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== Biografia == | == Biografia == | ||
Nato a Grugliasco (Torino) il [[12 maggio]] [[1892]], '''Pietro Ferrero''' diviene militante del movimento anarchico partecipando alla fondazione del «Fascio Libertario Torinese» e alle proteste contro l'esecuzione di [[Francisco_Ferrer_y_Guardia |Francisco Ferrer]]. | Nato a Grugliasco (Torino) il [[12 maggio]] [[1892]], '''Pietro Ferrero''' diviene militante del movimento anarchico partecipando alla fondazione del «Fascio Libertario Torinese» e alle proteste contro l'esecuzione di [[Francisco_Ferrer_y_Guardia |Francisco Ferrer]]. | ||
=== | ===Attività anarchiche=== | ||
Nel [[1910]] è tra i primi aderenti al [[Centro di studi sociali della Barriera di Milano]] (Torino), che successivamente si trasforma in [[Scuola moderna "F.Ferrer"]], di cui diviene segretario nel [[1911]]. La scuola, ispirata ai principi [[pedagogia|pedagogici libertari]] di [[Francisco_Ferrer_y_Guardia |Francisco Ferrer]], è diretta dall'amico anarchico [[Maurizio Garino]] e vede tra i suoi allievi molti operai e proletari in genere. | Nel [[1910]] è tra i primi aderenti al [[Centro di studi sociali della Barriera di Milano]] (Torino), che successivamente si trasforma in [[Scuola moderna "F.Ferrer"]], di cui diviene segretario nel [[1911]]. La scuola, ispirata ai principi [[pedagogia|pedagogici libertari]] di [[Francisco_Ferrer_y_Guardia |Francisco Ferrer]], è diretta dall'amico anarchico [[Maurizio Garino]] e vede tra i suoi allievi molti operai e proletari in genere. | ||
Aderente inizialmente alal sezione mettalurgica dell'USI, deluso entra a far parte insieme all'amico e compagno [[Maurizio Garino|Garino]] della [[FIOM]], divenendo responsabile della rivista ''La Squilla'', supplemento di propaganda del Metallurgico Federale. Nel [[1914]] partecipa ai moti della [[settimana rossa]] e alle proteste contro l'avventura coloniale in Libia. | Aderente inizialmente alal sezione mettalurgica dell'USI, deluso entra a far parte insieme all'amico e compagno [[Maurizio Garino|Garino]] della [[FIOM]], divenendo responsabile della rivista ''La Squilla'', supplemento di propaganda del Metallurgico Federale. Nel [[1914]] partecipa ai moti della [[settimana rossa]] e alle proteste contro l'avventura coloniale in Libia. | ||
Nel [[1917]], in piena [[Prima guerra mondiale]], insieme ai compagni anarchici della Barriera di Milano (quartiere di Torino), partecipa ai [[Moti operai antimilitaristici a Torino (agosto 1917)|moti di Torino]] contro il padronato e [[antimilitarismo|la guerra]]. Dopo l'assunzione alla FIAT del [[1918]], Ferrero è attivo contro le derive riformiste del [[sindacalismo |sindacato]], militando nell'ala intransigente, rivoluzionaria e anticorporativista della FIOM. L'anno seguente | Nel [[1917]], in piena [[Prima guerra mondiale]], insieme ai compagni anarchici della Barriera di Milano (quartiere di Torino), partecipa ai [[Moti operai antimilitaristici a Torino (agosto 1917)|moti di Torino]] contro il padronato e [[antimilitarismo|la guerra]]. Dopo l'assunzione alla FIAT del [[1918]], Ferrero è attivo contro le derive riformiste del [[sindacalismo |sindacato]], militando nell'ala intransigente, rivoluzionaria e anticorporativista della FIOM. L'anno seguente sarà eletto segretario della sezione torinese. | ||
===Il biennio rosso=== | ===Il biennio rosso=== | ||
{{vedi|biennio rosso}} | {{vedi|biennio rosso}} | ||
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=== Assassinato dai fascisti === | === Assassinato dai fascisti === | ||
{{approff|Strage_di_Torino_(18-20_dicembre_1922)}} | {{approff|Strage_di_Torino_(18-20_dicembre_1922)}} | ||
Ferrero [[Strage_di_Torino_(18-20_dicembre_1922)#Pietro_Ferrero|muore tragicamente, assassinato]] dalle squadracce [[Fascismo|fasciste]] di Piero Brandimarte (l'assassino nel dopoguerra | Ferrero [[Strage_di_Torino_(18-20_dicembre_1922)#Pietro_Ferrero|muore tragicamente, assassinato]] dalle squadracce [[Fascismo|fasciste]] di Piero Brandimarte (l'assassino nel dopoguerra verrà reintegrato nell'esercito e poi seppellito con tutti gli onori), il [[18 dicembre]] [[1922]], dopo lunghe ed atroci sevizie: il cadavere straziato fu legato ad un carro e trascinato per le strade di Torino come trofeo di vittoria. | ||
