Associazione Internazionale dei Lavoratori (anarco-sindacalista): differenze tra le versioni

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Terminata la guerra, il movimento anarco-sindacalista si diede da fare per riorganizzare la rinascita. Al settimo congresso di Tolosa del [[1951]] si sancì la rinascita dell'AIT-IWA, a cui non potè partecipare la [[CNT spagnola|CNT]] a causa della dittatura di [[Francisco Franco]] che ancora era ben saldo al potere. A Tolosa erano presenti delegati in rappresentanza per lo più di piccoli gruppi provenienti da Cuba, Argentina, Spagna, Svezia, Francia, Italia, Germania, Paesi Bassi, Austria, Danimarca, Norvegia, Gran Bretagna, Portogallo e Bulgaria. Un messaggio di [[solidarietà]] giunse anche dall'[[Uruguay]].
Terminata la guerra, il movimento anarco-sindacalista si diede da fare per riorganizzare la rinascita. Al settimo congresso di Tolosa del [[1951]] si sancì la rinascita dell'AIT-IWA, a cui non potè partecipare la [[CNT spagnola|CNT]] a causa della dittatura di [[Francisco Franco]] che ancora era ben saldo al potere. A Tolosa erano presenti delegati in rappresentanza per lo più di piccoli gruppi provenienti da Cuba, Argentina, Spagna, Svezia, Francia, Italia, Germania, Paesi Bassi, Austria, Danimarca, Norvegia, Gran Bretagna, Portogallo e Bulgaria. Un messaggio di [[solidarietà]] giunse anche dall'[[Uruguay]].


In occidente le difficoltà  principali si ebbero con il crescente [[anticomunismo]] legato alla «guerra fredda» che vedeva contrapposti i paesi aderenti alla NATO a quelli del patto di Varsavia. Durante il X congresso del [[1958]] si concretizzò la fuoriuscita della [[SAC]] svedese che aveva vista respinta la sua richiesta di modifica dello statuto che permettesse l'eleggibilità  alle elezioni comunali.<ref>La [[Sveriges Arbetares Centralorganisation]] diede vita ad un vero e proprio partito politico - Frihetliga Kommunalfolket - con l'intento di partecipare alle elezioni municipali e così costituire un municipio che governasse dal basso secondo i principi libertari.</ref>
In occidente le difficoltà  principali si ebbero con il crescente [[anticomunismo]] legato alla «guerra fredda» che vedeva contrapposti i paesi aderenti alla NATO a quelli del patto di Varsavia. Durante il X congresso del [[1958]] si concretizzò la fuoriuscita della [[SAC]] svedese che aveva vista respinta la sua richiesta di modifica dello statuto che permettesse l'eleggibilità  alle elezioni comunali. <ref>La [[Sveriges Arbetares Centralorganisation]] diede vita ad un vero e proprio partito politico - Frihetliga Kommunalfolket - con l'intento di partecipare alle elezioni municipali e così costituire un municipio che governasse dal basso secondo i principi libertari.</ref>


Nel [[1976]], il XV° Congresso vedeva la presenza di soli cinque gruppi, due dei quali (gli spagnoli e i bulgari) erano ancora operanti in esilio (anche se dopo la morte di [[Franco]] nel [[1975]], la [[CNT spagnola|CNT]] si preparava al rientro nella legalità  e si avvicinava ormai a raggiungere i 200.000 aderenti).<ref> "''Global anarcho-syndicalism 1939-99''" (PDF). Selfed. 2001. Retrieved 2009-09-29.</ref>
Nel [[1976]], il XV° Congresso vedeva la presenza di soli cinque gruppi, due dei quali (gli spagnoli e i bulgari) erano ancora operanti in esilio (anche se dopo la morte di [[Franco]] nel [[1975]], la [[CNT spagnola|CNT]] si preparava al rientro nella legalità  e si avvicinava ormai a raggiungere i 200.000 aderenti). <ref> "''Global anarcho-syndicalism 1939-99''" (PDF). Selfed. 2001. Retrieved 2009-09-29.</ref>


