Storia dell'anarchismo a Cuba: differenze tra le versioni

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Nell'ottobre [[1887]] la FTC, l'Alianza e «[[El Productor]]» indissero a L'Avana quattro [[scioperi]]; quello tenutosi nella fabbrica di tabacco Henry Clay, del [[24 novembre]], si protrasse per molto tempo. I lavoratori ricevettero il sostegno del Círculo de Trabajadores, un'altra organizzazione anarchica fondata a L'Avana nel [[1885]], e di altri gruppi libertari e rivoluzionari. Finalmente, sul numero del [[18 ottobre]] di «[[El Productor]]», Roig San Martín annunciò che «la [Unione dei Produttori]... ha deciso di avviare negoziati con la commissione di fabbrica [i lavoratori]... [E che le cose in questo modo saranno] risolte in più di 100 fabbriche». Fu una grande vittoria per i lavoratori del tabacco.
Nell'ottobre [[1887]] la FTC, l'Alianza e «[[El Productor]]» indissero a L'Avana quattro [[scioperi]]; quello tenutosi nella fabbrica di tabacco Henry Clay, del [[24 novembre]], si protrasse per molto tempo. I lavoratori ricevettero il sostegno del Círculo de Trabajadores, un'altra organizzazione anarchica fondata a L'Avana nel [[1885]], e di altri gruppi libertari e rivoluzionari. Finalmente, sul numero del [[18 ottobre]] di «[[El Productor]]», Roig San Martín annunciò che «la [Unione dei Produttori]... ha deciso di avviare negoziati con la commissione di fabbrica [i lavoratori]... [E che le cose in questo modo saranno] risolte in più di 100 fabbriche». Fu una grande vittoria per i lavoratori del tabacco.


Gli scioperi furono messi in atto in molte città  e non solo a L'Avana, infatti, nello stesso anno, i lavoratori del tabacco di Key West organizzarono la [[Federación de Tabaqueros]] locale, guidata da due anarchici: [[Enrique Messonier]] ed [[Enrique Creci]], che insieme a [[Enrique Roig San Martín]] erano conosciuti come i tre Enriques. A Tampa i militanti più attivi nel campo dei diritti dei lavoratori erano anarchici: [[Carlos Balino]], [[Segura, Leal]], Palomino e [[Ramón Rivero y Rivero]].  Nel [[1889]] scioperi si tennero in molte altre città , portando anche allo sviluppo di nuovi rapporti tra le varie realtà  locali in lotta.  
Gli scioperi furono messi in atto in molte città  e non solo a L'Avana, infatti, nello stesso anno, i lavoratori del tabacco di Key West organizzarono la [[Federación de Tabaqueros]] locale, guidata da due anarchici: [[Enrique Messonier]] ed [[Enrique Creci]], che insieme a [[Enrique Roig San Martín]] erano conosciuti come i tre Enriques. A Tampa i militanti più attivi nel campo dei diritti dei lavoratori erano anarchici: [[Carlos Balino]], [[Segura, Leal]], Palomino e [[Ramón Rivero y Rivero]].  Nel [[1889]] scioperi si tennero in molte altre città, portando anche allo sviluppo di nuovi rapporti tra le varie realtà  locali in lotta.  


In quel periodo cominciava ad intensificarsi il dibattito sul separatismo: i cubani favorevoli a quest'idea, temendo che gli anarchici potessero distrarre la popolazione dalle lotte di liberazione, accusarono il movimento anarchico cubano di essere filo-spagnoli e si schierarono con i proprietari, giacché auspicavano l'unione di tutte le classi sociali e non certo la lotte di classe. La morte prematura di [[San Roig Martín]], figura di riferimento per tutto il movimento, avvenuta il [[29 agosto]] [[1889]] (era stato da poco rilasciato dal [[carcere]]), contribuì all'indebolimento del [[movimento anarchico]], che costantemente doveva difendersi anche dalla violenza padronale. Nonostante le difficoltà , nel [[1890]] i lavoratori, spesso guidati nelle loro rivendicazioni dagli anarchici, ottennero alcune importanti vittorie sindacali.  
In quel periodo cominciava ad intensificarsi il dibattito sul separatismo: i cubani favorevoli a quest'idea, temendo che gli anarchici potessero distrarre la popolazione dalle lotte di liberazione, accusarono il movimento anarchico cubano di essere filo-spagnoli e si schierarono con i proprietari, giacché auspicavano l'unione di tutte le classi sociali e non certo la lotte di classe. La morte prematura di [[San Roig Martín]], figura di riferimento per tutto il movimento, avvenuta il [[29 agosto]] [[1889]] (era stato da poco rilasciato dal [[carcere]]), contribuì all'indebolimento del [[movimento anarchico]], che costantemente doveva difendersi anche dalla violenza padronale. Nonostante le difficoltà, nel [[1890]] i lavoratori, spesso guidati nelle loro rivendicazioni dagli anarchici, ottennero alcune importanti vittorie sindacali.  


