Anarchismo e Friedrich Nietzsche: differenze tra le versioni

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: «Le prime traduzioni degli scritti di Nietzsche negli Stati Uniti, molto probabilmente apparvero in Liberty, giornale anarchico curato da Benjamin Tucker...Tucker aveva scelto la strategia di sfruttare i suoi scritti, ma lo ha fatto con attenzione: "Nietzsche dice cose splendide ma non è anarchico. È quindi questione per gli anarchici di sfruttarlo intellettualmente ed utilizzarlo con profitto, ma non come un profeta."»
: «Le prime traduzioni degli scritti di Nietzsche negli Stati Uniti, molto probabilmente apparvero in Liberty, giornale anarchico curato da Benjamin Tucker...Tucker aveva scelto la strategia di sfruttare i suoi scritti, ma lo ha fatto con attenzione: "Nietzsche dice cose splendide ma non è anarchico. È quindi questione per gli anarchici di sfruttarlo intellettualmente ed utilizzarlo con profitto, ma non come un profeta."»


In riferimento al Sud America lo storico anarchico argentino Angel Cappelletti ha riferito che in nella regione centro-americana vi erano «tra i lavoratori che venivano dall'Europa, nei 2 primi decenni del secolo, alcuni individualisti stirneriani influenzati dalla filosofia di Nietzsche che vedevano il sindacalismo come un potenziale nemico dell'ideologia anarchica. Hanno stabilito... gruppi di affinità , che nel 1912 erano, secondo Max Nettlau, una ventina. Nel [[1911]] apparve, a Colón, il periodico ''El Unico'', che si definiva una ''Publicación individualista''» <ref>Angel Cappelletti, [http://es.scribd.com/doc/106695383/El-anarquismo-en-America-Latina El anarquismo en america latina], pag. 108-109 (sezione 9. Panama y America Central) </ref>
In riferimento al Sud America lo storico anarchico argentino Angel Cappelletti ha riferito che in nella regione centro-americana vi erano «tra i lavoratori che venivano dall'Europa, nei 2 primi decenni del secolo, alcuni individualisti stirneriani influenzati dalla filosofia di Nietzsche che vedevano il sindacalismo come un potenziale nemico dell'ideologia anarchica. Hanno stabilito... gruppi di affinità, che nel 1912 erano, secondo Max Nettlau, una ventina. Nel [[1911]] apparve, a Colón, il periodico ''El Unico'', che si definiva una ''Publicación individualista''» <ref>Angel Cappelletti, [http://es.scribd.com/doc/106695383/El-anarquismo-en-America-Latina El anarquismo en america latina], pag. 108-109 (sezione 9. Panama y America Central) </ref>


Il colombiano '''Vicente Rojas Lizcano''', celebre scrittore e attivista [[anarco-individualista]], nel [[1904]] iniziò ad utilizzare lo pseudonimo di [[Biofilo Panclasta]] (''Biofilo'' in spagnolo significa «amante della vita», mentre ''Panclasta'' sta per «nemico di tutti»). Egli, durante il suo peregrinare per il mondo (aveva visitato più di cinquanta paesi), aveva propagandato l'[[anarchismo]] di influenza [[Nietzsche|nicciana]] e [[Stirner|stirneriana]] anche attraverso opere come ''Siete años enterrado vivo en una de las mazmorras de Gomezuela: horripilante relato de un resucitado'' (1932) e ''Mis prisiones, mis destierros y mi vida'' (1929), che raccontano le sue innumerevoli avventure di vita e di attivista dell'[[anarco-individualista|anarco-individualismo]].
Il colombiano '''Vicente Rojas Lizcano''', celebre scrittore e attivista [[anarco-individualista]], nel [[1904]] iniziò ad utilizzare lo pseudonimo di [[Biofilo Panclasta]] (''Biofilo'' in spagnolo significa «amante della vita», mentre ''Panclasta'' sta per «nemico di tutti»). Egli, durante il suo peregrinare per il mondo (aveva visitato più di cinquanta paesi), aveva propagandato l'[[anarchismo]] di influenza [[Nietzsche|nicciana]] e [[Stirner|stirneriana]] anche attraverso opere come ''Siete años enterrado vivo en una de las mazmorras de Gomezuela: horripilante relato de un resucitado'' (1932) e ''Mis prisiones, mis destierros y mi vida'' (1929), che raccontano le sue innumerevoli avventure di vita e di attivista dell'[[anarco-individualista|anarco-individualismo]].
