Diego Abad de Santillán: differenze tra le versioni

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=== Nuova emigrazione: Argentina e Germania===
=== Nuova emigrazione: Argentina e Germania===


All'età di 8 anni, Diego abbandona la [[Spagna]] per trasferirsi in [[Argentina]] insieme ai suoi genitori, Donato García Paniagüa e Angela Fernández. Come molti altri migranti, la famiglia sperava di trovare laggiù una nuova occupazione e una vita migliore. Negli anni [[1912]] /[[1913|13]], fa rientro in [[Spagna]], dove dal [[1915]] al [[1917]] si dedica a Madrid allo studio della [[filosofia]]. Dotato di un istintivo e forte senso di [[solidarietà]] verso gli sfruttati, è particolarmente attivo durante gli [[sciopero|scioperi]] del [[1916]] e del [[1917]]. Durante lo [[sciopero generale]] del [[1917]], organizzato dalla [[CNT]] e dall'[[UGT]], viene arrestato e condannato ad un anno e mezzo di detenzione.  
All'età di 8 anni, Diego abbandona la [[Spagna]] per trasferirsi in [[Argentina]] insieme ai suoi genitori, Donato García Paniagüa e Angela Fernández. Come molti altri migranti, la famiglia sperava di trovare laggiù una nuova occupazione e una vita migliore. Negli anni [[1912]] /[[1913|13]], fa rientro in [[Spagna]], dove dal [[1915]] al [[1917]] si dedica a Madrid allo studio della [[filosofia]]. Dotato di un istintivo e forte senso di [[solidarietà]] verso gli sfruttati, è particolarmente attivo durante gli [[sciopero|scioperi]] del [[1916]] e del [[1917]]. Durante lo [[sciopero generale]] del [[1917]], organizzato dalla [[CNT]] e dall'[[UGT]], viene arrestato e condannato ad un anno e mezzo di detenzione.  


Prima di allora non aveva avuto nessun legame con l'[[anarchismo]], ma in [[carcere]], grazie all'amicizia di alcuni prigionieri libertari come [[Antonio Lozano]] (l'amicizia e la [[solidarietà]] saranno per lui un'[[etica]] essenziale dell'[[anarchismo]]), approfondisce la conoscenza di questo pensiero, tanto che finirà per diventare un militante.  
Prima di allora non aveva avuto nessun legame con l'[[anarchismo]], ma in [[carcere]], grazie all'amicizia di alcuni prigionieri libertari come [[Antonio Lozano]] (l'amicizia e la [[solidarietà]] saranno per lui un'[[etica]] essenziale dell'[[anarchismo]]), approfondisce la conoscenza di questo pensiero, tanto che finirà per diventare un militante.  
[[Image:Fora.jpg |left|280 px|]]
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Appena uscito di prigione, grazie l'amnistia del [[1918]], decide di trasferirsi nuovamente in [[Argentina]] con un visto falso per sfuggire alla leva militare obbligatoria. L'anno seguente l'Argentina è attraversata da durissime proteste del movimento operaio, tutte duramente [[repressione|represse]] dalle [[autorità]] argentino (es. la [[Semana Trágica del 1919]]). Abad de Santillan, per timore della repressione, in quanto attivista di rilievo e collaboratore del giornale «La protesta», sceglie di abbandonare il paese per emigrare in [[Germania]], dove vorrebbe studiare medicina.
Appena uscito di prigione, grazie l'amnistia del [[1918]], decide di trasferirsi nuovamente in [[Argentina]] con un visto falso per sfuggire alla leva militare obbligatoria. L'anno seguente l'Argentina è attraversata da durissime proteste del movimento operaio, tutte duramente [[repressione|represse]] dalle [[autorità]] argentino (es. la [[Semana Trágica del 1919]]). Abad de Santillan, per timore della repressione, in quanto attivista di rilievo e collaboratore del giornale «La protesta», sceglie di abbandonare il paese per emigrare in [[Germania]], dove vorrebbe studiare medicina.
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Partecipa anche alla fondazione dell'[[l'Internazionale dei lavoratori |AIT anarco-sindacalista]] (Berlino [[1922]]), durante il quale incontra importanti esponenti dell'[[anarchismo]] come [[Max Nettlau]], [[Voline]] e [[Petr Arshinov]].
Partecipa anche alla fondazione dell'[[l'Internazionale dei lavoratori |AIT anarco-sindacalista]] (Berlino [[1922]]), durante il quale incontra importanti esponenti dell'[[anarchismo]] come [[Max Nettlau]], [[Voline]] e [[Petr Arshinov]].