Oggi, alcuni storici [[marxismo|marxisti]], al servizio del castrismo, diffamano tutti quegli anarchici che non si schierarono con i separatisti, accusandoli di essere stati filo-spagnoli e nazionalisti, ma in realtà  essi si tennero distanti dal dibattito su separatismo-[[colonialismo]]-autonomismo o quantomeno non abbracciarono le tesi nazionaliste.
Oggi, alcuni storici [[marxismo|marxisti]], al servizio del castrismo, diffamano tutti quegli anarchici che non si schierarono con i separatisti, accusandoli di essere stati filo-spagnoli e nazionalisti, ma in realtà  essi si tennero distanti dal dibattito su separatismo-[[colonialismo]]-autonomismo o quantomeno non abbracciarono le tesi nazionaliste.
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[[File:Angiolillo.jpg|right|thumb|[[Michele Angiolillo]], anarchico italiano giustiziere del presidente spagnolo Canovas.]]
[[File:Angiolillo.jpg|right|thumb|[[Michele Angiolillo]], anarchico italiano giustiziere del presidente spagnolo Canovas.]]
Nonostante le difficoltà , dal [[15 gennaio|15]] al [[19 gennaio]] [[1892]] si riunì il Congreso Regional Cubano, che contemplava tutte le realtà  libertarie dell'isola. Durante il congresso, alcune fazione anarchiche cominciarono a dare segni di apertura rispetto al separatismo, molti abbracciarono la causa indipendentista, pur mantenendo intatte le idee rivoluzionarie. Le [[autorità ]], preoccupate, arrestarono alcuni congressisti e vietarono nuove riunioni e la pubblicazione di «[[El Productor]], che nel frattempo aveva ricominciato le proprie attività . È questa l'epoca di [[Jose Martí]], leader separatista cubano, che intendeva riunire tutte le forze sociali anti-[[colonialismo|colonialiste]]. Egli aveva fondato nei primi mesi del [[1892]] il [[Partido Revolucionario Cubano]] (PRC), un partito autonomo, decentrato e rivoluzionario, con statuti e strutture prossime alla [[democrazia diretta]]. (Il PRC, secondo alcuni storici, fu per certi versi similare al [[Partido Liberal Mexicano]], fondata dal messicano anarchico e rivoluzionario, [[Ricardo Flores Magon]].).
Nonostante le difficoltà, dal [[15 gennaio|15]] al [[19 gennaio]] [[1892]] si riunì il Congreso Regional Cubano, che contemplava tutte le realtà  libertarie dell'isola. Durante il congresso, alcune fazione anarchiche cominciarono a dare segni di apertura rispetto al separatismo, molti abbracciarono la causa indipendentista, pur mantenendo intatte le idee rivoluzionarie. Le [[autorità ]], preoccupate, arrestarono alcuni congressisti e vietarono nuove riunioni e la pubblicazione di «[[El Productor]], che nel frattempo aveva ricominciato le proprie attività . È questa l'epoca di [[Jose Martí]], leader separatista cubano, che intendeva riunire tutte le forze sociali anti-[[colonialismo|colonialiste]]. Egli aveva fondato nei primi mesi del [[1892]] il [[Partido Revolucionario Cubano]] (PRC), un partito autonomo, decentrato e rivoluzionario, con statuti e strutture prossime alla [[democrazia diretta]]. (Il PRC, secondo alcuni storici, fu per certi versi similare al [[Partido Liberal Mexicano]], fondata dal messicano anarchico e rivoluzionario, [[Ricardo Flores Magon]].).


