Maria Luisa Minguzzi: differenze tra le versioni

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Rientrati a Firenze nel [[1890]], Maria Luisa e il suo [[Francesco Pezzi|compagno]] trovano un movimento anarchico che, dopo l'amnistia concessa agli esuli nel [[1884]], ha ripreso nuovo vigore a partire dal [[1887]].  
Rientrati a Firenze nel [[1890]], Maria Luisa e il suo [[Francesco Pezzi|compagno]] trovano un movimento anarchico che, dopo l'amnistia concessa agli esuli nel [[1884]], ha ripreso nuovo vigore a partire dal [[1887]].  


Quando nel gennaio [[1891]] si tiene il congresso di capolago (Svizzera), che porterà  alla nascita del [[Partito Socialista Anarchico Rivoluzionario]] (PSAR), Maria Luisa e il giovane meccanico [[Guerrando Barsanti]] rappresentano i numerosi gruppi di espatriati. Si impegna anche nell'organizzazione delle manifestazioni del [[1° maggio]], che avrebbero dovuto fungere da cassa di risonanza per il PSAR, ma che porterà  ad una feroce [[repressione]] del movimento. Maria Luisa Minguzzi e [[Santina Papini]] se la caveranno con una condanna a quindici giorni di reclusione ma altri subiranno condanne ben più pesanti (tutti i condannati riceveranno sostegno e [[solidarietà ]] da tutti gli ambienti dell'[[anarchismo italiano]]).
Quando nel gennaio [[1891]] si tiene il congresso di capolago (Svizzera), che porterà  alla nascita del [[Partito Socialista Anarchico Rivoluzionario]] (PSAR), Maria Luisa e il giovane meccanico [[Guerrando Barsanti]] rappresentano i numerosi gruppi di espatriati. Si impegna anche nell'organizzazione delle manifestazioni del [[1° maggio]], che avrebbero dovuto fungere da cassa di risonanza per il PSAR, ma che porterà  ad una feroce [[repressione]] del movimento. Maria Luisa Minguzzi e [[Santina Papini]] se la caveranno con una condanna a quindici giorni di reclusione ma altri subiranno condanne ben più pesanti (tutti i condannati riceveranno sostegno e [[solidarietà]] da tutti gli ambienti dell'[[anarchismo italiano]]).
===Contro il "ravacholismo"===
===Contro il "ravacholismo"===
In quel clima di [[repressione]], molti anarchici italiani cominciano a guardare con simpatia alle violente azioni degli [[anarco-individualismo|individualisti]] francesi ([[Ravachol]], [[Emile Henry]], [[Auguste Vaillant]], ecc.), un movimento insurrezionalista-[[illegalismo|illegalista]] che alcuni definiscono ''[[Ravachol|ravacholismo]]''. [[Errico Malatesta]] si oppone tenacemente a questo modo di intendere l'[[insurrezionalismo]], argomentando le sue posizioni direttamente a Maria Luisa Minguzzi con una lettera speditale il [[29 aprile]] [[1892]]:
In quel clima di [[repressione]], molti anarchici italiani cominciano a guardare con simpatia alle violente azioni degli [[anarco-individualismo|individualisti]] francesi ([[Ravachol]], [[Emile Henry]], [[Auguste Vaillant]], ecc.), un movimento insurrezionalista-[[illegalismo|illegalista]] che alcuni definiscono ''[[Ravachol|ravacholismo]]''. [[Errico Malatesta]] si oppone tenacemente a questo modo di intendere l'[[insurrezionalismo]], argomentando le sue posizioni direttamente a Maria Luisa Minguzzi con una lettera speditale il [[29 aprile]] [[1892]]:
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