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L'[[ideologia]] franchista è stata molto discussa e analizzata: mentre alcuni la classificano come "[[fascista]]", altri sostengono che fu un [[governo]] conservatore e tradizionalista di destra ed altri ancora lo definiscono come una semplice dittatura militare. Più recentemente sono venute alla ribalta definizioni revisioniste e negazioniste del carattere dittatoriale del regime; per esempio Sergio Romano ha voluto ripulire la facciata criminale del franchismo definendolo una «democrazia in vitro» e Francisco Franco «un politico lungimirante perché salvò la Spagna e l'Occidente dal comunismo». <ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1998/luglio/26/Antifranchismo_cultura_contro_barbarie_co_0_9807261325.shtml [Esplora il significato del termine: Antifranchismo, la cultura contro la barbarie] Antifranchismo, la cultura contro la barbarie]</ref> | L'[[ideologia]] franchista è stata molto discussa e analizzata: mentre alcuni la classificano come "[[fascista]]", altri sostengono che fu un [[governo]] conservatore e tradizionalista di destra ed altri ancora lo definiscono come una semplice dittatura militare. Più recentemente sono venute alla ribalta definizioni revisioniste e negazioniste del carattere dittatoriale del regime; per esempio Sergio Romano ha voluto ripulire la facciata criminale del franchismo definendolo una «democrazia in vitro» e Francisco Franco «un politico lungimirante perché salvò la Spagna e l'Occidente dal comunismo». <ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1998/luglio/26/Antifranchismo_cultura_contro_barbarie_co_0_9807261325.shtml [Esplora il significato del termine: Antifranchismo, la cultura contro la barbarie] Antifranchismo, la cultura contro la barbarie]</ref> | ||
Si può ben comprendere che il regime non avesse un'ideologia ben definita, ma comunque si fondava sui "valori" tradizionali della triade «Trono, Spada e Altare» (ossia [[Monarchia]], [[Esercito]] e [[Chiesa]]) e sull'esaltazione dell'ordine e della stabilità , tutti valori tanto cari alla [[nobiltà ]], al [[clero]] e alla [[borghesia]] spagnola. Il franchismo assumeva come logica conseguenza un carattere violentemente [[anticomunismo|anticomunista]] e [[anarchia|antianarchico]], due pensieri ritenuti nemici della cosiddetta "[[patria]]" e portatori di disordine e [[caos]]. | Si può ben comprendere che il regime non avesse un'ideologia ben definita, ma comunque si fondava sui "valori" tradizionali della triade «Trono, Spada e Altare» (ossia [[Monarchia]], [[Esercito]] e [[Chiesa]]) e sull'esaltazione dell'ordine e della stabilità, tutti valori tanto cari alla [[nobiltà ]], al [[clero]] e alla [[borghesia]] spagnola. Il franchismo assumeva come logica conseguenza un carattere violentemente [[anticomunismo|anticomunista]] e [[anarchia|antianarchico]], due pensieri ritenuti nemici della cosiddetta "[[patria]]" e portatori di disordine e [[caos]]. | ||
Franco inizialmente cercò il sostegno del ''nacionalsindicalismo'' ([[sindacalismo nazionale]]) e della [[Chiesa cattolica]] (il cosiddetto ''nacionalcatolicismo''), il suo [[nazionalismo|movimento nazionalista]] assunse un carattere così eterogeneo da non poter esser classificato come un vero e proprio partito, non potendo contare su una dottrina ideologica ben definita né di forze popolari, artistiche o culturali come gli altri fascismi europei. | Franco inizialmente cercò il sostegno del ''nacionalsindicalismo'' ([[sindacalismo nazionale]]) e della [[Chiesa cattolica]] (il cosiddetto ''nacionalcatolicismo''), il suo [[nazionalismo|movimento nazionalista]] assunse un carattere così eterogeneo da non poter esser classificato come un vero e proprio partito, non potendo contare su una dottrina ideologica ben definita né di forze popolari, artistiche o culturali come gli altri fascismi europei. | ||