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Anche nel controverso saggio ''Minoranze Vs maggioranze'' emergono chiari temi nicciani:  
Anche nel controverso saggio ''Minoranze Vs maggioranze'' emergono chiari temi nicciani:  
: «Se dovessi sintetizzare una tendenza dei nostri tempi, direi semplicemente: quantità . La moltitudine, lo spirito di massa, domina ovunque, distruggendo la qualità ... Oggi, come allora, l'opinione pubblica è il tiranno onnipresente. Oggi, come allora, la maggioranza rappresenta una massa di vigliacchi, disposti ad accettare ciò che incarna lo specchio della sua povertà  mentale e spirituale. Che la massa sanguini ad ogni suo passo, che la si deruba e la si sfrutta, lo so tanto io quanto quelli che mendicano i voti. Ma io insisto che non è quel gruppo di parassiti, ma la massa ad essere colpevole di questo terribile stato di cose. Esso pende dalle labbra dei suoi padroni ed ama la sua frusta ed è il primo a gridare: crocifiggere! quando una voce si alza in segno di protesta contro la sacra autorità , il capitalismo o altra istituzione ugualmente caduca. Non esisterebbe più alcuna autorità  e proprietà  privata se la massa non fosse disposta a convertirsi in soldati, in poliziotti, carcerieri e carnefici.» <ref>[http://www.marxists.org/espanol/goldman/1910/007.htm Minoranza vs maggioranza]</ref>
: «Se dovessi sintetizzare una tendenza dei nostri tempi, direi semplicemente: quantità . La moltitudine, lo spirito di massa, domina ovunque, distruggendo la qualità ... Oggi, come allora, l'opinione pubblica è il tiranno onnipresente. Oggi, come allora, la maggioranza rappresenta una massa di vigliacchi, disposti ad accettare ciò che incarna lo specchio della sua povertà  mentale e spirituale. Che la massa sanguini ad ogni suo passo, che la si deruba e la si sfrutta, lo so tanto io quanto quelli che mendicano i voti. Ma io insisto che non è quel gruppo di parassiti, ma la massa ad essere colpevole di questo terribile stato di cose. Esso pende dalle labbra dei suoi padroni ed ama la sua frusta ed è il primo a gridare: crocifiggere! quando una voce si alza in segno di protesta contro la sacra autorità, il capitalismo o altra istituzione ugualmente caduca. Non esisterebbe più alcuna autorità  e proprietà  privata se la massa non fosse disposta a convertirsi in soldati, in poliziotti, carcerieri e carnefici.» <ref>[http://www.marxists.org/espanol/goldman/1910/007.htm Minoranza vs maggioranza]</ref>


Oltre alla Goldman, la stessa influenza nicciana la subì anche la spagnola [[Federica Montseny]], figlia degli anarchici catalani [[Joan Montseny]] (detto [[Federico Urales]]) e [[Teresa Mañé]], entrambi fondatori della «[[Revista Blanca]]» nel [[1898]]. «Nietzsche e Stirner - oltre al drammaturgo Ibsen e al geografo anarchico [[Élisée Reclus]] - furono, secondo Richard Kern  (in ''Red Years / Black Years: A Political History of Spanish Anarchism, 1911–1937''), i suoi autori preferiti. Kern riporta che la Montseny sostenne che l«'emancipazione delle donne porterebbe ad una realizzazione più veloce della rivoluzione sociale» e che «la rivoluzione contro il sessismo tendenzialmente verrà  da intellettuali e militanti». Secondo questo concetto nietzschiano del femminismo di Federica Monstseny, le donne potrebbero realizzare attraverso l'[[arte]] e la [[letteratura]] la necessità  di rivedere il proprio ruolo.»<ref name="anarchonietzche">[http://radicalarchives.org/2010/05/18/nietzsche-and-the-anarchists/ Spencer Sunshine, "Nietzsche and the Anarchists"] (vedi la [http://ienaridensnexus.blogspot.it/2012/10/gli-anarchici-e-nietzsche-di-spencer.html traduzione])</ref>
