Storia del movimento anarchico in Spagna: differenze tra le versioni

m
Sostituzione testo - "[à][\s][]]" con "à]"
m (Sostituzione testo - "[à][\s][.]" con "à.")
m (Sostituzione testo - "[à][\s][]]" con "à]")
Riga 46: Riga 46:
Man mano che la violenza calava, da entrambe le parti, proporzionalmente il [[movimento anarchico]] organizzava la sua ripresa, conscio che il lavoro fatto negli anni precedenti aveva comunque sviluppato una forte coscienza libertaria. I più importanti anarchici dell'epoca furono i medici Soriano, [[García Viñas]] e [[Gaspar Sentiñon]], i tipografi [[Anselmo Lorenzo]] e [[Rafael Farga Pellicer]], passando anche per i contadini come [[Francisco Rubio]]. Anarchici come [[Federico Urales]] e [[Soledad Gustavo]], futuri genitori di [[Federica Montseny]], fondarono sul finire del secolo [[La Revista Blanca]]», una rivista [[anarco-individualismo|anarco-individualista]] pubblicata a Barcellona in una prima fase dal [[1898]] al [[1905]] ed in seguito dal [[1° giugno]] [[1923]] al [[15 agosto]] [[1936]].
Man mano che la violenza calava, da entrambe le parti, proporzionalmente il [[movimento anarchico]] organizzava la sua ripresa, conscio che il lavoro fatto negli anni precedenti aveva comunque sviluppato una forte coscienza libertaria. I più importanti anarchici dell'epoca furono i medici Soriano, [[García Viñas]] e [[Gaspar Sentiñon]], i tipografi [[Anselmo Lorenzo]] e [[Rafael Farga Pellicer]], passando anche per i contadini come [[Francisco Rubio]]. Anarchici come [[Federico Urales]] e [[Soledad Gustavo]], futuri genitori di [[Federica Montseny]], fondarono sul finire del secolo [[La Revista Blanca]]», una rivista [[anarco-individualismo|anarco-individualista]] pubblicata a Barcellona in una prima fase dal [[1898]] al [[1905]] ed in seguito dal [[1° giugno]] [[1923]] al [[15 agosto]] [[1936]].


Sul finire del secolo, gli anarchici spagnoli fecero tesoro delle rivolte precedenti e cominciarono a vedere nell'[[anarco-sindacalismo]] un mezzo per rovesciare [[Stato]] e [[capitalismo]]. Una nuova organizzazione, la ''[[Federación de Sociedades de Resistencia de la Región Española]]'' (Federazione delle Società  di Resistenza della Regione Spagnola), si costituì nel [[1900]] avendo come proprio principio fondante il [[sindacalismo libertario]]. Immediatamente, nello stesso anno, fu proclamato uno [[sciopero generale]] in tutta la [[Spagna]]. Pur mancando di chiarezza nei fini, l'organizzazione ebbe sempre atteggiamenti radicali, rifiutando riformismo e compromessi. Pur essendo stata dichiarata illegale dalle [[autorità ]] spagnole, la ''Federacion de Sociedades'' trasmise molto entusiasmo tra le masse e la volontà  di proseguire nelle lotte, nonostante le intimidazioni governative, non mancò mai tra i lavoratori e le lavoratrici spagnole.
Sul finire del secolo, gli anarchici spagnoli fecero tesoro delle rivolte precedenti e cominciarono a vedere nell'[[anarco-sindacalismo]] un mezzo per rovesciare [[Stato]] e [[capitalismo]]. Una nuova organizzazione, la ''[[Federación de Sociedades de Resistencia de la Región Española]]'' (Federazione delle Società  di Resistenza della Regione Spagnola), si costituì nel [[1900]] avendo come proprio principio fondante il [[sindacalismo libertario]]. Immediatamente, nello stesso anno, fu proclamato uno [[sciopero generale]] in tutta la [[Spagna]]. Pur mancando di chiarezza nei fini, l'organizzazione ebbe sempre atteggiamenti radicali, rifiutando riformismo e compromessi. Pur essendo stata dichiarata illegale dalle [[autorità]] spagnole, la ''Federacion de Sociedades'' trasmise molto entusiasmo tra le masse e la volontà  di proseguire nelle lotte, nonostante le intimidazioni governative, non mancò mai tra i lavoratori e le lavoratrici spagnole.