Nel [[1979]], a causa di divergenze inerenti la rappresentanza sindacale e i programmi finanziati dallo [[Stato]], si verificò una scissione interna alla [[CNT spagnola|CNT]] da cui scaturì la nascita del gruppo oggi conosciuto come [[Confederación General del Trabajo|CGT]]. L'anno seguente, durante il relativo congresso, all'AIT-IWA si aggiunsero dieci sezioni e per la prima volta dal [[1930]], la [[CNT]] fu in grado di inviare ufficialmente i propri delegati.
Nel [[1979]], a causa di divergenze inerenti la rappresentanza sindacale e i programmi finanziati dallo [[Stato]], si verificò una scissione interna alla [[CNT spagnola|CNT]] da cui scaturì la nascita del gruppo oggi conosciuto come [[Confederación General del Trabajo|CGT]]. L'anno seguente, durante il relativo congresso, all'AIT-IWA si aggiunsero dieci sezioni e per la prima volta dal [[1930]], la [[CNT]] fu in grado di inviare ufficialmente i propri delegati.
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Il rinnovamento dell'AIT-IWA è stato accompagnato da un continuo chiarimento degli obiettivi politici e ideologici che l'internazionale sindacale intende perseguire. Così, nella controversa conferenza di Madrid del [[1996]], le cosiddette tendenze sindacalisti "pure" furono escluse dall'AIT (tra queste la [[CNT-f]] e la sezione romana dell'[[USI]]<ref>Nel [[1996]] l'organizzazione vede una clamorosa scissione all'interno dell'[[USI]] rispetto alle posizioni della sezione romana, che durante il XX congresso internazionale viene dichiarata non più compatibile rispetto ai principi dell'AIT-IWA e dell'[[anarco-sindacalismo]], visto il suo ricorso a metodi autoritari e orientati verso la delega del potere invece che all'[[autogestione]]. Come "capo d'accusa", fu citato l'appoggio dato a Rifondazione Comunista alle elezioni locali.([http://www.iwa-ait.org/?q=node%2F86 Ninety years ago: IWMA's founding congress twice interrupted by German police]). A questo si può aggiungere che nel [[2008]] un membro dell'USI romana venne candidata a Sindaco di Roma nella Lista Civica Amici di Beppe Grillo. L'AIT-IWA riconobbe come sua unica sezione legittima solo l'USI che quello stesso anno aveva tenuto il proprio congresso a Prato Carnico, decidendo di espellere la sezione romana che però continuerà  a mantenere nome e acronimo della federazione internazionale nonostante i richiami ufficiali dell'AIT-IWA. Da parte sua, l'USI Roma ha sempre dichiarato di essere rimasta fedele ai principi fondanti dell'AIT, accusando invece l'attuale AIT di essersene allontanata (Fonte: [[Unione_Sindacale_Italiana#Il_secondo_dopo-guerra|USI]]).</ref>) a causa della loro partecipazione alle elezioni istituzionali. Lo stesso Congresso segnò, solo pochi anni dopo la caduta del Muro di Berlino, anche l'apertura ad est con l'adesione della sezione ceca, slovacca e russa.
Il rinnovamento dell'AIT-IWA è stato accompagnato da un continuo chiarimento degli obiettivi politici e ideologici che l'internazionale sindacale intende perseguire. Così, nella controversa conferenza di Madrid del [[1996]], le cosiddette tendenze sindacalisti "pure" furono escluse dall'AIT (tra queste la [[CNT-f]] e la sezione romana dell'[[USI]]<ref>Nel [[1996]] l'organizzazione vede una clamorosa scissione all'interno dell'[[USI]] rispetto alle posizioni della sezione romana, che durante il XX congresso internazionale viene dichiarata non più compatibile rispetto ai principi dell'AIT-IWA e dell'[[anarco-sindacalismo]], visto il suo ricorso a metodi autoritari e orientati verso la delega del potere invece che all'[[autogestione]]. Come "capo d'accusa", fu citato l'appoggio dato a Rifondazione Comunista alle elezioni locali.([http://www.iwa-ait.org/?q=node%2F86 Ninety years ago: IWMA's founding congress twice interrupted by German police]). A questo si può aggiungere che nel [[2008]] un membro dell'USI romana venne candidata a Sindaco di Roma nella Lista Civica Amici di Beppe Grillo. L'AIT-IWA riconobbe come sua unica sezione legittima solo l'USI che quello stesso anno aveva tenuto il proprio congresso a Prato Carnico, decidendo di espellere la sezione romana che però continuerà  a mantenere nome e acronimo della federazione internazionale nonostante i richiami ufficiali dell'AIT-IWA. Da parte sua, l'USI Roma ha sempre dichiarato di essere rimasta fedele ai principi fondanti dell'AIT, accusando invece l'attuale AIT di essersene allontanata (Fonte: [[Unione_Sindacale_Italiana#Il_secondo_dopo-guerra|USI]]).</ref>) a causa della loro partecipazione alle elezioni istituzionali. Lo stesso Congresso segnò, solo pochi anni dopo la caduta del Muro di Berlino, anche l'apertura ad est con l'adesione della sezione ceca, slovacca e russa.


