Sito web]</ref>, il cui primo numero fu editato in occasione del [[1 maggio]] [[1969]]. Dopo la strage di Piazza Fontana e l'assassinio di [[Giuseppe Pinelli]], membro dell'USI, l'organizzazione visse un duro momento repressivo che tenne l'organizzazione in una posizione di stallo per un certo periodo.
Nel [[1968]] «Guerra di Classe» cambiò denominazione in «[[Lotta di Classe (rivista)|Lotta di Classe]]» <ref name="lotta di classe">[http://www.lottadiclasse.org Sito web]</ref>, il cui primo numero fu editato in occasione del [[1 maggio]] [[1969]]. Dopo la strage di Piazza Fontana e l'assassinio di [[Giuseppe Pinelli]], membro dell'USI, l'organizzazione visse un duro momento repressivo che tenne l'organizzazione in una posizione di stallo per un certo periodo.
[[File:Lotta di classe.jpg|right|230 px|thumb|''[[Lotta di classe]]'', n° 125, giugno 2012]]
[[File:Lotta di classe.jpg|right|230 px|thumb|''[[Lotta di classe]]'', n° 125, giugno 2012]]
Gradualmente l'USI si riprese e nella "seconda metà degli anni 70" nacque la proposta in seno al movimento anarchico italiano di ricostruire l'Unione Sindacale Italiana in maniera più solida. Furono fatti due "Attivi di base dei lavoratori per l'USI", il primo nel [[1978]] a Roma ed il secondo, l'anno dopo, a Genova. Non si riuscì a trovare una sintesi tra le due posizioni che animavano il dibattito e che portarono, alla fine, portarono da una parte alla ricostituzione dell'USI e dall'altra alla nascita dei [[Comitati d'azione diretta (CAD)]].
Gradualmente l'USI si riprese e nella "seconda metà degli anni 70" nacque la proposta in seno al movimento anarchico italiano di ricostruire l'Unione Sindacale Italiana in maniera più solida. Furono fatti due "Attivi di base dei lavoratori per l'USI", il primo nel [[1978]] a Roma ed il secondo, l'anno dopo, a Genova. Non si riuscì a trovare una sintesi tra le due posizioni che animavano il dibattito e che portarono, alla fine, portarono da una parte alla ricostituzione dell'USI e dall'altra alla nascita dei [[Comitati d'azione diretta (CAD)]].


In quel periodo la «struttura più forte, anche a livello numerico, era la Federazione Intercategoriale Romana, che aveva strutture organizzate e sezioni riconosciute nella sanità, nella ricerca, nella scuola... A questa sezione vennero anche affidati compiti di collegamento anche a livello internazionale.» <ref>[http://www.usiait.it/faq.html Quando è stata rifondata l'USI?]</ref>
In quel periodo la «struttura più forte, anche a livello numerico, era la Federazione Intercategoriale Romana, che aveva strutture organizzate e sezioni riconosciute nella sanità, nella ricerca, nella scuola... A questa sezione vennero anche affidati compiti di collegamento anche a livello internazionale.» <ref>[http://www.usiait.it/faq.html Quando è stata rifondata l'USI?]</ref>
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Dal [[2018]] l'USI-AIT è uscita dall'[[AIT]] dando vita alla [[CIT]] ([[Confederation International de los Trabajadores]]). <ref>[http://www.cenerentola.info/index.php/lavoro-e-sindacato/1684-l-unione-sindacale-italiana-a-congresso Articolo] di poco precedente al Congresso del [[2018]] in cui si auspica la creazione insieme alla CNT spagnola, alla FAU tedesca, alla FORA argentina, all'ESE greca, all'IP polacca e all'IWW nordamericana della nuova Confederazione Internazionale del Lavoro (CIT).</ref>
Dal [[2018]] l'USI-AIT è uscita dall'[[AIT]] dando vita alla [[CIT]] ([[Confederation International de los Trabajadores]]). <ref>[http://www.cenerentola.info/index.php/lavoro-e-sindacato/1684-l-unione-sindacale-italiana-a-congresso Articolo] di poco precedente al Congresso del [[2018]] in cui si auspica la creazione insieme alla CNT spagnola, alla FAU tedesca, alla FORA argentina, all'ESE greca, all'IP polacca e all'IWW nordamericana della nuova Confederazione Internazionale del Lavoro (CIT).</ref>


Oggi l'USI-CIT si presenta come sindacato autogestionario, che si caratterizza per la struttura organizzativa libertaria e [[federalismo|federalista]] (sindacato [[autogestione|autogestito]]), per il suo impegno a favore dell'autorganizzazione dei lavoratori (alla quale, ogni qualvolta è possibile, non intende sostituirsi), per la prospettiva in cui si muove, che rimane quella della costruzione di una società socialista e libertaria.  
Oggi l'USI-CIT si presenta come sindacato autogestionario, che si caratterizza per la struttura organizzativa libertaria e [[federalismo|federalista]] (sindacato [[autogestione|autogestito]]), per il suo impegno a favore dell'autorganizzazione dei lavoratori (alla quale, ogni qualvolta è possibile, non intende sostituirsi), per la prospettiva in cui si muove, che rimane quella della costruzione di una società socialista e libertaria.  