== Il XX° secolo ==
== Il XX° secolo ==
Riga 52: Riga 52:
{{vedi|Semana Trágica (Spagna)}}
{{vedi|Semana Trágica (Spagna)}}
[[File:Francisco_ferrer_y_guardia.jpg|left|thumb|[[Francisco Ferrer y Guardia]], anarchico condannato a morte da innocente]]
[[File:Francisco_ferrer_y_guardia.jpg|left|thumb|[[Francisco Ferrer y Guardia]], anarchico condannato a morte da innocente]]
Nella Barcellona del [[1909]], ben due eventi scaldarono l'atmosfera rivoluzionaria e portarono alla proclamazione di un nuovo [[sciopero generale]]: il primo fu la chiusura di una fabbrica tessile ed il conseguente licenziamento di 800 lavoratori, che portò altri lavoratori, anche non del settore tessile, ad aderire alla rivolta in segno di [[solidarietà ]]; il secondo fatto fu il contemporaneo annuncio del governo dell'invio di riservisti militari in [[Marocco]] allo scopo di sedare le rivolte dei gruppi tribali anti-spagnoli (sino ad allora oltre 2000 militari spagnoli erano morti nella guerra in Marocco). I riservisti, in maggior parte lavoratori, si rifiutarono di avallare queste politiche militari e misero in atto nuove proteste.
Nella Barcellona del [[1909]], ben due eventi scaldarono l'atmosfera rivoluzionaria e portarono alla proclamazione di un nuovo [[sciopero generale]]: il primo fu la chiusura di una fabbrica tessile ed il conseguente licenziamento di 800 lavoratori, che portò altri lavoratori, anche non del settore tessile, ad aderire alla rivolta in segno di [[solidarietà]]; il secondo fatto fu il contemporaneo annuncio del governo dell'invio di riservisti militari in [[Marocco]] allo scopo di sedare le rivolte dei gruppi tribali anti-spagnoli (sino ad allora oltre 2000 militari spagnoli erano morti nella guerra in Marocco). I riservisti, in maggior parte lavoratori, si rifiutarono di avallare queste politiche militari e misero in atto nuove proteste.
Uno [[sciopero]], iniziato a Barcellona il [[26 luglio]], poche settimane dopo la chiamata ai riservisti, ben presto scatenò una rivolta diffusa in tutta la [[Spagna]]. [[Anselmo Lorenzo]] scrisse in una lettera:  
Uno [[sciopero]], iniziato a Barcellona il [[26 luglio]], poche settimane dopo la chiamata ai riservisti, ben presto scatenò una rivolta diffusa in tutta la [[Spagna]]. [[Anselmo Lorenzo]] scrisse in una lettera:  
:«... Una rivoluzione sociale è scoppiata a Barcellona ed è stata avviata dal popolo. Nessuno la dirige. Né i liberali né i nazionalisti catalani, né repubblicani, né i socialisti e né gli anarchici».
:«... Una rivoluzione sociale è scoppiata a Barcellona ed è stata avviata dal popolo. Nessuno la dirige. Né i liberali né i nazionalisti catalani, né repubblicani, né i socialisti e né gli anarchici».
Riga 77: Riga 77:
La [[CNT-AIT (Spagna)|CNT]] portava avanti le proprie idee attraverso l'[[azione diretta]] e il [[sindacalismo]]. Grazie a questa radicalità  raggiunse più di '''un milione di iscritti''', stando a significare che le correnti rivoluzionarie in [[Spagna]] non erano più ai margini della vita politica. La [[CNT-AIT (Spagna)|CNT]] aveva anche iscritti non anarchici, tuttavia ogni rappresentante del Comitato Nazionale era anarchico e la maggior parte dei militanti comunque era quanto meno un simpatizzante. In effetti, quasi tutta la [[Spagna]] sembrava travolta da un radioso fervore rivoluzionario, che si manifestava con travolgenti ondate di [[sciopero|scioperi, grandi e piccoli]]. Non era raro, inoltre, vedere in giro opuscoli anarchici o lavoratori ordinari discutere apertamente di rivoluzione.
La [[CNT-AIT (Spagna)|CNT]] portava avanti le proprie idee attraverso l'[[azione diretta]] e il [[sindacalismo]]. Grazie a questa radicalità  raggiunse più di '''un milione di iscritti''', stando a significare che le correnti rivoluzionarie in [[Spagna]] non erano più ai margini della vita politica. La [[CNT-AIT (Spagna)|CNT]] aveva anche iscritti non anarchici, tuttavia ogni rappresentante del Comitato Nazionale era anarchico e la maggior parte dei militanti comunque era quanto meno un simpatizzante. In effetti, quasi tutta la [[Spagna]] sembrava travolta da un radioso fervore rivoluzionario, che si manifestava con travolgenti ondate di [[sciopero|scioperi, grandi e piccoli]]. Non era raro, inoltre, vedere in giro opuscoli anarchici o lavoratori ordinari discutere apertamente di rivoluzione.