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===La CNT durante il franchismo: clandestinità ed esilio === | ===La CNT durante il franchismo: clandestinità ed esilio === | ||
Nel [[1939]] la ''Ley de responsabilidades políticas'' (Legge di responsabilità politiche) mise fuori legge la [[Confederación Nacional del Trabajo| Confederación Nacional del Trabajo (CNT)]] e si appropriò delle sue proprietà , edifici e attrezzature, veicoli, conti bancari, imprese collettivizzate e documentazione. A quel tempo la [[Confederación Nacional del Trabajo|CNT]] aveva un milione di membri e le infrastrutture che la supportavano erano notevoli. | Nel [[1939]] la ''Ley de responsabilidades políticas'' (Legge di responsabilità politiche) mise fuori legge la [[Confederación Nacional del Trabajo| Confederación Nacional del Trabajo (CNT)]] e si appropriò delle sue proprietà, edifici e attrezzature, veicoli, conti bancari, imprese collettivizzate e documentazione. A quel tempo la [[Confederación Nacional del Trabajo|CNT]] aveva un milione di membri e le infrastrutture che la supportavano erano notevoli. | ||
[[File:Bandera CNT-AIT.png|250 px|left|thumb|Bandiera della [[Confederación Nacional del Trabajo|CNT-AIT]].]] | [[File:Bandera CNT-AIT.png|250 px|left|thumb|Bandiera della [[Confederación Nacional del Trabajo|CNT-AIT]].]] | ||
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*[[Francisco_Sabaté_Llopart|Francesc Sabaté Llopart, "El Quico"]] ed il suo gruppo operò in Catalogna, in particolare a Barcellona, diventando un vero e proprio mito della [[La Guerriglia antifranchista|guerriglia antifranchista]]. La sua morte ([[5 gennaio]] [[1960]]) segnò praticamente la fine della resistenza antifranchista. [[El Quico]] divenne famoso anche per alcune pregiudicate azioni, tra cui quella raccontato da Pino Cacucci in ''Ribelli!'': | *[[Francisco_Sabaté_Llopart|Francesc Sabaté Llopart, "El Quico"]] ed il suo gruppo operò in Catalogna, in particolare a Barcellona, diventando un vero e proprio mito della [[La Guerriglia antifranchista|guerriglia antifranchista]]. La sua morte ([[5 gennaio]] [[1960]]) segnò praticamente la fine della resistenza antifranchista. [[El Quico]] divenne famoso anche per alcune pregiudicate azioni, tra cui quella raccontato da Pino Cacucci in ''Ribelli!'': | ||
:«Barcellona, [[1955]], [[Francisco Franco]] sta visitando la città e i suoi sgherri sono allertati in gran numero per proteggere l'importante visitatore. Un uomo vestito in modo inappuntabile porta con sé una valigia e chiama un taxi. Salito, tiene la valigia accanto a sé e si mette a montare uno strano aggeggio che ha l'aria di essere un bazooka o un qualcosa di simile. Il tassista, allertato, si volta verso di lui ma viene immediatamente rassicurato: «Non si preoccupi, lavoro per il governo e devo distribuire del materiale informativo». Immediatamente infila nell'"aggeggio" appena messo a punto un involucro metallico adeguato al diametro del cilindro, ovvero la parte più vistosa dello strumento. Il "lancia-oggetti" ha una leva che non appena è tirata dal distinto gentiluomo provoca una forte esplosione, il tettuccio del taxi è aperto e l'involucro metallico prima inserito vola in alto e dopo un pò inizia a cadere; dopo un'altra esplosione si apre e lancia una gran quantità di volantini che si sparpagliano sulle Ramblas di Barcelona: '''trattasi in realtà di propaganda antifranchista'''. Il distinto signore elargisce una buona mancia al tassista, ripone il suo armamentario e si allontana flemmaticamente. Gli sgherri di Franco non comprendono da dove salti fuori quella propaganda sovversiva e si