Autogestione: differenze tra le versioni

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Le prime esperienze d'autogestione di una certa rilevanza storica sono state quelle sviluppatesi nelle ''poleis'' greche, in cui le decisioni politiche venivano deliberate durante le assemblee pubbliche dell'''Agorà ''. [[Murray Bookchin]] ha strutturato il proprio pensiero libertario ([[municipalismo libertario]]) sulla base dell'esempio [[democrazia | democratico]] ateniese, seppur “limandone”, ovviamente, le incrostazioni [[classismo| classiste]] dell'epoca che limitavano la partecipazione all'assemblea.
Le prime esperienze d'autogestione di una certa rilevanza storica sono state quelle sviluppatesi nelle ''poleis'' greche, in cui le decisioni politiche venivano deliberate durante le assemblee pubbliche dell'''Agorà ''. [[Murray Bookchin]] ha strutturato il proprio pensiero libertario ([[municipalismo libertario]]) sulla base dell'esempio [[democrazia | democratico]] ateniese, seppur “limandone”, ovviamente, le incrostazioni [[classismo| classiste]] dell'epoca che limitavano la partecipazione all'assemblea.
[[File:1917_kronstadt.jpg|thumb|300 px|Assemblea a [[Kronstadt]]]]
[[File:1917_kronstadt.jpg|thumb|300 px|Assemblea a [[Kronstadt]]]]
Anche durante l'epoca medioevale, in cui la vita era organizzata intorno ai comuni, si sviluppano strutture associative d'autogestione, anche se, così come nelle polis greche, la [[libertà ]] delle associazioni era limitata e non piena e assoluta. Secondo [[Pëtr Kropotkin]] durante il medioevo vi fu «una forte affermazione dell'individuo, che giunse a costituire la società per mezzo della libera federazione di uomini, villaggi e città . Esso fu anche un'assoluta negazione dello spirito unitario e accentratore romano, con il quale si cerca ancor oggi di spiegare la storia nel nostro insegnamento universitario. Questo movimento non si ricollega ad alcun personaggio
Anche durante l'epoca medioevale, in cui la vita era organizzata intorno ai comuni, si sviluppano strutture associative d'autogestione, anche se, così come nelle polis greche, la [[libertà ]] delle associazioni era limitata e non piena e assoluta. Secondo [[Pëtr Kropotkin]] durante il medioevo vi fu «una forte affermazione dell'individuo, che giunse a costituire la società per mezzo della libera federazione di uomini, villaggi e città. Esso fu anche un'assoluta negazione dello spirito unitario e accentratore romano, con il quale si cerca ancor oggi di spiegare la storia nel nostro insegnamento universitario. Questo movimento non si ricollega ad alcun personaggio
storico di particolare rilievo né ad alcuna istituzione centralizzata. Fu uno sviluppo naturale, proprio, come la tribù e la comunità di villaggio, a una certa fase dell'evoluzione umana e non a questa nazione o a quella regione.»  
storico di particolare rilievo né ad alcuna istituzione centralizzata. Fu uno sviluppo naturale, proprio, come la tribù e la comunità di villaggio, a una certa fase dell'evoluzione umana e non a questa nazione o a quella regione.»  


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