Nel [[1926]] rientra in [[Argentina]], dove si adopera per porre fine ai contrasti interni al sindacato della [[FORA]]. Malgrado le sue previsioni di colpo di [[Stato]] e le richieste d'organizzazione preventiva, contro questa eventualità, il "colpo di [[Stato]]" del generale Uriburu ([[1930]]) non trova valida opposizione da parte degli [[Personalità anarchiche|anarchici]] e ciò costringerà molti di loro a trovare rifugio in [[Uruguay]].
Nel [[1926]] rientra in [[Argentina]], dove si adopera per porre fine ai contrasti interni al sindacato della [[FORA]]. Malgrado le sue previsioni di colpo di [[Stato]] e le richieste d'organizzazione preventiva, contro questa eventualità, il "colpo di [[Stato]]" del generale Uriburu ([[1930]]) non trova valida opposizione da parte degli [[Personalità anarchiche|anarchici]] e ciò costringerà molti di loro a trovare rifugio in [[Uruguay]].


=== Nuovamente in Spagna ===
=== Nuovamente in Spagna ===
Nel [[1931]], si trasferisce nuovamente in [[Spagna]], ove partecipa ai congressi della [[CNT]] e dell'[[l'Internazionale dei lavoratori| AIT]]. Successivamente si trasferisce nuovamente in [[Argentina]], proprio nel momento in cui la [[repressione]] contro il movimento [[sindacalismo |sindacalista]] e anarchico era particolarmente intenso. Davanti all'incapacità di combattere la dittatura con forza e decisione, anche a causa dei soliti conflitti interni al movimento operaio, sceglie di lasciare con profonda amarezza l'[[Argentina]].  
Nel [[1931]], si trasferisce nuovamente in [[Spagna]], ove partecipa ai congressi della [[CNT]] e dell'[[l'Internazionale dei lavoratori| AIT]]. Successivamente si trasferisce nuovamente in [[Argentina]], proprio nel momento in cui la [[repressione]] contro il movimento [[sindacalismo |sindacalista]] e anarchico era particolarmente intenso. Davanti all'incapacità di combattere la dittatura con forza e decisione, anche a causa dei soliti conflitti interni al movimento operaio, sceglie di lasciare con profonda amarezza l'[[Argentina]].  


Nel [[1933]] Diego rientra in [[Spagna]], a Barcellona, dove diviene un militante attivo della [[Federazione Anarchica Iberica]] ('''FAI'''). Pubblica molti suoi scritti in «[[Tierra y Libertad]]», oltre che in «Solidarietà operaia». In seno al movimento anarchico spagnolo, Diego è uno dei principali oppositori della [[Treintismo|fazione treintista]] guidata da [[Angel Pestana]].
Nel [[1933]] Diego rientra in [[Spagna]], a Barcellona, dove diviene un militante attivo della [[Federazione Anarchica Iberica]] ('''FAI'''). Pubblica molti suoi scritti in «[[Tierra y Libertad]]», oltre che in «Solidarietà operaia». In seno al movimento anarchico spagnolo, Diego è uno dei principali oppositori della [[Treintismo|fazione treintista]] guidata da [[Angel Pestana]].