Nel XXI secolo, altre nuove sezioni entrarono a far parte della AIT, come il gruppo brasiliano COB e l'ASI Serbia, che è stata responsabile dell'organizzazione del XXIV Congresso.<ref>[http://web.archive.org/web/20110108012431/http://iwa-ait.org/archive/23er.html El 23er Congreso de la Asociación Internacional de los Trabajadores (AIT)]</ref> Quest'ultimo fu caratterizzato da l'arresto a Belgrado del segretario della AIT, Ratibor Trivunac, insieme ad altri attivisti dell'ASI e anarchici serbi.<ref>Si veda: [http://affinitalibertarie.noblogs.org/free-belgrade-six/ Free Belgrado Six]. I sei sono stati formalmente incriminati il [[7 dicembre]] e dopo un lungo processo Trivunac, insieme ad altri 5 anarchici è stato liberato il [[17 febbraio]] [[2010]].</ref> Allo stesso modo, anche la [[ZSP]] polacca è stata ammessa all'AIT durante il XXV congresso del [[2013]].<ref>[http://www.iwa-ait.org/content/report-iwas-xxv-congress-valencia-december-6-7-and-8-2013 Report of IWA's XXV Congress in Valencia- December 6, 7 and 8 - 2013]</ref>
Nel XXI secolo, altre nuove sezioni entrarono a far parte della AIT, come il gruppo brasiliano COB e l'ASI Serbia, che è stata responsabile dell'organizzazione del XXIV Congresso. <ref>[http://web.archive.org/web/20110108012431/http://iwa-ait.org/archive/23er.html El 23er Congreso de la Asociación Internacional de los Trabajadores (AIT)]</ref> Quest'ultimo fu caratterizzato da l'arresto a Belgrado del segretario della AIT, Ratibor Trivunac, insieme ad altri attivisti dell'ASI e anarchici serbi. <ref>Si veda: [http://affinitalibertarie.noblogs.org/free-belgrade-six/ Free Belgrado Six]. I sei sono stati formalmente incriminati il [[7 dicembre]] e dopo un lungo processo Trivunac, insieme ad altri 5 anarchici è stato liberato il [[17 febbraio]] [[2010]].</ref> Allo stesso modo, anche la [[ZSP]] polacca è stata ammessa all'AIT durante il XXV congresso del [[2013]]. <ref>[http://www.iwa-ait.org/content/report-iwas-xxv-congress-valencia-december-6-7-and-8-2013 Report of IWA's XXV Congress in Valencia- December 6, 7 and 8 - 2013]</ref>


== Sezioni dell'AIT ==
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