Gli anarchici separatisti si ritrovarono in due organizzazioni: nel [[Club Roig San Martín]] e in un gruppo dedicato a [[Fermín Salvochea]], un anarchico andaluso amato da Martí che difese strenuamente la causa cubana. Essi però pensavano all'indipendenza come ad un [[coerenza mezzi-fini|mezzo]], ovvero un modo per poi compiere la [[rivoluzione sociale]], mentre Martí considerava la repubblica un fine a se stesso. La repubblica, secondo lui, avrebbe comportato una maggiore [[eguaglianza]] e [[giustizia sociale]]. Intanto, nel [[1893]], gli anarchici del ''Círculo de Trabajadores'' cambiarono il nome in [[Sociedad General de Trabajadores]] (SGT). Ci furono poi tentativi più o meno loschi per dividere anarchici e separatisti, ma il gioco non riuscì e le due fazioni rimasero alleate nel Partido Rivoluzionario Cubano di Martì.  
Gli anarchici separatisti si ritrovarono in due organizzazioni: nel [[Club Roig San Martín]] e in un gruppo dedicato a [[Fermín Salvochea]], un anarchico andaluso amato da Martí che difese strenuamente la causa cubana. Essi però pensavano all'indipendenza come ad un [[coerenza mezzi-fini|mezzo]], ovvero un modo per poi compiere la [[rivoluzione sociale]], mentre Martí considerava la repubblica un fine a se stesso. La repubblica, secondo lui, avrebbe comportato una maggiore [[eguaglianza]] e [[giustizia sociale]]. Intanto, nel [[1893]], gli anarchici del ''Círculo de Trabajadores'' cambiarono il nome in [[Sociedad General de Trabajadores]] (SGT). Ci furono poi tentativi più o meno loschi per dividere anarchici e separatisti, ma il gioco non riuscì e le due fazioni rimasero alleate nel Partido Rivoluzionario Cubano di Martì.  
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Le proteste andarono avanti sia sul fronte sociale che in quello politico (separatismo): ci furono [[scioperi]] a Key West nel [[1893]], l'anno seguente il [[1° maggio]] fu vietato dalle [[autorità ]] e nel [[1895]] scoppiò la guerra d'indipendenza ([[1895]]-[[1898]]) a cui presero parte molti anarchici; alcuni invece vissero momenti di confusione rispetto alle posizioni da prendere, mentre altri non la sostennero per nulla. Intanto, il [[19 maggio]] [[1895]], Martì era stato ucciso dagli spagnoli, gettando nello sconforto tutto il popolo cubano e non solo.  
Le proteste andarono avanti sia sul fronte sociale che in quello politico (separatismo): ci furono [[scioperi]] a Key West nel [[1893]], l'anno seguente il [[1° maggio]] fu vietato dalle [[autorità ]] e nel [[1895]] scoppiò la guerra d'indipendenza ([[1895]]-[[1898]]) a cui presero parte molti anarchici; alcuni invece vissero momenti di confusione rispetto alle posizioni da prendere, mentre altri non la sostennero per nulla. Intanto, il [[19 maggio]] [[1895]], Martì era stato ucciso dagli spagnoli, gettando nello sconforto tutto il popolo cubano e non solo.  