preoccupano immediatamente per le reprimende conseguenti alla triste figura fatta, anche perché '''il gentiluomo così cortese e distinto altro non è che Francisco Sabaté Llopart detto "El Quico"'''. Egli è il pericolo numero uno per i fascisti di Franco e uno degli anarchici che poliziotti e servizi del dittatore tentavano di fermare con la massima sollecitudine da parecchi anni». | :«Barcellona, [[1955]], [[Francisco Franco]] sta visitando la città e i suoi sgherri sono allertati in gran numero per proteggere l'importante visitatore. Un uomo vestito in modo inappuntabile porta con sé una valigia e chiama un taxi. Salito, tiene la valigia accanto a sé e si mette a montare uno strano aggeggio che ha l'aria di essere un bazooka o un qualcosa di simile. Il tassista, allertato, si volta verso di lui ma viene immediatamente rassicurato: «Non si preoccupi, lavoro per il governo e devo distribuire del materiale informativo». Immediatamente infila nell'"aggeggio" appena messo a punto un involucro metallico adeguato al diametro del cilindro, ovvero la parte più vistosa dello strumento. Il "lancia-oggetti" ha una leva che non appena è tirata dal distinto gentiluomo provoca una forte esplosione, il tettuccio del taxi è aperto e l'involucro metallico prima inserito vola in alto e dopo un pò inizia a cadere; dopo un'altra esplosione si apre e lancia una gran quantità di volantini che si sparpagliano sulle Ramblas di Barcelona: '''trattasi in realtà di propaganda antifranchista'''. Il distinto signore elargisce una buona mancia al tassista, ripone il suo armamentario e si allontana flemmaticamente. Gli sgherri di Franco non comprendono da dove salti fuori quella propaganda sovversiva e si preoccupano immediatamente per le reprimende conseguenti alla triste figura fatta, anche perché '''il gentiluomo così cortese e distinto altro non è che Francisco Sabaté Llopart detto "El Quico"'''. Egli è il pericolo numero uno per i fascisti di Franco e uno degli anarchici che poliziotti e servizi del dittatore tentavano di fermare con la massima sollecitudine da parecchi anni». | ||
*[[Marcel lí Massana i Balcells]] ed il suo gruppo, insieme con [[Ramon Vila Capdevila]] (noto anche come "Caraquemada"), agì principalmente in Catalogna nelle zone di Berguedà , Osona, Bages e nella provincia di Barcellona.<ref> Fonti: [http://www.wadhoo.com/t1/page2.asp?Id=23500&Rf=11&Rt=1 Rutes Guiades: Marcel·lí Massana], [http://www.bonrotllo.org/index.php?Seccio=4&Personatge=63 El Punt Català de l'Anoia: Marcel·lí Massana]</ref> | *[[Marcel lí Massana i Balcells]] ed il suo gruppo, insieme con [[Ramon Vila Capdevila]] (noto anche come "Caraquemada"), agì principalmente in Catalogna nelle zone di Berguedà, Osona, Bages e nella provincia di Barcellona.<ref> Fonti: [http://www.wadhoo.com/t1/page2.asp?Id=23500&Rf=11&Rt=1 Rutes Guiades: Marcel·lí Massana], [http://www.bonrotllo.org/index.php?Seccio=4&Personatge=63 El Punt Català de l'Anoia: Marcel·lí Massana]</ref> | ||
*[[José Luis Facerias]], noto anche come "Face", amico di [[El Quico]], si dedicò, insieme al suo gruppo, alle rapine alle banche per sostenere in compagni incarcerati dai [[Fascismo|fascisti]]. | *[[José Luis Facerias]], noto anche come "Face", amico di [[El Quico]], si dedicò, insieme al suo gruppo, alle rapine alle banche per sostenere in compagni incarcerati dai [[Fascismo|fascisti]]. | ||
*[[Antonio Téllez]], anarchico, combatté nell'invasione della Valle d'Aran. Scrisse anche le biografie di [[El Quico|Sabaté]], [[José Luis Facerias|Facerias]] e [[Salvador Puig Antich]]. | *[[Antonio Téllez]], anarchico, combatté nell'invasione della Valle d'Aran. Scrisse anche le biografie di [[El Quico|Sabaté]], [[José Luis Facerias|Facerias]] e [[Salvador Puig Antich]]. |