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Nel [[1934]], i partiti di Sinistra si unirono per contrastare l'estrema destra. Due anni dopo, il "Fronte Popolare" vinse le elezioni del [[1936]]. Contemporaneamente la CGT e la CGTU furono riunificate dal congresso di Tolosa ([[2 marzo]]-[[5 marzo]]); i confederali divennero la parte dominante della nuova CGT. Il nuovo soggetto negoziò col governo e i datori di lavoro ed accolse molti nuovi membri. In seguito al Patto Molotov-Ribbentrop del [[1939]] (patto di non aggressione tra sovietici e nazisti) la CGT votò l'espulsione dal sindacato di tutti i favorevoli a tale accordo. Il [[16 agosto]] [[1941]], nella ''Francia'' occupata, il Governo filo-nazista di Vichy annunciò la chiusura di tutti i sindacati, compresa la CGT. Nello stesso anno, il ministro filo-nazista René Belin istituì la Carta del Lavoro, che si rifaceva al classico [[corporativismo]] fascista italiano che vietava gli scioperi e la costituzione di organizzazioni operaiste. | Nel [[1934]], i partiti di Sinistra si unirono per contrastare l'estrema destra. Due anni dopo, il "Fronte Popolare" vinse le elezioni del [[1936]]. Contemporaneamente la CGT e la CGTU furono riunificate dal congresso di Tolosa ([[2 marzo]]-[[5 marzo]]); i confederali divennero la parte dominante della nuova CGT. Il nuovo soggetto negoziò col governo e i datori di lavoro ed accolse molti nuovi membri. In seguito al Patto Molotov-Ribbentrop del [[1939]] (patto di non aggressione tra sovietici e nazisti) la CGT votò l'espulsione dal sindacato di tutti i favorevoli a tale accordo. Il [[16 agosto]] [[1941]], nella ''Francia'' occupata, il Governo filo-nazista di Vichy annunciò la chiusura di tutti i sindacati, compresa la CGT. Nello stesso anno, il ministro filo-nazista René Belin istituì la Carta del Lavoro, che si rifaceva al classico [[corporativismo]] fascista italiano che vietava gli scioperi e la costituzione di organizzazioni operaiste. | ||
Con lo sbarco alleato e il ribaltamento della guerra a favore delle forze [[antifascismo|antifasciste]], la CGT venne ricostituita dagli Accordi di Perreux ([[17 aprile]] [[1943]]) e partecipò alla nascita del Consiglio Nazionale della Resistenza (CNR) il [[27 maggio]].<ref>[http://fr.wikipedia.org/wiki/Conseil_national_de_la_R%C3%A9sistance Conseil national de la Résistance]</ref>. Dopo la pubblicazione del programma del CNR il [[15 marzo]] seguente, cominciarono una serie di scioperi operai e non solo che agevolarono la caduta del governo di Vichy (Parigi fu liberata il 25 agosto). | Con lo sbarco alleato e il ribaltamento della guerra a favore delle forze [[antifascismo|antifasciste]], la CGT venne ricostituita dagli Accordi di Perreux ([[17 aprile]] [[1943]]) e partecipò alla nascita del Consiglio Nazionale della Resistenza (CNR) il [[27 maggio]]. <ref>[http://fr.wikipedia.org/wiki/Conseil_national_de_la_R%C3%A9sistance Conseil national de la Résistance]</ref>. Dopo la pubblicazione del programma del CNR il [[15 marzo]] seguente, cominciarono una serie di scioperi operai e non solo che agevolarono la caduta del governo di Vichy (Parigi fu liberata il 25 agosto). | ||
===Il secondo dopo guerra=== | ===Il secondo dopo guerra=== |