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Il clero, riconoscente, ricambiò il favore che Bonaparte si attendeva: continuare a predicare ai poveri la rassegnazione e la pace sociale. Così, per esempio, il vescovo di Nîmes Claude-Henri Plantier poteva esaltare agli occhi degli operai la presunta « intelligente e cristiana generosità » degli industriali, « vostri capi, o meglio vostri padri. Essi vi danno il lavoro e, insieme, i princìpi. A loro non basta offrirvi il pane della terra, ma vogliono anche facilitarvi la conquista del cielo. Che questo beneficio vi renda sensibili e riconoscenti! ». <ref>Citato in Jean-Baptiste Duroselle, ''Les débuts du catholicisme sociale en France'', Paris, Presses Universitaires de France, 1951, p. 655.</ref> | Il clero, riconoscente, ricambiò il favore che Bonaparte si attendeva: continuare a predicare ai poveri la rassegnazione e la pace sociale. Così, per esempio, il vescovo di Nîmes Claude-Henri Plantier poteva esaltare agli occhi degli operai la presunta « intelligente e cristiana generosità » degli industriali, « vostri capi, o meglio vostri padri. Essi vi danno il lavoro e, insieme, i princìpi. A loro non basta offrirvi il pane della terra, ma vogliono anche facilitarvi la conquista del cielo. Che questo beneficio vi renda sensibili e riconoscenti! ». <ref>Citato in Jean-Baptiste Duroselle, ''Les débuts du catholicisme sociale en France'', Paris, Presses Universitaires de France, 1951, p. 655.</ref> | ||
A quel punto, il colpo di Stato del [[2 dicembre]] [[1851]], ulteriore imitazione delle imprese parentali, fu una semplice operazione: grazie all'appoggio dell'esercito e al modico prezzo di qualche migliaio di morti e di 10.000 deportazioni, « Napoleone il Piccolo »<ref>''Napoléon le Petit'' è l'appellativo dato a Napoleone III da Victor Hugo nell'omonimo ''pamphlet'' scritto a Bruxelles nell'agosto del 1852, dopo l'espulsione dello scrittore dalla Francia decretata in gennaio.</ref> iniziava la sua ventennale dittatura camuffata sotto il pomposo manto di « imperatore dei francesi ». | A quel punto, il colpo di Stato del [[2 dicembre]] [[1851]], ulteriore imitazione delle imprese parentali, fu una semplice operazione: grazie all'appoggio dell'esercito e al modico prezzo di qualche migliaio di morti e di 10.000 deportazioni, « Napoleone il Piccolo » <ref>''Napoléon le Petit'' è l'appellativo dato a Napoleone III da Victor Hugo nell'omonimo ''pamphlet'' scritto a Bruxelles nell'agosto del 1852, dopo l'espulsione dello scrittore dalla Francia decretata in gennaio.</ref> iniziava la sua ventennale dittatura camuffata sotto il pomposo manto di « imperatore dei francesi ». | ||
Camille de Meaux, deputato monarchico nell'Assemblea legislativa, dichiarerà esplicitamente il 16 giugno 1871, appena conclusa l'esperienza comunarda: « Il socialismo è esploso in Francia per la prima volta nel 1848 e ha spaventato a tal punto il paese che l'Impero è stato istituito soprattutto per abbatterlo ». | Camille de Meaux, deputato monarchico nell'Assemblea legislativa, dichiarerà esplicitamente il 16 giugno 1871, appena conclusa l'esperienza comunarda: « Il socialismo è esploso in Francia per la prima volta nel 1848 e ha spaventato a tal punto il paese che l'Impero è stato istituito soprattutto per abbatterlo ». |