Oltre alla Goldman, la stessa influenza nicciana la subì anche la spagnola [[Federica Montseny]], figlia degli anarchici catalani [[Joan Montseny]] (detto [[Federico Urales]]) e [[Teresa Mañé]], entrambi fondatori della «[[Revista Blanca]]» nel [[1898]]. «Nietzsche e Stirner - oltre al drammaturgo Ibsen e al geografo anarchico [[Élisée Reclus]] - furono, secondo Richard Kern  (in ''Red Years / Black Years: A Political History of Spanish Anarchism, 1911–1937''), i suoi autori preferiti. Kern riporta che la Montseny sostenne che l«'emancipazione delle donne porterebbe ad una realizzazione più veloce della rivoluzione sociale» e che «la rivoluzione contro il sessismo tendenzialmente verrà  da intellettuali e militanti». Secondo questo concetto nietzschiano del femminismo di Federica Monstseny, le donne potrebbero realizzare attraverso l'[[arte]] e la [[letteratura]] la necessità  di rivedere il proprio ruolo.»<ref name="anarchonietzche">[http://radicalarchives.org/2010/05/18/nietzsche-and-the-anarchists/ Spencer Sunshine, "Nietzsche and the Anarchists"] (vedi la [http://ienaridensnexus.blogspot.it/2012/10/gli-anarchici-e-nietzsche-di-spencer.html traduzione])</ref>
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Una critica nicciana alle politiche dell'identità  sono state fornite anche dall'[[anarco-insurrezionalismo|anarco-insurrezionalista]] [[Wolfi Landstreicher|Feral Faun]]:  
Una critica nicciana alle politiche dell'identità  sono state fornite anche dall'[[anarco-insurrezionalismo|anarco-insurrezionalista]] [[Wolfi Landstreicher|Feral Faun]]:  
: «''L'ideologia della vittimizzazione'' afferma che esiste una "versione femminista dell'ideologia della vittimizzazione - un'ideologia che promuove la mediocrità , la debolezza individuale (e la conseguente dipendenza in gruppi di appoggio ideologicamente fondati nell'appoggio delle autorità )...[ma alla fine]... come tutte le ideologie, le correnti dell'ideologia della vittimizzazione sono formate da una falsa coscienza. Accettare il ruolo sociale di vittima - in qualunque delle sue forme - significa scegliere di non creare da sé la propria vita o di esplorare un vero rapporto con le strutture sociali. Tutti i movimenti di liberazione parziale — femminismo, liberazione omosessuale, liberazione razziale, movimento operaio e così via — definiscono gli individui nei termini dei loro rispettivi ruoli sociali. A causa di ciò questi movimenti non solo non comprendono un rovesciamento di prospettiva che rompa i ruoli sociali e permetta agli individui di creare una prassi costruita sulle proprie passioni e desideri; essi in realtà  agiscono contro un simile rovesciamento di prospettiva. La “liberazione” offerta da questi movimenti non è la libertà  degli individui di creare le vite che desiderano in una atmosfera di libera convivialità , ma è piuttosto “liberazione” da un ruolo sociale a cui gli individui rimangono soggetti».<ref>Vedere [http://feartosleep.espivblogs.net/2012/07/12/enites-the-ideology-of-victimization-feral-faun/ The Ideology of Victimization] di Feral Faun</ref>
: «''L'ideologia della vittimizzazione'' afferma che esiste una "versione femminista dell'ideologia della vittimizzazione - un'ideologia che promuove la mediocrità, la debolezza individuale (e la conseguente dipendenza in gruppi di appoggio ideologicamente fondati nell'appoggio delle autorità )...[ma alla fine]... come tutte le ideologie, le correnti dell'ideologia della vittimizzazione sono formate da una falsa coscienza. Accettare il ruolo sociale di vittima - in qualunque delle sue forme - significa scegliere di non creare da sé la propria vita o di esplorare un vero rapporto con le strutture sociali. Tutti i movimenti di liberazione parziale — femminismo, liberazione omosessuale, liberazione razziale, movimento operaio e così via — definiscono gli individui nei termini dei loro rispettivi ruoli sociali. A causa di ciò questi movimenti non solo non comprendono un rovesciamento di prospettiva che rompa i ruoli sociali e permetta agli individui di creare una prassi costruita sulle proprie passioni e desideri; essi in realtà  agiscono contro un simile rovesciamento di prospettiva. La “liberazione” offerta da questi movimenti non è la libertà  degli individui di creare le vite che desiderano in una atmosfera di libera convivialità, ma è piuttosto “liberazione” da un ruolo sociale a cui gli individui rimangono soggetti».<ref>Vedere [http://feartosleep.espivblogs.net/2012/07/12/enites-the-ideology-of-victimization-feral-faun/ The Ideology of Victimization] di Feral Faun</ref>


