Ricardo Sanz: differenze tra le versioni

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Nel [[1920]], incontra [[Francisco Ascaso]] ed entra a far parte al gruppo d'azione [[Los Solidarios]], un gruppo di autodifesa costituitosi a Saragozza per difendere gli anarchici e i proletari dalle aggressioni dei ''pistoleros'' (veri e propri sicari) al servizio del padronato.
Nel [[1920]], incontra [[Francisco Ascaso]] ed entra a far parte al gruppo d'azione [[Los Solidarios]], un gruppo di autodifesa costituitosi a Saragozza per difendere gli anarchici e i proletari dalle aggressioni dei ''pistoleros'' (veri e propri sicari) al servizio del padronato.
   
   
:«A quel tempo non potevamo neppure pensare ad azioni rivoluzionarie offensive. Era il momento dell'autodifesa. La [[Federazione Anarchica Iberica|FAI]] allora non esisteva ancora, è stata fondata solo più tardi. Perciò di organizzammo localmente, gente che si conosceva sin da casa, o dalla fabbrica. Ci dovevamo armare, e avevamo bisogno di soldi per sopravvivere.» ([[Ricardo Sanz]] in ''La breve estate dell'anarchia'', pag 38)
:«A quel tempo non potevamo neppure pensare ad azioni rivoluzionarie offensive. Era il momento dell'autodifesa. La [[Federazione Anarchica Iberica|FAI]] allora non esisteva ancora, è stata fondata solo più tardi. Perciò di organizzammo localmente, gente che si conosceva sin da casa, o dalla fabbrica. Ci dovevamo armare, e avevamo bisogno di soldi per sopravvivere.» ([[Ricardo Sanz]] in ''La breve estate dell'anarchia'', pag. 38)


Arrestato nel [[1920]], viene tenuto imprigionato per due anni. Liberato, si trasferisce a Saragozza prima di spostarsi in [[Francia]], dove è costretto ad autoesiliarsi per evitare una nuova detenzione legata alla sua partecipazione al Comitato rivoluzionario di Barcellona. Rimasto per un breve periodo a Parigi perché incaricato dell'acquisto di un migliaio di fucili al Paese Basco, dopo aver attraversato la frontiera viene arrestato e di nuovo imprigionato per due anni alla prigione di Madrid, dove incontrerà  [[Mauro Bajatierra]], [[Miguel González Inestal]] e altri libertari.
Arrestato nel [[1920]], viene tenuto imprigionato per due anni. Liberato, si trasferisce a Saragozza prima di spostarsi in [[Francia]], dove è costretto ad autoesiliarsi per evitare una nuova detenzione legata alla sua partecipazione al Comitato rivoluzionario di Barcellona. Rimasto per un breve periodo a Parigi perché incaricato dell'acquisto di un migliaio di fucili al Paese Basco, dopo aver attraversato la frontiera viene arrestato e di nuovo imprigionato per due anni alla prigione di Madrid, dove incontrerà  [[Mauro Bajatierra]], [[Miguel González Inestal]] e altri libertari.
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