Sfruttando la confusione momentanea, il nuovo capitano e generale dell'isola, Valeriano Weylerthe, arrestò e deportò molti anarchici, chiudendo anche la sede di SGT. Lo stesso [[governo]] spagnolo di Cánovas del Castillo, volendo attuare una [[repressione]] di tutti i movimenti antagonisti, non si fece pregare per mettere in atto metodi [[repressione|repressivi]] [[violenta|violenti]] ed il ''Decree Reconcetration'' fu lo strumento che legalizzò la [[repressione]]. Cánovas, inoltre, spinse i contadini ad abbandonare le campagne per le città , in modo da isolare i ribelli e creare difficoltà  di convivenza tra i cubani di città  e quelli di campagna. Molti soffrirono fame e indigenze varie: fu un vero e proprio genocidio messo in atto scientemente. In quella situazione c'erano anarchici come [[Adrian Del Valle]], uno spagnolo trasferitosi a [[Cuba]] nel [[1895]], che si adoperava per pacificare i rapporti tra anarchici e separatisti o tra anarchici separatisti e anarchici non separatisti.  
Sfruttando la confusione momentanea, il nuovo capitano e generale dell'isola, Valeriano Weylerthe, arrestò e deportò molti anarchici, chiudendo anche la sede di SGT. Lo stesso [[governo]] spagnolo di Cánovas del Castillo, volendo attuare una [[repressione]] di tutti i movimenti antagonisti, non si fece pregare per mettere in atto metodi [[repressione|repressivi]] [[violenta|violenti]] ed il ''Decree Reconcetration'' fu lo strumento che legalizzò la [[repressione]]. Cánovas, inoltre, spinse i contadini ad abbandonare le campagne per le città, in modo da isolare i ribelli e creare difficoltà  di convivenza tra i cubani di città  e quelli di campagna. Molti soffrirono fame e indigenze varie: fu un vero e proprio genocidio messo in atto scientemente. In quella situazione c'erano anarchici come [[Adrian Del Valle]], uno spagnolo trasferitosi a [[Cuba]] nel [[1895]], che si adoperava per pacificare i rapporti tra anarchici e separatisti o tra anarchici separatisti e anarchici non separatisti.  


La [[repressione]] dei cubani ebbe un vasto eco anche in [[Spagna]], dove gli anarchici spagnoli solidarizzarono coraggiosamente con i loro compagni cubani. Nel gennaio [[1896]] venne creato il Comitato Francese per una Cuba Libera, costituito a Parigi sotto la direzione di Betances, e con il sostegno di [[Charles Malato]]: aderirono anarchici francesi come [[Achille Steens]], [[Elisée Reclus]], [[Elie Reclus]], [[Louise Michel]], [[Lacour Léopold]], [[Jean Grave]], [[Sébastien Faure]], [[Paul Adam]] e [[Charles Malato]]. Al contrario, [[Kropotkin|Peter Kropotkin]] a Londra ed [[Emma Goldman]] negli [[Stati Uniti]] mantennero un atteggiamento di neutralità .  
La [[repressione]] dei cubani ebbe un vasto eco anche in [[Spagna]], dove gli anarchici spagnoli solidarizzarono coraggiosamente con i loro compagni cubani. Nel gennaio [[1896]] venne creato il Comitato Francese per una Cuba Libera, costituito a Parigi sotto la direzione di Betances, e con il sostegno di [[Charles Malato]]: aderirono anarchici francesi come [[Achille Steens]], [[Elisée Reclus]], [[Elie Reclus]], [[Louise Michel]], [[Lacour Léopold]], [[Jean Grave]], [[Sébastien Faure]], [[Paul Adam]] e [[Charles Malato]]. Al contrario, [[Kropotkin|Peter Kropotkin]] a Londra ed [[Emma Goldman]] negli [[Stati Uniti]] mantennero un atteggiamento di neutralità .  
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Molti anarchici cubani del [[Movimento Libertario Cubano|MLC]] furono quindi per molto tempo ritenuti ambigui <ref>[http://www.unacitta.it/newsite/intervista.asp?anno=2009&numero=161&id=1889 Secondo Gianpiero Berti] «anche se dati certi non ne esistono, pare che, fra i partecipanti al tentativo di sbarco [... alla baia dei Porci...] vi siano stati anche degli anarchici cubani esiliati in Florida. </ref>, ma nel [[1965]] le cose parvero cambiare, specie dopo il viaggio di [[Abelardo Iglesias]] in [[Italia]], dove incontrò i militanti della [[Federazione Anarchica Italiana]] ed espose loro la posizione del MLC sulla [[rivoluzione cubana]]. L'organizzazione italiana parve convincersi della buona fede dei cubani e pubblicò alcuni articoli in loro favore su «[[Umanità  Nova]]», che portarono anche all'appoggio solidaristico della [[Federación Libertaria Argentina]], della [[Federación Libertaria Mexicana]], della [[Anarchist Federation]] di Londra, della [[Sveriges Arbetares Centralorganisation]], della [[Fédération Anarchiste]] e del Movimiento Libertario Español.  
Molti anarchici cubani del [[Movimento Libertario Cubano|MLC]] furono quindi per molto tempo ritenuti ambigui <ref>[http://www.unacitta.it/newsite/intervista.asp?anno=2009&numero=161&id=1889 Secondo Gianpiero Berti] «anche se dati certi non ne esistono, pare che, fra i partecipanti al tentativo di sbarco [... alla baia dei Porci...] vi siano stati anche degli anarchici cubani esiliati in Florida. </ref>, ma nel [[1965]] le cose parvero cambiare, specie dopo il viaggio di [[Abelardo Iglesias]] in [[Italia]], dove incontrò i militanti della [[Federazione Anarchica Italiana]] ed espose loro la posizione del MLC sulla [[rivoluzione cubana]]. L'organizzazione italiana parve convincersi della buona fede dei cubani e pubblicò alcuni articoli in loro favore su «[[Umanità  Nova]]», che portarono anche all'appoggio solidaristico della [[Federación Libertaria Argentina]], della [[Federación Libertaria Mexicana]], della [[Anarchist Federation]] di Londra, della [[Sveriges Arbetares Centralorganisation]], della [[Fédération Anarchiste]] e del Movimiento Libertario Español.  


