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La discriminazione può comportare una limitazione dei diritti a seconda dell'appartenenza al genere sessuale ([[sessismo]]), alla specie animale ([[specismo]], [[antropocentrismo]]), alla razza ([[razzismo]]) e alla classe sociale ([[classismo]]). Fondata sul pensiero politico, filosofico o religioso, essa dà vita ad un modello gerarchico che vede i discriminatori in posizione di privilegio rispetto ai discriminati. | La discriminazione può comportare una limitazione dei diritti a seconda dell'appartenenza al genere sessuale ([[sessismo]]), alla specie animale ([[specismo]], [[antropocentrismo]]), alla razza ([[razzismo]]) e alla classe sociale ([[classismo]]). Fondata sul pensiero politico, filosofico o religioso, essa dà vita ad un modello gerarchico che vede i discriminatori in posizione di privilegio rispetto ai discriminati. | ||
[[File:Scala113.jpg|thumb|200px|left| Versione moderna della piramide del sistema capitalistico, che impone una discriminazione di classe.]] | [[File:Scala113.jpg|thumb|200px|left| Versione moderna della piramide del sistema capitalistico, che impone una discriminazione di classe.]] | ||
Altre forme di discriminazione si possono innescare in base agli orientamenti sessuali, all'età , alla cittadinanza, al reddito, alle credenze religiose, alle condizioni di salute o alle opinioni politiche. | Altre forme di discriminazione si possono innescare in base agli orientamenti sessuali, all'età, alla cittadinanza, al reddito, alle credenze religiose, alle condizioni di salute o alle opinioni politiche. | ||
Gli anarchici ovviamente rifiutano qualsiasi tipologia di discriminazione, perchè esse determinano [[gerarchia]], dominio e sopraffazione. Come scrive [[Bakunin]] in ''[[La libertà per gli anarchici]]'': «Io non sono veramente libero che quando tutti gli esseri viventi che mi circondano, uomini e donne, sono ugualmente liberi», gli anarchici non possono che disprezzare ogni discriminazione in quanto negazione dell'altrui libertà e quindi, bakuninianamente parlando, anche della propria. | Gli anarchici ovviamente rifiutano qualsiasi tipologia di discriminazione, perchè esse determinano [[gerarchia]], dominio e sopraffazione. Come scrive [[Bakunin]] in ''[[La libertà per gli anarchici]]'': «Io non sono veramente libero che quando tutti gli esseri viventi che mi circondano, uomini e donne, sono ugualmente liberi», gli anarchici non possono che disprezzare ogni discriminazione in quanto negazione dell'altrui libertà e quindi, bakuninianamente parlando, anche della propria. | ||