In seguito agli eventi insurrezionali dell'[[ottobre 1930]], rivelatisi poi fallimentari, con i quali i nazionalisti Catalani auspicavano il raggiungimento dell'indipendenza dal potere centrale di Madrid e la contemporanea "liquidazione" degli anarchici, la situazione degli anarchici peggiora notevolmente visto che si ritrovano a dover fronteggiare la recrudescenza repressiva dello [[Stato]] iberico. Molti militanti vengono arrestati, tra questi anche Diego Abad de Santillan, che viene imprigionato in una stiva di un battello a causa dell'eccessivo sovraffollamento delle carceri.  
In seguito agli eventi insurrezionali dell'[[ottobre 1930]], rivelatisi poi fallimentari, con i quali i nazionalisti Catalani auspicavano il raggiungimento dell'indipendenza dal potere centrale di Madrid e la contemporanea "liquidazione" degli anarchici, la situazione degli anarchici peggiora notevolmente visto che si ritrovano a dover fronteggiare la recrudescenza repressiva dello [[Stato]] iberico. Molti militanti vengono arrestati, tra questi anche Diego Abad de Santillan, che viene imprigionato in una stiva di un battello a causa dell'eccessivo sovraffollamento delle carceri.  


Nel [[1935]], con il [[franchismo]] prossimo alla dittatura, il "comitato nazionale della [[CNT spagnola|CNT]]" confida in lui per l'ottenimento di sostegno internazionale in armi, denaro e informazioni utili di qualsiasi tipo (un compagno di Diego, di nome Braulio, morirà mentre si stava costruendo una granata che esplose improvvisamente). Diego decide di partire in giro per il mondo in cerca di sostegno internazionale, ricevendo anche la visita di alcuni svedesi esperti in esplosivi che sosterranno il suo progetto volto alla costruzione di un apposito laboratorio a Saragozza.
Nel [[1935]], con il [[franchismo]] prossimo alla dittatura, il "comitato nazionale della [[CNT spagnola|CNT]]" confida in lui per l'ottenimento di sostegno internazionale in armi, denaro e informazioni utili di qualsiasi tipo (un compagno di Diego, di nome Braulio, morirà mentre si stava costruendo una granata che esplose improvvisamente). Diego decide di partire in giro per il mondo in cerca di sostegno internazionale, ricevendo anche la visita di alcuni svedesi esperti in esplosivi che sosterranno il suo progetto volto alla costruzione di un apposito laboratorio a Saragozza.


Le minacce di "colpo di [[Stato]]", conosciute e annunciate da tempo, non vengono adeguatamente recepite dalle istituzioni spagnole che al momento del golpe (luglio 1936) risulteranno di fatto totalmente impreparate. Solo la reazione spontanea degli anarchici riuscirà almeno in parte a fronteggiare la [[violenza]] dei golpisti di [[Franco]], grazie soprattutto all'assalto alle caserme dalle quali si riuscirà a portare via molte armi.
Le minacce di "colpo di [[Stato]]", conosciute e annunciate da tempo, non vengono adeguatamente recepite dalle istituzioni spagnole che al momento del golpe (luglio 1936) risulteranno di fatto totalmente impreparate. Solo la reazione spontanea degli anarchici riuscirà almeno in parte a fronteggiare la [[violenza]] dei golpisti di [[Franco]], grazie soprattutto all'assalto alle caserme dalle quali si riuscirà a portare via molte armi.


Il [[21 luglio]] [[1936]] Abad de Santillan viene nominato rappresentante della [[Federazione Anarchica Iberica]] in seno al [[Comitato Centrale delle Milizie Antifasciste di Catalogna]], tentando d'organizzare l'approvvigionamento in armi delle milizie antifasciste al fronte. Il comitato chiederà alla [[Francia]] (governatore è [[Leon Blum]]) rifornimenti in armi, ma in nome di un assurdo “neutralismo” le autorità francesi rifiuteranno. Solo il presidente del [[Messico]] (oltre a quello fortemente interessato dell'URSS, che tuttavia non peccò certo in generosità) invierà armi alle forze repubblicane.  
Il [[21 luglio]] [[1936]] Abad de Santillan viene nominato rappresentante della [[Federazione Anarchica Iberica]] in seno al [[Comitato Centrale delle Milizie Antifasciste di Catalogna]], tentando d'organizzare l'approvvigionamento in armi delle milizie antifasciste al fronte. Il comitato chiederà alla [[Francia]] (governatore è [[Leon Blum]]) rifornimenti in armi, ma in nome di un assurdo “neutralismo” le autorità francesi rifiuteranno. Solo il presidente del [[Messico]] (oltre a quello fortemente interessato dell'URSS, che tuttavia non peccò certo in generosità) invierà armi alle forze repubblicane.  


