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Uno dei testi più importanti sulla disobbedienza civile viene considerato il saggio del [[1849]] di [[Henry David Thoreau]] intitolato appunto ''[[Disobbedienza Civile (testo)|Civil disobedience]]''. | Uno dei testi più importanti sulla disobbedienza civile viene considerato il saggio del [[1849]] di [[Henry David Thoreau]] intitolato appunto ''[[Disobbedienza Civile (testo)|Civil disobedience]]''. | ||
[[Image:Henry David Thoreau.jpg|thumb|180 px|right|[[H.D.Thoreau|David Henry Thoreau]]]] | [[Image:Henry David Thoreau.jpg|thumb|180 px|right|[[H.D.Thoreau|David Henry Thoreau]]]] | ||
Convinto antischiavista, Thoreau per questa ragione si rifiutò di pagare le tasse al governo americano. Imprigionato, sarà rilasciato solamente | Convinto antischiavista, Thoreau per questa ragione si rifiutò di pagare le tasse al governo americano. Imprigionato, sarà rilasciato solamente perché sua zia decise contro la sua volontà di sanare per lui il debito nei confronti dello [[Stato]]. | ||
Proprio dall'esperienza carceraria nacque il saggio ''Civil disobedience'', in cui egli spiega i motivi del suo arresto, sostenendo che è legittimo non rispettare le leggi quando esse vanno contro la propria coscienza. | Proprio dall'esperienza carceraria nacque il saggio ''Civil disobedience'', in cui egli spiega i motivi del suo arresto, sostenendo che è legittimo non rispettare le leggi quando esse vanno contro la propria coscienza. | ||
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La disobbedienza civile è considerato dall'[[anarchismo]] un mezzo tendenzialmente [[Nonviolenza|non-violento]] (ma non necessariamente) atto a criticare, e se possibile sovvertire, i principi fondanti della [[capitalismo|società capitalistica]]. | La disobbedienza civile è considerato dall'[[anarchismo]] un mezzo tendenzialmente [[Nonviolenza|non-violento]] (ma non necessariamente) atto a criticare, e se possibile sovvertire, i principi fondanti della [[capitalismo|società capitalistica]]. | ||
La disobbedienza civile è generalmente un mezzo di lotta non-violento, tuttavia alcuni intellettuali come [[Howard Zinn]] affermano che sa da un lato è pur vero che l'atto di disobbedienza civile è di per sè generalmente non violento, «nella tensione inevitabile che accompagna la transizione da un mondo violento ad uno non violento, la scelta dei mezzi non sarà quasi mai pura e comporterà tali complessità che la semplice distinzione tra violenza e nonviolenza non è una guida sufficiente... le azioni con cui cerchiamo di fare del bene non possono sfuggire alle imperfezioni del mondo che stiamo cercando di cambiare.»<ref> Howard Zinn, ''Disobedience and Democracy: Nine Fallacies on Law and Order'' (South End Press edition, 2002), 39-41</ref> Ecco | La disobbedienza civile è generalmente un mezzo di lotta non-violento, tuttavia alcuni intellettuali come [[Howard Zinn]] affermano che sa da un lato è pur vero che l'atto di disobbedienza civile è di per sè generalmente non violento, «nella tensione inevitabile che accompagna la transizione da un mondo violento ad uno non violento, la scelta dei mezzi non sarà quasi mai pura e comporterà tali complessità che la semplice distinzione tra violenza e nonviolenza non è una guida sufficiente... le azioni con cui cerchiamo di fare del bene non possono sfuggire alle imperfezioni del mondo che stiamo cercando di cambiare.»<ref> Howard Zinn, ''Disobedience and Democracy: Nine Fallacies on Law and Order'' (South End Press edition, 2002), 39-41</ref> Ecco perché, continua Zinn, [[Thoreau]], pur promuovendo generalmente una forma di disobbedienza pacifista, non ebbe remore ad appoggiare con coraggio la lotta antischiavista di natura violenta promossa da [[Johnn Brown]].<ref>[https://en.wikipedia.org/wiki/A_Plea_for_Captain_John_Brown A Plea for Captain John Brown]</ref> | ||
Per gli anarchici di conseguenza la disobbedienza civile è un mezzo strettamente rivoluzionario, poichè atto al rovesciamento di un governo o di un potere strutturato. Ciò però non è una prerogativa esclusivamente libertaria, visto che anche l'azione di Gandhi è stata da molti definita «disobbedienza rivoluzionaria».<ref>Rex Martin (Jan 1970), ''Civil Disobedience'', ''Ethics'', pp. 123–139</ref> | Per gli anarchici di conseguenza la disobbedienza civile è un mezzo strettamente rivoluzionario, poichè atto al rovesciamento di un governo o di un potere strutturato. Ciò però non è una prerogativa esclusivamente libertaria, visto che anche l'azione di Gandhi è stata da molti definita «disobbedienza rivoluzionaria».<ref>Rex Martin (Jan 1970), ''Civil Disobedience'', ''Ethics'', pp. 123–139</ref> |