66 506
contributi
K2 (discussione | contributi) m (Sostituzione testo - "[à][\s][»]" con "à»") |
K2 (discussione | contributi) m (Sostituzione testo - "[à][\s][]]" con "à]") |
||
Riga 1: | Riga 1: | ||
[[Image:Mutualismo.png|130px|thumb|Símbolo moderno associato al mutualismo]]In biologia il '''mutualismo''' è un «tipo di simbiosi armonica nella quale le specie conviventi traggono reciprocamente vantaggi dalla vita in comune». In campo socio-economico il '''mutualismo''' è, conseguentemente, un rapporto di reciprocità tra individui e\o associazioni d'individui strutturati egualitariamente sul «pari doveri e pari diritti», scardinando quindi la subordinazione che al contrario caratterizza il rapporto individuo-[[Stato]]. È una corrente del socialismo, con forti venature [[anarco-individualismo|anarco-individualiste]], favorevole al concetto di "[[La proprietà |proprietà ]]", intesa come possesso personale ed usufrutto, e al libero interscambio dei beni tra i produttori. Il fine del mutualismo è una società libera, strutturata orizzontalmente ed egualitaria. | [[Image:Mutualismo.png|130px|thumb|Símbolo moderno associato al mutualismo]]In biologia il '''mutualismo''' è un «tipo di simbiosi armonica nella quale le specie conviventi traggono reciprocamente vantaggi dalla vita in comune». In campo socio-economico il '''mutualismo''' è, conseguentemente, un rapporto di reciprocità tra individui e\o associazioni d'individui strutturati egualitariamente sul «pari doveri e pari diritti», scardinando quindi la subordinazione che al contrario caratterizza il rapporto individuo-[[Stato]]. È una corrente del socialismo, con forti venature [[anarco-individualismo|anarco-individualiste]], favorevole al concetto di "[[La proprietà |proprietà]]", intesa come possesso personale ed usufrutto, e al libero interscambio dei beni tra i produttori. Il fine del mutualismo è una società libera, strutturata orizzontalmente ed egualitaria. | ||
== Generalità == | == Generalità == | ||
[[Image:Bookchin.jpg|thumb|left|[[Murray Bookchin]]]] | [[Image:Bookchin.jpg|thumb|left|[[Murray Bookchin]]]] | ||
Il mutualismo si basa sul principio della [[reciprocità ]]: servizio per servizio, credito per credito, prodotto per prodotto, garanzia per garanzia. Lo scambio implica un rapporto di [[eguaglianza]], di fiducia e solidarietà tra le parti contraenti. Il bene scambiato è venduto e comprato ad un giusto valore senza alcuna speculazione e in contrasto con la legge [[capitalismo|capitalistica]] della domanda e dell'offerta. | Il mutualismo si basa sul principio della [[reciprocità]]: servizio per servizio, credito per credito, prodotto per prodotto, garanzia per garanzia. Lo scambio implica un rapporto di [[eguaglianza]], di fiducia e solidarietà tra le parti contraenti. Il bene scambiato è venduto e comprato ad un giusto valore senza alcuna speculazione e in contrasto con la legge [[capitalismo|capitalistica]] della domanda e dell'offerta. | ||
La produzione è assicurata dalla cooperazione dei lavoratori delle fabbriche e delle campagne, mediante l'[[autogestione]] e la libera associazione individuale. | La produzione è assicurata dalla cooperazione dei lavoratori delle fabbriche e delle campagne, mediante l'[[autogestione]] e la libera associazione individuale. | ||
Riga 11: | Riga 11: | ||
Il mutualismo libertario implica la trasformazione del concetto di [[La proprietà |proprietà privata]] in quello di possesso. I lavoratori possono usufruire del loro lavoro come vogliono, acquistando o scambiando i beni a cui sono interessati. | Il mutualismo libertario implica la trasformazione del concetto di [[La proprietà |proprietà privata]] in quello di possesso. I lavoratori possono usufruire del loro lavoro come vogliono, acquistando o scambiando i beni a cui sono interessati. | ||
