Pompeo Crespi: differenze tra le versioni

Jump to navigation Jump to search
m
Sostituzione testo - "[à][\s\s]" con "à "
m (1 revision imported)
 
m (Sostituzione testo - "[à][\s\s]" con "à ")
Riga 4: Riga 4:
Nato a Sestri Levante, Pompeo Crespi diventa militante della gioventù libertaria. Durante la prima guerra mondiale è sottufficiale della Marina militare, ma durante uno scalo a Baku diserta e partecipa alla [[rivoluzione russa|Rivoluzione russa]] rimanendo in Unione sovietica sino al dicembre del [[1920]].  
Nato a Sestri Levante, Pompeo Crespi diventa militante della gioventù libertaria. Durante la prima guerra mondiale è sottufficiale della Marina militare, ma durante uno scalo a Baku diserta e partecipa alla [[rivoluzione russa|Rivoluzione russa]] rimanendo in Unione sovietica sino al dicembre del [[1920]].  
[[File:Colonna_Ascaso.jpg|thumb|200px|[[Colonna Ascaso]]]]
[[File:Colonna_Ascaso.jpg|thumb|200px|[[Colonna Ascaso]]]]
Tornato in [[Italia]], viene graziato dalla pena di morte che gli era stata comminata dal governo di Francesco Saverio Nitti. Con l'avvento del [[fascismo]], Crespi partecipa attivamente alle attività  degli [[Arditi del Popolo]] contro la violenza squadrista. Non appena Mussolini diventa capo del governo, l'anarchico decide di andare in esilio nel [[1926]] in [[Francia]], a Marsiglia. Dietro richiesta di estradizione ottiene una moratoria rinnovabile mensilmente sino al settembre del [[1934]], data in cui si trasferisce in [[Spagna]]. Nel paese iberico si sposa con una spagnola nel luglio del [[1936]].
Tornato in [[Italia]], viene graziato dalla pena di morte che gli era stata comminata dal governo di Francesco Saverio Nitti. Con l'avvento del [[fascismo]], Crespi partecipa attivamente alle attività  degli [[Arditi del Popolo]] contro la violenza squadrista. Non appena Mussolini diventa capo del governo, l'anarchico decide di andare in esilio nel [[1926]] in [[Francia]], a Marsiglia. Dietro richiesta di estradizione ottiene una moratoria rinnovabile mensilmente sino al settembre del [[1934]], data in cui si trasferisce in [[Spagna]]. Nel paese iberico si sposa con una spagnola nel luglio del [[1936]].


Come membro del Comitato Anarchico Italiano, insieme ad altri compagni, come [[Enzo Luigi Fantozzi]], combatte contro le [[franchismo|truppe franchiste]] per le strade di Barcellona. In seguito combatte al fronte di Aragona come miliziano inquadrato nella Sezione Italiana della [[Colonna Ascaso]]. Il [[22 novembre]] di quell'anno, ad Almudévar, dove comanda una batteria di artiglieria, viene ferito. Benché la pallottola si trovasse tra la scapola e il polmone e non potesse essere estratta, si reca nuovamente al fronte. Il [[13 aprile]] è nuovamente ferito a Carrascal. Rifiuta di restare in ospedale per curarsi e fa ritorno al fronte il [[22 luglio]] [[1937]], però pochi giorni dopo le ferite l'obbligano a tornare indietro. Dal [[3 dicembre]], lavora come cuoco.
Come membro del Comitato Anarchico Italiano, insieme ad altri compagni, come [[Enzo Luigi Fantozzi]], combatte contro le [[franchismo|truppe franchiste]] per le strade di Barcellona. In seguito combatte al fronte di Aragona come miliziano inquadrato nella Sezione Italiana della [[Colonna Ascaso]]. Il [[22 novembre]] di quell'anno, ad Almudévar, dove comanda una batteria di artiglieria, viene ferito. Benché la pallottola si trovasse tra la scapola e il polmone e non potesse essere estratta, si reca nuovamente al fronte. Il [[13 aprile]] è nuovamente ferito a Carrascal. Rifiuta di restare in ospedale per curarsi e fa ritorno al fronte il [[22 luglio]] [[1937]], però pochi giorni dopo le ferite l'obbligano a tornare indietro. Dal [[3 dicembre]], lavora come cuoco.
64 364

contributi

I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi. Utilizzando i nostri servizi, accetti il nostro utilizzo dei cookie.

Menu di navigazione