Hacker: differenze tra le versioni

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Più avanti negli anni '50, il termine "hack" acquistò una connotazione più netta e ribelle. Al MIT degli anni '50 vigeva un elevato livello di competizione e l'attività  di hacking emerse sia come reazione sia come estensione di una tale cultura competitiva. Goliardate e burle varie divennero tutt'a un tratto un modo per scaricare la tensione accumulata, per prendere in giro l'amministrazione del campus, per dare spazio a quei pensieri e comportamenti creativi repressi dal rigoroso percorso di studio dell'istituto. Va poi aggiunto che quest'ultimo, con la miriade di corridoi e tunnel sotterranei, offriva ampie opportunità  esplorative per quegli studenti che non si facevano intimorire da porte chiuse e da cartelli tipo "Vietato l'ingresso". Fu così che "''tunnel hacking''" divenne l'accezione usata dagli stessi studenti per indicare queste incursioni sotterranee non autorizzate. In superficie il sistema telefonico del campus offriva analoghe opportunità. Grazie ad esperimenti casuali ma accurati, gli studenti impararono a fare scherzi divertenti. Traendo ispirazione dal più tradizionale "tunnel hacking", questa nuova attività  venne presto battezzata "phone hacking", per poi diventare l'odierno [[phreacking]].
Più avanti negli anni '50, il termine "hack" acquistò una connotazione più netta e ribelle. Al MIT degli anni '50 vigeva un elevato livello di competizione e l'attività  di hacking emerse sia come reazione sia come estensione di una tale cultura competitiva. Goliardate e burle varie divennero tutt'a un tratto un modo per scaricare la tensione accumulata, per prendere in giro l'amministrazione del campus, per dare spazio a quei pensieri e comportamenti creativi repressi dal rigoroso percorso di studio dell'istituto. Va poi aggiunto che quest'ultimo, con la miriade di corridoi e tunnel sotterranei, offriva ampie opportunità  esplorative per quegli studenti che non si facevano intimorire da porte chiuse e da cartelli tipo "Vietato l'ingresso". Fu così che "''tunnel hacking''" divenne l'accezione usata dagli stessi studenti per indicare queste incursioni sotterranee non autorizzate. In superficie il sistema telefonico del campus offriva analoghe opportunità. Grazie ad esperimenti casuali ma accurati, gli studenti impararono a fare scherzi divertenti. Traendo ispirazione dal più tradizionale "tunnel hacking", questa nuova attività  venne presto battezzata "phone hacking", per poi diventare l'odierno [[phreacking]].


La combinazione tra divertimento creativo ed esplorazioni senza limiti costituirà  la base per le future mutazioni del termine [[hacking]]. I primi ad auto-qualificarsi "computer hacker" nel campus del MIT negli anni [[1960|'60]] traevano origine da un gruppo di studenti appassionati di [[modellismo ferroviario]], che negli ultimi anni '50 si erano riuniti nel ''Tech Model Railroad Club''. Una ristretta enclave all'interno di quest'ultimo era il comitato ''Signals and Power'' (segnali ed elettricità ) - gli addetti alla gestione del sistema del circuito elettrico dei trenini del club. Un sistema costituito da un sofisticato assortimento di [[relè]] e interruttori analogo a quello che regolava il sistema telefonico del campus. Per gestirlo era sufficiente che un membro del gruppo inviasse semplicemente i vari comandi tramite un telefono collegato al sistema, osservando poi il comportamento dei trenini.
La combinazione tra divertimento creativo ed esplorazioni senza limiti costituirà  la base per le future mutazioni del termine [[hacking]]. I primi ad auto-qualificarsi "computer hacker" nel campus del MIT negli anni [[1960|'60]] traevano origine da un gruppo di studenti appassionati di [[modellismo ferroviario]], che negli ultimi anni '50 si erano riuniti nel ''Tech Model Railroad Club''. Una ristretta enclave all'interno di quest'ultimo era il comitato ''Signals and Power'' (segnali ed elettricità) - gli addetti alla gestione del sistema del circuito elettrico dei trenini del club. Un sistema costituito da un sofisticato assortimento di [[relè]] e interruttori analogo a quello che regolava il sistema telefonico del campus. Per gestirlo era sufficiente che un membro del gruppo inviasse semplicemente i vari comandi tramite un telefono collegato al sistema, osservando poi il comportamento dei trenini.


I nuovi ingegneri elettrici responsabili per la costruzione e il mantenimento di tale sistema considerarono lo spirito di simili attività  analogo a quello del phone hacking. Adottando il termine [[hacking]], iniziarono così a raffinarne ulteriormente la portata. Dal punto di vista del comitato ''Signals and Power'', usare un relè in meno in un determinato tratto di binari significava poterlo utilizzare per qualche progetto futuro. In maniera sottile, il termine [[hacking]] si trasformò da sinonimo di gioco ozioso, a un gioco in grado di migliorare le prestazioni o l'efficienza complessiva del sistema ferroviario del club. Quanto prima i membri di quel comitato cominciarono a indicare con orgoglio l'attività  di ricostruzione e miglioramento del circuito per il funzionamento delle rotaie con il termine "hacking", mentre "hacker" erano quanti si dedicavano a tali attività.<ref>Questo paragrafo è una copia modificata della traduzione in italiano dell'appendice B del libro [[Codice libero]] di [[Sam Williams]] (rilasciato con licenza [[GFDL]]) intitolata "''Hack, hacker e hacking''":
I nuovi ingegneri elettrici responsabili per la costruzione e il mantenimento di tale sistema considerarono lo spirito di simili attività  analogo a quello del phone hacking. Adottando il termine [[hacking]], iniziarono così a raffinarne ulteriormente la portata. Dal punto di vista del comitato ''Signals and Power'', usare un relè in meno in un determinato tratto di binari significava poterlo utilizzare per qualche progetto futuro. In maniera sottile, il termine [[hacking]] si trasformò da sinonimo di gioco ozioso, a un gioco in grado di migliorare le prestazioni o l'efficienza complessiva del sistema ferroviario del club. Quanto prima i membri di quel comitato cominciarono a indicare con orgoglio l'attività  di ricostruzione e miglioramento del circuito per il funzionamento delle rotaie con il termine "hacking", mentre "hacker" erano quanti si dedicavano a tali attività.<ref>Questo paragrafo è una copia modificata della traduzione in italiano dell'appendice B del libro [[Codice libero]] di [[Sam Williams]] (rilasciato con licenza [[GFDL]]) intitolata "''Hack, hacker e hacking''":
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