Gradualmente, nonostante persistettero le accuse di filo-americanismo, l'opinione degli anarchici rispetto agli esuli cambiò, anche grazie alla pubblicazione nel [[1976]] del libro ''The Cuban Revolution: A Critical Perspective'' di [[Sam Goldoff]]. Tre anni dopo, nel [[1979]], il MLC diffuse anche una nuova rivista intitolata «''[[Guángara Libertaria]]''», dove rilanciò l'articolo di Alfredo Gómez ''The Cuban Anarchists, or the Bad Conscience of Anarchism''. Ciò permise agli anarchici cubani di stringere nuove relazioni con il mondo anarchico, in particolare con gruppi del [[Messico]], [[Hawái]], [[Spagna]] e [[Venezuela]]. La rivista raggiunse le 5.000 copie nel [[1987]], diventando il periodico anarchico più diffuso in tutti gli [[USA]]. Nel [[1992]] il collettivo che curava la pubblicazione della rivista cessò l'attività , anche se molti suoi militanti proseguirono in altre sedi a diffondere scritti e testi anarchici. Negli anni '90 giunsero dall'isola la notizia dell'arresto di cinque sindacalisti agrari del ''Grupo Emiliano Zapata'', un gruppo anti-autoritario che aveva iniziato le proprie attività  intorno tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli'80, che da un lato dimostrava la spietatezza repressiva del regime cubano ma dall'altro dimostrava anche che le idee anarchiche erano ben dure a morire.
Gradualmente, nonostante persistettero le accuse di filo-americanismo, l'opinione degli anarchici rispetto agli esuli cambiò, anche grazie alla pubblicazione nel [[1976]] del libro ''The Cuban Revolution: A Critical Perspective'' di [[Sam Goldoff]]. Tre anni dopo, nel [[1979]], il MLC diffuse anche una nuova rivista intitolata «''[[Guángara Libertaria]]''», dove rilanciò l'articolo di Alfredo Gómez ''The Cuban Anarchists, or the Bad Conscience of Anarchism''. Ciò permise agli anarchici cubani di stringere nuove relazioni con il mondo anarchico, in particolare con gruppi del [[Messico]], [[Hawái]], [[Spagna]] e [[Venezuela]]. La rivista raggiunse le 5.000 copie nel [[1987]], diventando il periodico anarchico più diffuso in tutti gli [[USA]]. Nel [[1992]] il collettivo che curava la pubblicazione della rivista cessò l'attività, anche se molti suoi militanti proseguirono in altre sedi a diffondere scritti e testi anarchici. Negli anni '90 giunsero dall'isola la notizia dell'arresto di cinque sindacalisti agrari del ''Grupo Emiliano Zapata'', un gruppo anti-autoritario che aveva iniziato le proprie attività  intorno tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli'80, che da un lato dimostrava la spietatezza repressiva del regime cubano ma dall'altro dimostrava anche che le idee anarchiche erano ben dure a morire.


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