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Il sindacalismo rivoluzionario ebbe come sindacato guida quello della [[CGT]] tra il [[1895]] e il [[1914]] e di alcuni sindacati degli altri paesi industriali ([[USA]], [[Italia]], [[Spagna]] e [[Italia]]), come l'[[USI]] e l'[[IWW]]. I sindacalisti rivoluzionari, similmente agli [[anarco-sindacalismo|anarcosindacalisti]], diedero centralità allo [[sciopero]] e all'[[azione diretta]] quale fulcro della loro metodologia di lotta anti-padronale. Durante il congresso di Tolosa della [[CGT francese|Confédération Générale du Travail]] del [[1897]], richiamandosi alla tradizione operaia [[luddismo|luddista]], [[Emile Pouget]] rivendicò l'importanza del [[sabotaggio]] quale metodo d'[[azione diretta]]. | Il sindacalismo rivoluzionario ebbe come sindacato guida quello della [[CGT]] tra il [[1895]] e il [[1914]] e di alcuni sindacati degli altri paesi industriali ([[USA]], [[Italia]], [[Spagna]] e [[Italia]]), come l'[[USI]] e l'[[IWW]]. I sindacalisti rivoluzionari, similmente agli [[anarco-sindacalismo|anarcosindacalisti]], diedero centralità allo [[sciopero]] e all'[[azione diretta]] quale fulcro della loro metodologia di lotta anti-padronale. Durante il congresso di Tolosa della [[CGT francese|Confédération Générale du Travail]] del [[1897]], richiamandosi alla tradizione operaia [[luddismo|luddista]], [[Emile Pouget]] rivendicò l'importanza del [[sabotaggio]] quale metodo d'[[azione diretta]]. | ||
Nel [[Congresso di Amiens]] del [[1906]] si imposero finalmente le correnti sindacaliste rivoluzionarie che presero materialmente forma nella cosiddetta ''[[Carta di Amiens]]'', documento chiave e fondante del sindacalismo rivoluzionario e redatto fra l'altro da [[Victor Griffuelhes]]. Il documento stabilì la stretta distinzione tra il sindacato e l'ideologia politica, concedendo agli aderenti ampie [[libertà ]] d'agire al di fuori dell'organizzazione sindacale rivoluzionaria, in funzione delle proprie peculiarità politiche, purché mantenessero l'unità d'intenti all'interno del [[sindacalismo |sindacato]]. | Nel [[Congresso di Amiens]] del [[1906]] si imposero finalmente le correnti sindacaliste rivoluzionarie che presero materialmente forma nella cosiddetta ''[[Carta di Amiens]]'', documento chiave e fondante del sindacalismo rivoluzionario e redatto fra l'altro da [[Victor Griffuelhes]]. Il documento stabilì la stretta distinzione tra il sindacato e l'ideologia politica, concedendo agli aderenti ampie [[libertà]] d'agire al di fuori dell'organizzazione sindacale rivoluzionaria, in funzione delle proprie peculiarità politiche, purché mantenessero l'unità d'intenti all'interno del [[sindacalismo |sindacato]]. | ||
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