Ecco come [[Maurizio Garino]] racconta l'atroce morte inferta dai [[Fascismo|fascisti]] a Ferrero: | Ecco come [[Maurizio Garino]] racconta l'atroce morte inferta dai [[Fascismo|fascisti]] a Ferrero: | ||
:«Ho poi saputo che Ferrero, preso nel pomeriggio, messo nella portineria della Camera del Lavoro, fatto sedere nell'angolo, gli angoli erano occupati da quattro persone. Uno l'ha riconosciuto, ma non hanno dimostrato di conoscersi. Ferrero, sputacchiato dai fascisti." Vigliacco! Sfruttatore degli operai!". Insomma hanno cercato di umiliarlo in tutti i modi. Pugni, ogni tanto una bastonata».:«[...] E poi verso mezzanotte l'hanno legato al camion e l'hanno trascinato dal numero 12 di Corso Siccardi fino al monumento di Vittorio Emanuele, dietro un camion. Arrivato | :«Ho poi saputo che Ferrero, preso nel pomeriggio, messo nella portineria della Camera del Lavoro, fatto sedere nell'angolo, gli angoli erano occupati da quattro persone. Uno l'ha riconosciuto, ma non hanno dimostrato di conoscersi. Ferrero, sputacchiato dai fascisti." Vigliacco! Sfruttatore degli operai!". Insomma hanno cercato di umiliarlo in tutti i modi. Pugni, ogni tanto una bastonata».:«[...] E poi verso mezzanotte l'hanno legato al camion e l'hanno trascinato dal numero 12 di Corso Siccardi fino al monumento di Vittorio Emanuele, dietro un camion. Arrivato là era più morto che vivo, si capisce, e allora l'hanno finito sotto il monumento e l'hanno lasciato là . Morto. E naturalmente alla notte qualcuno l'ha preso e l'ha portato all'ospedale, ma era già morto. E io al mattino l'ho trovato là . Era il [[18 dicembre]] del [[1922]]». | ||
:«[...] Poi il giorno dopo il funerale. Una mattinata nebbiosa, fredda! Il funerale era presto, alle otto. E allora ci troviamo lì, al cimitero, eravamo cinque uomini, undici donne, compresa mia moglie. Ecco, io ho poi commentato in certe interviste, con più di ventimila organizzati dalla FIOM, non c'era un rappresentante della FIOM. [...] Eccolo l'effetto del terrore fascista». | :«[...] Poi il giorno dopo il funerale. Una mattinata nebbiosa, fredda! Il funerale era presto, alle otto. E allora ci troviamo lì, al cimitero, eravamo cinque uomini, undici donne, compresa mia moglie. Ecco, io ho poi commentato in certe interviste, con più di ventimila organizzati dalla FIOM, non c'era un rappresentante della FIOM. [...] Eccolo l'effetto del terrore fascista». | ||
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Gli operai metallurgici torinesi non dimenticano che il giorno della sepoltura del loro segretario dovettero forzatamente rimanere inchiodati ai loro banchi di lavoro, alle loro macchine, senza poter partecipare all'accompagnamento funebre di chi tanto aveva fatto per loro, di chi la vita aveva perduto nella lotta per l'emancipazione proletaria. Ricordo di aver incontrato, in quei giorni, moltissimi dei suoi vecchi compagni di fabbrica: tutti, col più profondo dolore e coi denti stretti per la più santa collera, dicevano: "Nel giorno della sepoltura del nostro difensore, di Ferrero, siamo rimasti tutti al nostro posto di lavoro". | Gli operai metallurgici torinesi non dimenticano che il giorno della sepoltura del loro segretario dovettero forzatamente rimanere inchiodati ai loro banchi di lavoro, alle loro macchine, senza poter partecipare all'accompagnamento funebre di chi tanto aveva fatto per loro, di chi la vita aveva perduto nella lotta per l'emancipazione proletaria. Ricordo di aver incontrato, in quei giorni, moltissimi dei suoi vecchi compagni di fabbrica: tutti, col più profondo dolore e coi denti stretti per la più santa collera, dicevano: "Nel giorno della sepoltura del nostro difensore, di Ferrero, siamo rimasti tutti al nostro posto di lavoro". | ||
Non per | Non per viltà , non perché avessimo dimenticato il Ferrero e la sua opera, ma per un fenomeno mai prima provato, di sconforto, di sconcertamento; inoltre, i compagni comunisti e i membri delle commissioni interne erano stati licenziati; passò nelle officine come un'ondata di raccapriccio che paralizzò tutto, come si dice avvenga dopo i terremoti. Ma il nostro pensiero era rivolto a Ferrero e il suo nome correva sulle bocche di tutti. Allora tutti i lavoratori fecero un sacro giuramento: vendicare Ferrero e tutti gli altri compagni massacrati dalla borghesia». | ||
== In memoria di Ferrero == | == In memoria di Ferrero == |