Dall'[[11 agosto]] al [[17 dicembre]] [[1936]], in quanto delegato della [[Federazione Anarchica Iberica]], entra a far parte del consiglio economico della Catalogna, dopo di che entra nei quadri del governo della [[Generalitat della Catalogna]] come rappresentante della [[CNT]].
Dall'[[11 agosto]] al [[17 dicembre]] [[1936]], in quanto delegato della [[Federazione Anarchica Iberica]], entra a far parte del consiglio economico della Catalogna, dopo di che entra nei quadri del governo della [[Generalitat della Catalogna]] come rappresentante della [[CNT]].


Nel [[Giornate del maggio 1937 (Barcellona)|maggio del 1937]] il governo filostalinista di [[Juan Negrin]] attacca i lavoratori della "telefonica” spagnola", controllata sino ad allora in [[autogestione]] dagli operai membri della [[CNT]]. Diego, avvertito degli eventi, giunge a Barcellona per cercare di far cessare l'ostilità tra le parti, pentendosene successivamente quando si accorgerà delle reali intenzioni degli stalinisti spagnoli che intendevano egemonizzare la guerra e porre fine alla rivoluzione libertaria. A posteriori dichiarerà che sarebbe stato meglio far giungere a Barcellona le milizie antifasciste per contrastare la controrivoluzione stalinista.
Nel [[Giornate del maggio 1937 (Barcellona)|maggio del 1937]] il governo filostalinista di [[Juan Negrin]] attacca i lavoratori della "telefonica” spagnola", controllata sino ad allora in [[autogestione]] dagli operai membri della [[CNT]]. Diego, avvertito degli eventi, giunge a Barcellona per cercare di far cessare l'ostilità tra le parti, pentendosene successivamente quando si accorgerà delle reali intenzioni degli stalinisti spagnoli che intendevano egemonizzare la guerra e porre fine alla rivoluzione libertaria. A posteriori dichiarerà che sarebbe stato meglio far giungere a Barcellona le milizie antifasciste per contrastare la controrivoluzione stalinista.


In seguito a questi avvenimenti, si mette in disparte rispetto al movimento libertario, concentrandosi maggiormente alla scrittura del libro ''La rivoluzione e la guerra di Spagna'' che, uscito nel settembre del [[1937]], provoca reazioni negative sia nella [[CNT]] che tra gli stalinisti del '''PCÈ'' (partito comunista spagnolo). Questi ultimi, fedeli alla loro vocazione autoritaria ne chiedono l'arresto. La [[Federazione Anarchica Iberica]] invece lo sostiene apertamente, minacciando il governo di Negrin di far scatenare una guerra antistalinista se lo avessero arrestato.
In seguito a questi avvenimenti, si mette in disparte rispetto al movimento libertario, concentrandosi maggiormente alla scrittura del libro ''La rivoluzione e la guerra di Spagna'' che, uscito nel settembre del [[1937]], provoca reazioni negative sia nella [[CNT]] che tra gli stalinisti del '''PCÈ'' (partito comunista spagnolo). Questi ultimi, fedeli alla loro vocazione autoritaria ne chiedono l'arresto. La [[Federazione Anarchica Iberica]] invece lo sostiene apertamente, minacciando il governo di Negrin di far scatenare una guerra antistalinista se lo avessero arrestato.
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=== L'ultimo periodo: in Francia, Argentina e Spagna ===
=== L'ultimo periodo: in Francia, Argentina e Spagna ===


Dopo il [[1938]], fugge in esilio verso la [[Francia]] e successivamente, da clandestino, nuovamente in [[Argentina]]. Diego Abad de Santillan pubblicherà anche la ''Gran Enciclopedia Argentina''.  
Dopo il [[1938]], fugge in esilio verso la [[Francia]] e successivamente, da clandestino, nuovamente in [[Argentina]]. Diego Abad de Santillan pubblicherà anche la ''Gran Enciclopedia Argentina''.  