[[Proudhon]] riassume queste sue idee in tre frasi: «La proprietà è un furto», «La proprietà è libertà» e «La proprietà è impossibile». Apparentemente contraddittorie, queste espressioni distinguono due diverse forme di [[La proprietà |proprietà ]]: | [[Proudhon]] riassume queste sue idee in tre frasi: «La proprietà è un furto», «La proprietà è libertà» e «La proprietà è impossibile». Apparentemente contraddittorie, queste espressioni distinguono due diverse forme di [[La proprietà |proprietà]]: | ||
*'''La proprietà ottenuta dalla coercizione''', cioè la proprietà fondiaria o capitalista, nata dallo sfruttamento del lavoro altrui e mantenuta dallo [[Stato]], le leggi o l'[[autorità ]]. | *'''La proprietà ottenuta dalla coercizione''', cioè la proprietà fondiaria o capitalista, nata dallo sfruttamento del lavoro altrui e mantenuta dallo [[Stato]], le leggi o l'[[autorità]]. | ||
*'''La proprietà creata dal lavoro''' (Possesso). L'[[Individuo|individuo]] può possedere i suoi beni, la sua casa e il suo terreno se è guadagnato col suo lavoro, ma non può possedere la terra e la vita altrui. In questo senso la proprietà è intesa come [[Anarchismo_proudhoniano#Critica_della_propriet.C3.A0_privata|possesso, usufrutto di un bene]]. | *'''La proprietà creata dal lavoro''' (Possesso). L'[[Individuo|individuo]] può possedere i suoi beni, la sua casa e il suo terreno se è guadagnato col suo lavoro, ma non può possedere la terra e la vita altrui. In questo senso la proprietà è intesa come [[Anarchismo_proudhoniano#Critica_della_propriet.C3.A0_privata|possesso, usufrutto di un bene]]. | ||
Riga 30: | Riga 30: | ||
Il primo utilizzo del termine "'''mutualismo'''" per descrivere questo sistema economico è di [[Charles Fourier]], nel [[1822]], anche se il suo pensiero non coincideva perfettamente con quello degli autori che successivamente definirono i principi di questa teoria. [[Robert Owen]] nel [[1826]] utilizza lo stesso termine nel giornale «New-Harmony Gazette». [[William Batchelder Greene]] e [[Lysander Spooner]] diffondono questo principio economico negli [[USA|Stati Uniti]], mediante i loro lavori sulle cosidette banche mutualistiche. | Il primo utilizzo del termine "'''mutualismo'''" per descrivere questo sistema economico è di [[Charles Fourier]], nel [[1822]], anche se il suo pensiero non coincideva perfettamente con quello degli autori che successivamente definirono i principi di questa teoria. [[Robert Owen]] nel [[1826]] utilizza lo stesso termine nel giornale «New-Harmony Gazette». [[William Batchelder Greene]] e [[Lysander Spooner]] diffondono questo principio economico negli [[USA|Stati Uniti]], mediante i loro lavori sulle cosidette banche mutualistiche. | ||
[[Pierre Joseph Proudhon]] è il vero padre del mutualismo; egli utilizza questo termine per definire chiaramente la sua [[filosofia]] economica. L'egualitarismo, senza intaccare la [[libertà ]] delle persone, è il fine ultimo del suo pensiero:« L'eguaglianza delle persone è la prima condizione del livellamento delle fortuna, la quale non risulterà che dalla mutualità, ovvero dalla libertà medesima». | [[Pierre Joseph Proudhon]] è il vero padre del mutualismo; egli utilizza questo termine per definire chiaramente la sua [[filosofia]] economica. L'egualitarismo, senza intaccare la [[libertà]] delle persone, è il fine ultimo del suo pensiero:« L'eguaglianza delle persone è la prima condizione del livellamento delle fortuna, la quale non risulterà che dalla mutualità, ovvero dalla libertà medesima». | ||
=== L'applicazione del mutualismo === | === L'applicazione del mutualismo === |