=== Post-anarchismo ===
=== Post-anarchismo ===
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Dall'altro lato, [[Lewis Call]] ha proposto un anarchismo post-moderno attraverso lo scritto '' Per un'anarchia del dovenire: Nietzsche''<ref>[[Todd May]]. ''Postmodern Anarchism''. Lexington: Lexington Books. 2002.</ref> nel quale argomenta che «nonostante l'ostilità  di Nietzsche per l'anarchismo, i suoi scritti contengono tutti gli elementi di una politica anarchica ottocentesca... Nietzsche scatena un altro tipo di anarchia, un'anarchia del divenire. Attraverso il suo insegnamento che dobbiamo perseguire un perpetuo progetto di auto-miglioramento e di auto-creazione, in costante perdersi e ritrovarsi nel fiume del divenire, Nietzsche sostiene che la nostra soggettività  è fluida, dispersa, multipla e pluralista, piuttosto che fissa e immobile, singolare e totalitaria. Quest'anarchia doppia, anarchia critica del oggetto e del divenire, costituisce la base di un anarchismo postmoderno».<ref>[[Lewis Call]]. ''Postmodern Anarchism''. Lexington: Lexington Books. 2002. Pg. 33</ref>
Dall'altro lato, [[Lewis Call]] ha proposto un anarchismo post-moderno attraverso lo scritto '' Per un'anarchia del dovenire: Nietzsche''<ref>[[Todd May]]. ''Postmodern Anarchism''. Lexington: Lexington Books. 2002.</ref> nel quale argomenta che «nonostante l'ostilità  di Nietzsche per l'anarchismo, i suoi scritti contengono tutti gli elementi di una politica anarchica ottocentesca... Nietzsche scatena un altro tipo di anarchia, un'anarchia del divenire. Attraverso il suo insegnamento che dobbiamo perseguire un perpetuo progetto di auto-miglioramento e di auto-creazione, in costante perdersi e ritrovarsi nel fiume del divenire, Nietzsche sostiene che la nostra soggettività  è fluida, dispersa, multipla e pluralista, piuttosto che fissa e immobile, singolare e totalitaria. Quest'anarchia doppia, anarchia critica del oggetto e del divenire, costituisce la base di un anarchismo postmoderno».<ref>[[Lewis Call]]. ''Postmodern Anarchism''. Lexington: Lexington Books. 2002. Pg. 33</ref>


Recentemente, il filosofo anarchico ed edonista francese [[Michel Onfray]] ha abbracciato il termine [[post-anarchismo]] per descrivere il suo approccio alla politica e all'[[etica]]. Egli sostiene che le rivolte del [[Maggio 1968|maggio francese del 1968]] furono una «rivolta nicciana, con l'intento di porre fine all'Unica verità , rivelando e mettendo in evidenza le diverse verità , in modo da far scomparire le idee ascetiche cristiane ed aiutare a far nascere nuove possibilità  di esistenza».
Recentemente, il filosofo anarchico ed edonista francese [[Michel Onfray]] ha abbracciato il termine [[post-anarchismo]] per descrivere il suo approccio alla politica e all'[[etica]]. Egli sostiene che le rivolte del [[Maggio 1968|maggio francese del 1968]] furono una «rivolta nicciana, con l'intento di porre fine all'Unica verità, rivelando e mettendo in evidenza le diverse verità, in modo da far scomparire le idee ascetiche cristiane ed aiutare a far nascere nuove possibilità  di esistenza».
Nel [[2005]] ha pubblicato il saggio ''Da Sagesse tragique - Saggio su Nietzsche'', un testo in cui si pone al centro la tragica saggezza di [[Nietzsche]].
Nel [[2005]] ha pubblicato il saggio ''Da Sagesse tragique - Saggio su Nietzsche'', un testo in cui si pone al centro la tragica saggezza di [[Nietzsche]].
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