Andrea Salsedo: differenze tra le versioni

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La sua vita cambia con la frequentazione del Circolo Sociale fondato dall'anarchico [[Luigi Galleani]], che all'epoca si trovava a Pantelleria in quanto confinato politico. Andrea Salsedo è uno dei più attivi militanti del Circolo, ubicato nella contrada Velcimursà  (la casa dove sorgeva il circolo era stata donata al Galleani dalla famiglia Valenza), nel quale molti giovani del posto si ritrovano a discutere di [[politica]], [[anarchia]] e [[radicalismo]] sociale.  
La sua vita cambia con la frequentazione del Circolo Sociale fondato dall'anarchico [[Luigi Galleani]], che all'epoca si trovava a Pantelleria in quanto confinato politico. Andrea Salsedo è uno dei più attivi militanti del Circolo, ubicato nella contrada Velcimursà  (la casa dove sorgeva il circolo era stata donata al Galleani dalla famiglia Valenza), nel quale molti giovani del posto si ritrovano a discutere di [[politica]], [[anarchia]] e [[radicalismo]] sociale.  


Dopo aver frequentato le scuole tecniche, per qualche tempo Salsedo trova lavoro come scrivano nella locale pretura, dalla quale però viene licenziato non appena si scopre la sua [[anarchia|militanza anarchica]]. L'[[11 novembre]] [[1900]] subisce un primo processo, senza conseguenze, per una lettera pubblicata sull'«Avvenire Sociale» di Messina. Durante le elezioni amministrative del [[1902]] si impegna attivamente nella [[Astensionismo elettorale anarchico|campagna astensionista]], affiggendo manifesti sui muri delle case di Pantelleria. Collabora inoltre con il periodico «La Falange» di Marsala-Mazara, fatto chiudere d'[[autorità ]] dopo soli quattro numeri il [[30 gennaio]] [[1904]].
Dopo aver frequentato le scuole tecniche, per qualche tempo Salsedo trova lavoro come scrivano nella locale pretura, dalla quale però viene licenziato non appena si scopre la sua [[anarchia|militanza anarchica]]. L'[[11 novembre]] [[1900]] subisce un primo processo, senza conseguenze, per una lettera pubblicata sull'«Avvenire Sociale» di Messina. Durante le elezioni amministrative del [[1902]] si impegna attivamente nella [[Astensionismo elettorale anarchico|campagna astensionista]], affiggendo manifesti sui muri delle case di Pantelleria. Collabora inoltre con il periodico «La Falange» di Marsala-Mazara, fatto chiudere d'[[autorità]] dopo soli quattro numeri il [[30 gennaio]] [[1904]].
===L'emigrazione negli USA===
===L'emigrazione negli USA===
[[File:Luigigalleani2.jpg|thumb|left|[[Luigi Galleani]]]]
[[File:Luigigalleani2.jpg|thumb|left|[[Luigi Galleani]]]]
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Nella "grande mela" si trova anche il suo amico [[Luigi Galleani]], al quale l'anarchico siciliano darà  una mano d'aiuto per la nascita di «[[Cronaca Sovversiva]]», una [[stampa anarchica|rivista anarchica]] incendiaria indirizzata principalmente alla comunità  anarchica italo-americana. Per la celebre rivista Salsedo scrive alcuni articoli, inoltre si impegna alacremente nel campo sindacale e in quello editoriale propagandistico.
Nella "grande mela" si trova anche il suo amico [[Luigi Galleani]], al quale l'anarchico siciliano darà  una mano d'aiuto per la nascita di «[[Cronaca Sovversiva]]», una [[stampa anarchica|rivista anarchica]] incendiaria indirizzata principalmente alla comunità  anarchica italo-americana. Per la celebre rivista Salsedo scrive alcuni articoli, inoltre si impegna alacremente nel campo sindacale e in quello editoriale propagandistico.


La sua attività  non passa inosservata alle [[autorità ]] americane, il Dipartimento di Giustizia Americano include il suo nome in una lista di sovversivi anarchici fuggiti in [[Messico]] per evitare la chiamata alle armi. Oltre a lui, nella lista c'erano nomi assai conosciuti: [[Roberto Elia]], [[Luigi Galleani]], [[Bartolomeo Vanzetti]], [[Nicola Sacco]] e molti altri.
La sua attività  non passa inosservata alle [[autorità]] americane, il Dipartimento di Giustizia Americano include il suo nome in una lista di sovversivi anarchici fuggiti in [[Messico]] per evitare la chiamata alle armi. Oltre a lui, nella lista c'erano nomi assai conosciuti: [[Roberto Elia]], [[Luigi Galleani]], [[Bartolomeo Vanzetti]], [[Nicola Sacco]] e molti altri.


Dopo la soppressione di ''[[Cronaca Sovversiva]]'', Salsedo è con [[Roberto Elia|Elia]] editore del giornale che nelle intenzione doveva sostituire proprio ''Cronaca'', cioè ''Domani'', che in seguito cambierà  denominazione in ''L'Ordine''. Tra i vari collaboratori c'è anche [[Bartolomeo Vanzetti|Vanzetti]] che si firmava con lo pseudonimo «Il Picconiere».
Dopo la soppressione di ''[[Cronaca Sovversiva]]'', Salsedo è con [[Roberto Elia|Elia]] editore del giornale che nelle intenzione doveva sostituire proprio ''Cronaca'', cioè ''Domani'', che in seguito cambierà  denominazione in ''L'Ordine''. Tra i vari collaboratori c'è anche [[Bartolomeo Vanzetti|Vanzetti]] che si firmava con lo pseudonimo «Il Picconiere».


A quell'epoca negli ''States'' si viveva un clima di fobia verso tutto ciò che era vagamente assimilabile al [[comunismo]]. Si temeva infatti il contagio della [[La Rivoluzione Russa|rivoluzione russa]] e si riteneva che il pericolo potesse giungere soprattutto dagli [[Immigrazione|immigrati]] più politicizzati. Gli anarchici, pur non essendo bolscevichi, venivano perseguitati dalle [[autorità ]] americane grazie a strumenti legislativi come la [[Anarchist Exclusion Act]], che permetteva anche la deportazione degli immigrati anarchici verso il loro paese d'origine.
A quell'epoca negli ''States'' si viveva un clima di fobia verso tutto ciò che era vagamente assimilabile al [[comunismo]]. Si temeva infatti il contagio della [[La Rivoluzione Russa|rivoluzione russa]] e si riteneva che il pericolo potesse giungere soprattutto dagli [[Immigrazione|immigrati]] più politicizzati. Gli anarchici, pur non essendo bolscevichi, venivano perseguitati dalle [[autorità]] americane grazie a strumenti legislativi come la [[Anarchist Exclusion Act]], che permetteva anche la deportazione degli immigrati anarchici verso il loro paese d'origine.
=== L'arresto e la morte ===
=== L'arresto e la morte ===


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