Unione Anarchica Italiana: differenze tra le versioni

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L''''UAI''' fu una [[federalismo  | federazione]] di gruppi autonomi e teneva stabilmente dei congressi e, tra un congresso e l'altro, era rappresentata da una '''Commissione di Corrispondenza'''. Si dotò di un '''Consiglio Nazionale''', tra cui [[Camillo Berneri]] fu uno dei membri più ispirati, innovatori e lucidi nel valutare la situazione socio-politica del momento. Rispetto alle accuse di autoritarismo accentratore, [[Camillo Berneri|quest'ultimo]] così si espresse:[[File:Umanità  nova.jpg|thumb|150 px|left|''[[Umanità  Nova]]'' (9/12/1956), organo di propaganda dell'UAI e poi della [[Federazione Anarchica Italiana]]]]
L''''UAI''' fu una [[federalismo  | federazione]] di gruppi autonomi e teneva stabilmente dei congressi e, tra un congresso e l'altro, era rappresentata da una '''Commissione di Corrispondenza'''. Si dotò di un '''Consiglio Nazionale''', tra cui [[Camillo Berneri]] fu uno dei membri più ispirati, innovatori e lucidi nel valutare la situazione socio-politica del momento. Rispetto alle accuse di autoritarismo accentratore, [[Camillo Berneri|quest'ultimo]] così si espresse:[[File:Umanità  nova.jpg|thumb|150 px|left|''[[Umanità  Nova]]'' (9/12/1956), organo di propaganda dell'UAI e poi della [[Federazione Anarchica Italiana]]]]
:«Sul tappetto della discussione rimane la questione della costituzione del nostro movimento a partito...Che cosa intendiamo per partito? Qual è il calore? Quali i limiti? Quale la missione? Io non vedo i pericoli dell'accentramento, dell'autoritarismo che molti vedono nell'organizzazione sempre più salda e coordinata dei nostri gruppi, delle nostre unione provinciali, delle nostre federazioni regionali. L'atomismo individuale e dei gruppi ha dimostrato di essere utile? ...il congresso di Bologna sarà  dibattito e fusione di tendenze, tendenze che si fonderanno in quell'unica volontà  ferma che ci fa attendere e preparare l'ora della rivolta, in una quotidiana attività  che non s'arresta di fronte alla reazione governativa e non si smorza nelle lunghe attese febbrili.»<ref>Camillo da Lodi, ''Considerazioni sul nostro movimento''</ref>
:«Sul tappetto della discussione rimane la questione della costituzione del nostro movimento a partito...Che cosa intendiamo per partito? Qual è il calore? Quali i limiti? Quale la missione? Io non vedo i pericoli dell'accentramento, dell'autoritarismo che molti vedono nell'organizzazione sempre più salda e coordinata dei nostri gruppi, delle nostre unione provinciali, delle nostre federazioni regionali. L'atomismo individuale e dei gruppi ha dimostrato di essere utile? ...il congresso di Bologna sarà  dibattito e fusione di tendenze, tendenze che si fonderanno in quell'unica volontà  ferma che ci fa attendere e preparare l'ora della rivolta, in una quotidiana attività  che non s'arresta di fronte alla reazione governativa e non si smorza nelle lunghe attese febbrili.»<ref>Camillo da Lodi, ''Considerazioni sul nostro movimento''</ref>
Dietro lo pseudonimo ''Minim'', [[Luigi Galleani|Galleani]] così accolse la notizia del convegno bolognese<ref>''Attenti ai mali passi!'', «Cronaca sovversiva», [[10 luglio]] [[1920]]</ref>:
Dietro lo pseudonimo ''Minim'', [[Luigi Galleani|Galleani]] così accolse la notizia del convegno bolognese <ref>''Attenti ai mali passi!'', «Cronaca sovversiva», [[10 luglio]] [[1920]]</ref>:


: «... essi, gli organizzati, ci consentiranno tuttavia, che noi li facciamo partecipi di qualche nostra intima e legittima inquietudine, pur astraendo, fin dove sia possibile, dalla questione pregiudiziale, che il congresso risolve per di sé, dell'opportunità  e dei vantaggi di conchiudere il movimento anarchico, incoercibile per la sua natura e per la sua fortuna, nel programma e nell'ambito di un partito, sia pure l'ambito e il programma dell'azione diretta»
: «... essi, gli organizzati, ci consentiranno tuttavia, che noi li facciamo partecipi di qualche nostra intima e legittima inquietudine, pur astraendo, fin dove sia possibile, dalla questione pregiudiziale, che il congresso risolve per di sé, dell'opportunità  e dei vantaggi di conchiudere il movimento anarchico, incoercibile per la sua natura e per la sua fortuna, nel programma e nell'ambito di un partito, sia pure l'ambito e il programma dell'azione diretta»
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