Negli anni avvenire, esattamente nel [[1977]], dopo la caduta del regime franchista, fa rientro in [[Spagna]], a Barcellona, dove muore il [[18 ottobre]] [[1983]].
Negli anni avvenire, esattamente nel [[1977]], dopo la caduta del regime franchista, fa rientro in [[Spagna]], a Barcellona, dove muore il [[18 ottobre]] [[1983]].


== Pensiero ==
== Pensiero ==
: «La relativa sfiducia del [[sindacalismo rivoluzionario]] - da cui la critica verso "il neutralismo" - e dell'[[anarco-sindacalismo]] - da cui l'incontestabile pretesa di "regolare tutta la vita sociale" - coincide perfettamente con il fine rivoluzionario della [[il movimento anarchico in Argentina (FORA)|Fora]]'', ''che non attribuisce al sindacalismo che un ruolo difensivo, auspicando la propria fine con l'abolizione della società divisa in classi e l'instaurazione del [[anarco-comunismo|comunismo anarchico]]»'' (In ''Elogio del fine rivoluzionario'' di [[Frank Mintz]] ).
: «La relativa sfiducia del [[sindacalismo rivoluzionario]] - da cui la critica verso "il neutralismo" - e dell'[[anarco-sindacalismo]] - da cui l'incontestabile pretesa di "regolare tutta la vita sociale" - coincide perfettamente con il fine rivoluzionario della [[il movimento anarchico in Argentina (FORA)|Fora]]'', ''che non attribuisce al sindacalismo che un ruolo difensivo, auspicando la propria fine con l'abolizione della società divisa in classi e l'instaurazione del [[anarco-comunismo|comunismo anarchico]]»'' (In ''Elogio del fine rivoluzionario'' di [[Frank Mintz]] ).
Il contributo teorico di Diego Abad de Santillan negli anni Venti si è concentrato sul legame tra [[sindacalismo]] ed idee anarchiche. Partenze dalla neutralità ed indipendenza del sindacato sostenuta da [[Ángel Pestaña]] in [[Spagna]], come dall'idealizzazione di [[Malatesta]] del movimento insurrezionale. Egli sosteneva che il sindacato doveva avere una delineazione ideologica, cioè, anarchica, pur rispettando gli altri sindacati differenti. Ispirato al programma dell'[[Alleanza Internazionale dei Socialisti Democratici|Alleanza]] di [[Bakunin]], ha difeso il ruolo della minoranza cosciente presente nei sindacati, in grado di essere il primo nella lotta in difesa degli interessi della comunità, al fine di attirare gli altri con l'esempio e fornire orientamenti per gli insorti anarchici.
Il contributo teorico di Diego Abad de Santillan negli anni Venti si è concentrato sul legame tra [[sindacalismo]] ed idee anarchiche. Partenze dalla neutralità ed indipendenza del sindacato sostenuta da [[Ángel Pestaña]] in [[Spagna]], come dall'idealizzazione di [[Malatesta]] del movimento insurrezionale. Egli sosteneva che il sindacato doveva avere una delineazione ideologica, cioè, anarchica, pur rispettando gli altri sindacati differenti. Ispirato al programma dell'[[Alleanza Internazionale dei Socialisti Democratici|Alleanza]] di [[Bakunin]], ha difeso il ruolo della minoranza cosciente presente nei sindacati, in grado di essere il primo nella lotta in difesa degli interessi della comunità, al fine di attirare gli altri con l'esempio e fornire orientamenti per gli insorti anarchici.


Negli anni trenta cominciò ad esser affrontato il tema dell'organizzazione economica della rivoluzione, ispirata, tra gli altri, dal [[consiliarismo]] di [[Anton Pannekoek]]. In parte, le sue idee sono state messe in pratica durante la collettivizzazione durante la [[rivoluzione spagnola]] e sono stati formulate nella sua opera  ''El organismo económico de la revolución''.
Negli anni trenta cominciò ad esser affrontato il tema dell'organizzazione economica della rivoluzione, ispirata, tra gli altri, dal [[consiliarismo]] di [[Anton Pannekoek]]. In parte, le sue idee sono state messe in pratica durante la collettivizzazione durante la [[rivoluzione spagnola]] e sono stati formulate nella sua opera  ''El organismo económico de la revolución''.
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