Tra i suoi obiettivi principali figurano la riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario, un reddito minimo garantito per i disoccupati, la difesa della sanità, dell'istruzione e della previdenza pubblica, la smilitarizzazione del paese, ecc.
Tra i suoi obiettivi principali figurano la riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario, un reddito minimo garantito per i disoccupati, la difesa della sanità, dell'istruzione e della previdenza pubblica, la smilitarizzazione del paese, ecc.


== L'U.S.I. non è un'organizzazione anarchica ==
== L'U.S.I. non è un'organizzazione anarchica ==
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Lo statuto dell''''U.S.I.''' si ispira ad alcuni concetti dell'[[anarchismo]] quali il [[federalismo]], l'[[autogestione]], l'[[azione diretta]], l'«emancipazione dell'uomo da qualsiasi dominio economico, politico e morale», l'«eliminazione di ogni forma di sfruttamento e di oppressione dell'uomo sull'uomo», l'«abolizione dello stato e dei dogmi».
Lo statuto dell''''U.S.I.''' si ispira ad alcuni concetti dell'[[anarchismo]] quali il [[federalismo]], l'[[autogestione]], l'[[azione diretta]], l'«emancipazione dell'uomo da qualsiasi dominio economico, politico e morale», l'«eliminazione di ogni forma di sfruttamento e di oppressione dell'uomo sull'uomo», l'«abolizione dello stato e dei dogmi».
Scopo dell'U.S.I. è quello di «sostituire alla presente società autoritaria e capitalista, l'organizzazione federalista e razionale della produzione e della ripartizione, alla lotta fra gli uomini la solidarietà umana».                                                     
Scopo dell'U.S.I. è quello di «sostituire alla presente società autoritaria e capitalista, l'organizzazione federalista e razionale della produzione e della ripartizione, alla lotta fra gli uomini la solidarietà umana».                                                     


Ciò premesso e benché tanti anarchici siano stati il motore trainante dell'U.S.I. ed ancor oggi vi facciano parte, l'U.S.I. non è un'organizzazione anarchica: «l'U.S.I. non è tributaria di alcun partito politico, movimento specifico, filosofico e religioso (nemmeno quello anarchico)». <ref>[http://www.usi-cit.org/index.php/statuto-e-principi Dallo Statuto dell'USI.]</ref>
Ciò premesso e benché tanti anarchici siano stati il motore trainante dell'U.S.I. ed ancor oggi vi facciano parte, l'U.S.I. non è un'organizzazione anarchica: «l'U.S.I. non è tributaria di alcun partito politico, movimento specifico, filosofico e religioso (nemmeno quello anarchico)». <ref>[http://www.usi-cit.org/index.php/statuto-e-principi Dallo Statuto dell'USI.]</ref>
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*Carocci R, ''Il sindacalismo d'azione diretta. La Lega Generale del Lavoro'', Roma 1907-1910, “Giornale di Storia Contemporanea, n 1, 2011
*Carocci R, ''Il sindacalismo d'azione diretta. La Lega Generale del Lavoro'', Roma 1907-1910, “Giornale di Storia Contemporanea, n 1, 2011
*D'Alterio D, ''Vincenzo Cardarelli sindacalista rivoluzionario'', Bulzoni, 2005
*D'Alterio D, ''Vincenzo Cardarelli sindacalista rivoluzionario'', Bulzoni, 2005
*De Clementi A, ''Politica e società nel sindacalismo rivoluzionario (1900-1915)'', Bulzoni, 1987
*De Clementi A, ''Politica e società nel sindacalismo rivoluzionario (1900-1915)'', Bulzoni, 1987
*De Felice R, ''Sindacalismo rivoluzionario e fiumanesimo'', Morcelliana 1960
*De Felice R, ''Sindacalismo rivoluzionario e fiumanesimo'', Morcelliana 1960
*Furiozzi GB, ''Alceste De Ambris e il sindacalismo rivoluzionario'', FrancoAngeli, 2000
*Furiozzi GB, ''Alceste De Ambris e il sindacalismo rivoluzionario'', FrancoAngeli, 2000
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*Osti Guerrazzi A, ''L'utopia del sindacalismo rivoluzionario. I primi due congressi dell'Unione Sindacale Italiana (1912-1913)'', Bulzoni,
*Osti Guerrazzi A, ''L'utopia del sindacalismo rivoluzionario. I primi due congressi dell'Unione Sindacale Italiana (1912-1913)'', Bulzoni,
*Pistillo M, ''Giuseppe Di Vittorio dal sindacalismo rivoluzionario al comunismo (1907-1924)'', Editori riuniti, 1977
*Pistillo M, ''Giuseppe Di Vittorio dal sindacalismo rivoluzionario al comunismo (1907-1924)'', Editori riuniti, 1977
*Riosa Alceo, ''Il sindacalismo rivoluzionario il Italia e la lotta politica nel PSI in età giolittiana'', De Donato, 1976
*Riosa Alceo, ''Il sindacalismo rivoluzionario il Italia e la lotta politica nel PSI in età giolittiana'', De Donato, 1976
*Serventi Longhi E, ''De Ambris. L'utopia concreta di un rivoluzionario sindacalista'', Franco Angeli, 2012.
*Serventi Longhi E, ''De Ambris. L'utopia concreta di un rivoluzionario sindacalista'', Franco Angeli, 2012.
*Vanzetti B, ''Scritti sul sindacalismo'', Antistato, 1955.
*Vanzetti B, ''Scritti sul sindacalismo'', Antistato, 1955.
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