Mentre l'[[anarchismo]] in [[Spagna]] fu quindi inizialmente un movimento effimero, nel '900 anche piccole città  ebbero i loro gruppi e lo [[sciopero]] in una città  ne richiamava di nuovi in altri luoghi in segno di [[solidarietà ]], a dimostrazione di una efficiente e capillare organizzazione non burocratica e di un senso di [[mutualismo|mutuo appoggio]] che gli anarchici erano riusciti a propagandare in tutto il paese.
Mentre l'[[anarchismo]] in [[Spagna]] fu quindi inizialmente un movimento effimero, nel '900 anche piccole città  ebbero i loro gruppi e lo [[sciopero]] in una città  ne richiamava di nuovi in altri luoghi in segno di [[solidarietà]], a dimostrazione di una efficiente e capillare organizzazione non burocratica e di un senso di [[mutualismo|mutuo appoggio]] che gli anarchici erano riusciti a propagandare in tutto il paese.
=== Lo sciopero generale del 1919 ===
=== Lo sciopero generale del 1919 ===


Riga 84: Riga 84:
Barcellona fu posta sotto legge marziale, ma questo non impedì agli [[sciopero|scioperanti]] di proseguire nella loro lotta. I tipografi si rifiutarono di stampare giornali di critica ai rivoltosi; il [[governo]], sentendosi accerchiato, provò a stroncare la protesta ricorrendo alla chiamata alle armi dei lavoratori. Fu comunque tutto vano, a Barcellona in risposta alle minacce governative fu proclamato un altro [[sciopero]] da parte dei sindacati ferroviari e dei trasporti.
Barcellona fu posta sotto legge marziale, ma questo non impedì agli [[sciopero|scioperanti]] di proseguire nella loro lotta. I tipografi si rifiutarono di stampare giornali di critica ai rivoltosi; il [[governo]], sentendosi accerchiato, provò a stroncare la protesta ricorrendo alla chiamata alle armi dei lavoratori. Fu comunque tutto vano, a Barcellona in risposta alle minacce governative fu proclamato un altro [[sciopero]] da parte dei sindacati ferroviari e dei trasporti.


Le [[autorità ]] di Barcellona alla fine dovettero cedere, l'[[economia]] catalana era stata infatti seriamente compromessa e non poteva subire altri danni. Furono accettate le richieste degli scioperanti: le 8 ore lavorative, il riconoscimento dei sindacati e la reintegrazione dei lavoratori licenziati. Anche la liberazione di tutti i prigionieri politici  (tra questi c'era per esempio [[Salvador Segui]]) fu accolta, esclusi però quelli che già  si trovavano sotto processo. I lavoratori risposero allora con il grido: «'''''Libertà  per tutti!'''''» e minacciarono la prosecuzione della rivolta. Questa volta il [[governo]] intervenne immediatamente, arrestò molto leader sindacali e così la [[sciopero|protesta]] fu temporaneamente bloccata. Il [[governo]], sapendo che comunque la rabbia covava sotto la cenere, provò a prevenire possibili nuove rivolte facendo entrare in vigore il decreto che prevedeva l'introduzione unificale delle 8 ore lavorative.
Le [[autorità]] di Barcellona alla fine dovettero cedere, l'[[economia]] catalana era stata infatti seriamente compromessa e non poteva subire altri danni. Furono accettate le richieste degli scioperanti: le 8 ore lavorative, il riconoscimento dei sindacati e la reintegrazione dei lavoratori licenziati. Anche la liberazione di tutti i prigionieri politici  (tra questi c'era per esempio [[Salvador Segui]]) fu accolta, esclusi però quelli che già  si trovavano sotto processo. I lavoratori risposero allora con il grido: «'''''Libertà  per tutti!'''''» e minacciarono la prosecuzione della rivolta. Questa volta il [[governo]] intervenne immediatamente, arrestò molto leader sindacali e così la [[sciopero|protesta]] fu temporaneamente bloccata. Il [[governo]], sapendo che comunque la rabbia covava sotto la cenere, provò a prevenire possibili nuove rivolte facendo entrare in vigore il decreto che prevedeva l'introduzione unificale delle 8 ore lavorative.


Dopo lo [[sciopero generale]] del [[1919]], alcuni militanti carlisti <ref>[http://www.sapere.it/enciclopedia/carlismo.html Carlismo]</ref> nello stesso anno diedero vita ai ''[[Sindicatos libres]]'' (Sindacati liberi). I membri di questo "sindacato", sostenuto economicamente dalle più alte sfere dello [[Stato]] spagnolo (capitalisti, Chiesa, nazionalisti e partiti di estrema destra), furono dei veri e propri ''pistoleros'', cioè sicari dediti a sparare e assassinare sindacalisti e anarchici. Due delle loro più celebri vittime saranno l'anarchico [[Salvador Segui]] e l'avvocato [[Francesc Layret]].
Dopo lo [[sciopero generale]] del [[1919]], alcuni militanti carlisti <ref>[http://www.sapere.it/enciclopedia/carlismo.html Carlismo]</ref> nello stesso anno diedero vita ai ''[[Sindicatos libres]]'' (Sindacati liberi). I membri di questo "sindacato", sostenuto economicamente dalle più alte sfere dello [[Stato]] spagnolo (capitalisti, Chiesa, nazionalisti e partiti di estrema destra), furono dei veri e propri ''pistoleros'', cioè sicari dediti a sparare e assassinare sindacalisti e anarchici. Due delle loro più celebri vittime saranno l'anarchico [[Salvador Segui]] e l'avvocato [[Francesc Layret]].
64 364

contributi