Consigli ed occupazioni di fabbrica in Italia (1919-20): differenze tra le versioni

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=== La fine delle occupazioni ===
=== La fine delle occupazioni ===
L'occupazione delle fabbriche terminò di fatto quando la classe padronale riuscì a trovare un accordo con i sindacalisti riformisti, che prevedeva l'abbandono delle occupazioni in cambio dell'aumento di salario e delle ferie annuali, indennità  di licenziamento e soprattutto il controllo operaio sulla gestione delle fabbriche (questo progetto in seguito non si concretizzerà ). L'accordo sarebbe poi passato al vaglio degli operai, chiamati ad esprimersi in un apposito referendum previsto per il 24 settembre.
L'occupazione delle fabbriche terminò di fatto quando la classe padronale riuscì a trovare un accordo con i sindacalisti riformisti, che prevedeva l'abbandono delle occupazioni in cambio dell'aumento di salario e delle ferie annuali, indennità  di licenziamento e soprattutto il controllo operaio sulla gestione delle fabbriche (questo progetto in seguito non si concretizzerà). L'accordo sarebbe poi passato al vaglio degli operai, chiamati ad esprimersi in un apposito referendum previsto per il 24 settembre.
[[File:Malatesta.jpg|right|thumb|170 px|[[Errico Malatesta]]]]
[[File:Malatesta.jpg|right|thumb|170 px|[[Errico Malatesta]]]]
Il [[20 settembre]], quando ormai l'occupazione aveva perso il suo slancio, [[Errico Malatesta]] scrive:
Il [[20 settembre]], quando ormai l'occupazione aveva perso il suo slancio, [[Errico Malatesta]] scrive:
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