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Inizialmente le sue prime pubblicazioni subirono «il segno dei suoi interessi libertari, libertini, enogastronomici: “Racconti, novelle e novelline” di de Sade (che gli procurerà una denuncia e la condanna al rogo dei libri, l'ultimo rogo di libri fatto in Italia), ''La proprietà è un furto'' di [[Proudhon]], le poesie di Pagliarani, la rivista ''Il gastronomo'' e quella di filosofia ''Il pensiero'', poi – interessante – per qualche anno (dal 1961 al 1964?) fu l'editore della rivista “Problemi del socialismo” diretta da Lelio Basso.» <ref name="veronelli"> [http://www.anarca-bolo.ch/a-rivista/349/85.htm Veronelli politico]</ref> | Inizialmente le sue prime pubblicazioni subirono «il segno dei suoi interessi libertari, libertini, enogastronomici: “Racconti, novelle e novelline” di de Sade (che gli procurerà una denuncia e la condanna al rogo dei libri, l'ultimo rogo di libri fatto in Italia), ''La proprietà è un furto'' di [[Proudhon]], le poesie di Pagliarani, la rivista ''Il gastronomo'' e quella di filosofia ''Il pensiero'', poi – interessante – per qualche anno (dal 1961 al 1964?) fu l'editore della rivista “Problemi del socialismo” diretta da Lelio Basso.» <ref name="veronelli"> [http://www.anarca-bolo.ch/a-rivista/349/85.htm Veronelli politico]</ref> | ||
In seguito si occupò soprattutto di questioni enogastronomiche ed agricole, ma sempre inserendole in un ambito filosofico-politoco e non astraendole dalla realtà . Per Veronelli il buon cibo e il buon bere diverrà un modo per contrastare il pattume sociale a cui l'umanità è costretta a causa del [[capitalismo]] e della globalizzazione. | In seguito si occupò soprattutto di questioni enogastronomiche ed agricole, ma sempre inserendole in un ambito filosofico-politoco e non astraendole dalla realtà. Per Veronelli il buon cibo e il buon bere diverrà un modo per contrastare il pattume sociale a cui l'umanità è costretta a causa del [[capitalismo]] e della globalizzazione. | ||
D'altronde la sua collaborazione con ''A-Rivista Anarchica'' fu sempre incentrata su queste tematiche: enogastronomia e libertà, contro le iniziative delle multinazionali enogastronomiche: | D'altronde la sua collaborazione con ''A-Rivista Anarchica'' fu sempre incentrata su queste tematiche: enogastronomia e libertà, contro le iniziative delle multinazionali enogastronomiche: | ||
:«L'ultimo dei vini artigianali sarà sempre migliore del primo dei vini industriali, perché avrà un'anima» <ref>Luigi Veronelli in [http://www.anarca-bolo.ch/a-rivista/305/12.htm Il canto della Terra] </ref>. | :«L'ultimo dei vini artigianali sarà sempre migliore del primo dei vini industriali, perché avrà un'anima» <ref>Luigi Veronelli in [http://www.anarca-bolo.ch/a-rivista/305/12.htm Il canto della Terra] </ref>. | ||
: «In guerra aperta con il gigantismo industriale, effetto dell'economia drogata delle multinazionali che crea soprattutto diseconomie e che, con la politica degli Ogm, si rende ogni giorno più responsabile di crimini contro la terra e l'umanità, i militanti di "Terra e libertà /Critical wine" si stanno anche attivando a realizzare i presupposti per una nuova contadinità . » <ref> [http://www.aamterranuova.it/article1006.htm Luigi Veronelli e la rivoluzione enologica] </ref>. | : «In guerra aperta con il gigantismo industriale, effetto dell'economia drogata delle multinazionali che crea soprattutto diseconomie e che, con la politica degli Ogm, si rende ogni giorno più responsabile di crimini contro la terra e l'umanità, i militanti di "Terra e libertà /Critical wine" si stanno anche attivando a realizzare i presupposti per una nuova contadinità. » <ref> [http://www.aamterranuova.it/article1006.htm Luigi Veronelli e la rivoluzione enologica] </ref>. | ||
Per fronteggiare lo strapotere delle multinazionali, Veronelli non esitò a far pressioni sulle istituzioni, cercando in qualche modo anche il dialogo. Il progetto "Terra e libertà / critical wine", realizzato con alcuni [[centri sociali]] occupati autogestiti (la Chimica di Verona, Il leoncavallo e il Magazzino 47 di Brescia), si prefigge ancora oggi di creare un dibattito sull'ecologismo, l'agricoltura e il buon cibo. Tra le proposte avanzate dal movimento il catalogo di autocertificazione "Terra e libertà /critical wine", la denominazione comunale d'origine e il prezzo sorgente. Questa non ostilità alla di collaborazione con le istituzioni, pur mantenendo la criticità radicale al sistema, generò discussioni e contestazioni all'interno del [[movimento anarchico]]. | Per fronteggiare lo strapotere delle multinazionali, Veronelli non esitò a far pressioni sulle istituzioni, cercando in qualche modo anche il dialogo. Il progetto "Terra e libertà / critical wine", realizzato con alcuni [[centri sociali]] occupati autogestiti (la Chimica di Verona, Il leoncavallo e il Magazzino 47 di Brescia), si prefigge ancora oggi di creare un dibattito sull'ecologismo, l'agricoltura e il buon cibo. Tra le proposte avanzate dal movimento il catalogo di autocertificazione "Terra e libertà /critical wine", la denominazione comunale d'origine e il prezzo sorgente. Questa non ostilità alla di collaborazione con le istituzioni, pur mantenendo la criticità radicale al sistema, generò discussioni e contestazioni all'interno del [[movimento anarchico]]. | ||