Pasquale Binazzi: differenze tra le versioni

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È un militante anarchico molto attivo, la sua presenza è già  segnalata durante i moti della Lunigiana, ai quali partecipa in qualità  di organizzatore insieme a [[Luigi Molinari]]. Essendo ricercato perché anarchico è costretto ad abbandonare il lavoro e la città  di La Spezia. Il [[22 gennaio]] giunge a Milano poi si sposta Lugano ([[Svizzera]]), dove, grazie all'interessamento dio [[Isaia Pacini]] riesce a trovare un lavoro. In [[Svizzera]] non viene meno il suo attivismo: nel marzo [[1894]], proprio durante una conferenza anarchica in un teatro di Lugano, sfocciata in disordini, viene arrestato e dopo 15 giorni di [[carcere|prigione]] espulso e consegnato alle [[autorità]] italiane, che dopo averlo arrestato lo libereranno.  
È un militante anarchico molto attivo, la sua presenza è già  segnalata durante i moti della Lunigiana, ai quali partecipa in qualità  di organizzatore insieme a [[Luigi Molinari]]. Essendo ricercato perché anarchico è costretto ad abbandonare il lavoro e la città  di La Spezia. Il [[22 gennaio]] giunge a Milano poi si sposta Lugano ([[Svizzera]]), dove, grazie all'interessamento dio [[Isaia Pacini]] riesce a trovare un lavoro. In [[Svizzera]] non viene meno il suo attivismo: nel marzo [[1894]], proprio durante una conferenza anarchica in un teatro di Lugano, sfocciata in disordini, viene arrestato e dopo 15 giorni di [[carcere|prigione]] espulso e consegnato alle [[autorità]] italiane, che dopo averlo arrestato lo libereranno.  


Binazzi è nuovamente arrestato nel gennaio [[1895]], insieme a [[Luigi Galleani]], con l'accusa di aver costituito un'associazione sovversiva, è condannato nel febbraio seguente a 3 anni di [[carcere]] e mandato al confino nelle isole Tremiti. Liberato nel [[1897]], si ferma prima a Genova poi, nel [[1899]], ritorna a La Spezia, dove prende parte, nel [[1901]], alla creazione di una "[[Federazione delle Borse del Lavoro|Borsa del lavoro]]", di cui diviene segretario. La conoscenza di [[Zelmira Peroni]] è decisiva, sia perché diviene sua compagna di vita e sia perché insieme fondano, nel [[1903]], «[[Il Libertario]]» (a cui collabora anche [[Pompeo Scipione Barbieri]]), che in breve tempo riesce ad avere una grande risonanza nazionale. Insieme a Zelmira fonda pure una cooperativa editrice: "La Sociale" <ref name="ephe">Parte di queste informazioni sono state tratte da [http://ytak.club.fr/mars05.html Ephemerides anarchistes]</ref>.  
Binazzi è nuovamente arrestato nel gennaio [[1895]], insieme a [[Luigi Galleani]], con l'accusa di aver costituito un'associazione sovversiva, è condannato nel febbraio seguente a 3 anni di [[carcere]] e mandato al confino nelle isole Tremiti. Liberato nel [[1897]], si ferma prima a Genova poi, nel [[1899]], ritorna a La Spezia, dove prende parte, nel [[1901]], alla creazione di una "[[Federazione delle Borse del Lavoro|Borsa del lavoro]]", di cui diviene segretario. La conoscenza di [[Zelmira Peroni]] è decisiva, sia perché diviene sua compagna di vita e sia perché insieme fondano, nel [[1903]], «[[Il Libertario]]» (a cui collabora anche [[Pompeo Scipione Barbieri]]), che in breve tempo riesce ad avere una grande risonanza nazionale. Insieme a Zelmira fonda pure una cooperativa editrice: "La Sociale" <ref name="ephe">Parte di queste informazioni sono state tratte da [http://www.estelnegre.org/anarcoefemerides/0503.html Anarcoefemèrides del 5 de març]</ref>.  
===La propaganda contro il clericalismo===
===La propaganda contro il clericalismo===
Fra il [[1906]] ed il [[1911]] si adopera pure per una profonda demistificazione del clericalismo, indicendo una serie di comizi e conferenze a livello locale e nazionale: è il periodo del cosiddetto "risveglio anticlericale nazionale", che trova la massima forma di diffusione con le manifestazioni di protesta per l'omicidio di [[Francisco Ferrer y Guardia]] [una lapide commemorativa di questi eventi fu posizionata nel [[1913]] a Novaggio, villaggio del Canton Ticino ('''N.d.R''')]. Nel [[1910]], a La Spezia, scrive e pubblica l'opuscolo ''Abbattiamo il Vaticano!'', a memoria del grande [[Pedagogia libertaria|pedagogista anarchico]] catalano.
Fra il [[1906]] ed il [[1911]] si adopera pure per una profonda demistificazione del clericalismo, indicendo una serie di comizi e conferenze a livello locale e nazionale: è il periodo del cosiddetto "risveglio anticlericale nazionale", che trova la massima forma di diffusione con le manifestazioni di protesta per l'omicidio di [[Francisco Ferrer y Guardia]] [una lapide commemorativa di questi eventi fu posizionata nel [[1913]] a Novaggio, villaggio del Canton Ticino ('''N.d.R''')]. Nel [[1910]], a La Spezia, scrive e pubblica l'opuscolo ''Abbattiamo il Vaticano!'', a memoria del grande [[Pedagogia libertaria|pedagogista anarchico]] catalano.
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