Ricardo Sanz: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
== Biografia ==
Figlio di contadini, Ricardo Sanz comincia a lavorare molto giovane in un mulino. Nel [[1916]], si trasferisce a Barcellona per lavorare in una tintoria, cominciando anche la sua attività  [[anarco-sindacalista]] della [[CNT spagnola|CNT]]. In questo periodo diviene amico di [[Pau Sabater i Lliró]], che sarà  assassinato nel luglio del [[1919]] dai pistoleri del patronato.
Figlio di contadini, Ricardo Sanz comincia a lavorare molto giovane in un mulino. Nel [[1916]], si trasferisce a Barcellona per lavorare in una tintoria, cominciando anche la sua attività  [[anarco-sindacalista]] della [[CNT spagnola|CNT]]. In questo periodo diviene amico di [[Pau Sabater i Lliró]], che sarà  assassinato nel luglio del [[1919]] dai pistoleri del patronato.


Nel [[1920]], incontra [[Francisco Ascaso]] ed entra a far parte al gruppo d'azione [[Los Solidarios]], un gruppo di autodifesa costituitosi a Saragozza per difendere gli anarchici e i proletari dalle aggressioni dei ''pistoleros'' (veri e propri sicari) al servizio del padronato.
Nel [[1920]], incontra [[Francisco Ascaso]] ed entra a far parte al gruppo d'azione [[Los Solidarios]], un gruppo di autodifesa costituitosi a Saragozza per difendere gli anarchici e i proletari dalle aggressioni dei ''pistoleros'' (veri e propri sicari) al servizio del padronato.
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:«A quel tempo non potevamo neppure pensare ad azioni rivoluzionarie offensive. Era il momento dell'autodifesa. La [[Federazione Anarchica Iberica|FAI]] allora non esisteva ancora, è stata fondata solo più tardi. Perciò di organizzammo localmente, gente che si conosceva sin da casa, o dalla fabbrica. Ci dovevamo armare, e avevamo bisogno di soldi per sopravvivere.» ([[Ricardo Sanz]] in ''La breve estate dell'anarchia'', pag 38)
:«A quel tempo non potevamo neppure pensare ad azioni rivoluzionarie offensive. Era il momento dell'autodifesa. La [[Federazione Anarchica Iberica|FAI]] allora non esisteva ancora, è stata fondata solo più tardi. Perciò di organizzammo localmente, gente che si conosceva sin da casa, o dalla fabbrica. Ci dovevamo armare, e avevamo bisogno di soldi per sopravvivere.» ([[Ricardo Sanz]] in ''La breve estate dell'anarchia'', pag 38)


Arrestato nel [[1920]], viene tenuto imprigionato per due anni. Liberato, si trasferisce a Saragozza prima di spostarsi in [[Francia]], dove è costretto ad autoesiliarsi per evitare una nuova detenzione legata alla sua partecipazione al Comitato rivoluzionario di Barcellona. Rimasto per un breve periodo a Parigi perché incaricato dell'acquisto di un migliaio di fucili al Paese Basco, dopo aver attraversato la frontiera viene arrestato e di nuovo imprigionato per due anni alla prigione di Madrid, dove incontrerà  [[Mauro Bajatierra]], [[Miguel González Inestal]] e altri libertari.
Arrestato nel [[1920]], viene tenuto imprigionato per due anni. Liberato, si trasferisce a Saragozza prima di spostarsi in [[Francia]], dove è costretto ad autoesiliarsi per evitare una nuova detenzione legata alla sua partecipazione al Comitato rivoluzionario di Barcellona. Rimasto per un breve periodo a Parigi perché incaricato dell'acquisto di un migliaio di fucili al Paese Basco, dopo aver attraversato la frontiera viene arrestato e di nuovo imprigionato per due anni alla prigione di Madrid, dove incontrerà  [[Mauro Bajatierra]], [[Miguel González Inestal]] e altri libertari.
[[File:Pepita Not.jpg|thumb|260 px|left|[[Pepita Not]], compagna di Sanz, insieme al figlio  Floreal]]
[[File:Pepita Not.jpg|thumb|260 px|left|[[Pepita Not]], compagna di Sanz, insieme al figlio  Floreal]]
Una volta libero, lavora nell'edilizia a Barcellona e sarà  presidente del sindacato di questo settore nel [[1930]] e [[1931]]. Sarà  ancora imprigionato diverse volte. Con l'avvento della Repubblica, nell'aprile del [[1931]], diventa uno degli oratori ufficiali della [[CNT spagnola|CNT]] e realizza dei cicli di conferenze attraverso il paese. Attività  che pratica in alternanza con la sua militanza all'interno del sindacato dell'acqua. Si coinvolge anche nei tentativi di sollevamento anarchici della [[Federazione Anarchica Iberica|FAI]] nel 1932 e 1933. e nella vita della [[CNT spagnola|CNT]], assistendo a diversi plenum, conferenze e congressi. Nel [[1932]], è eletto vice-segretario del Comitato Nazionale delle CNT.
Una volta libero, lavora nell'edilizia a Barcellona e sarà  presidente del sindacato di questo settore nel [[1930]] e [[1931]]. Sarà  ancora imprigionato diverse volte. Con l'avvento della Repubblica, nell'aprile del [[1931]], diventa uno degli oratori ufficiali della [[CNT spagnola|CNT]] e realizza dei cicli di conferenze attraverso il paese. Attività  che pratica in alternanza con la sua militanza all'interno del sindacato dell'acqua. Si coinvolge anche nei tentativi di sollevamento anarchici della [[Federazione Anarchica Iberica|FAI]] nel 1932 e 1933. e nella vita della [[CNT spagnola|CNT]], assistendo a diversi plenum, conferenze e congressi. Nel [[1932]], è eletto vice-segretario del Comitato Nazionale delle CNT.


Il [[19 luglio]] [[1936]], prende parte ai combattimenti di strada e all'assalto della caserma  Drassanes insieme, tra gli altri, a [[Francisco Ascaso]]. È in seguito responsabile delle milizie, poi ispettore delle fortificazioni in Aragona e in Catalogna. Nel giugno [[1938]], la sua compagna [[Pepita Not]] muore nel dare alla luce un figlio.
Il [[19 luglio]] [[1936]], prende parte ai combattimenti di strada e all'assalto della caserma  Drassanes insieme, tra gli altri, a [[Francisco Ascaso]]. È in seguito responsabile delle milizie, poi ispettore delle fortificazioni in Aragona e in Catalogna. Nel giugno [[1938]], la sua compagna [[Pepita Not]] muore nel dare alla luce un figlio.


Dopo la morte di [[Buenaventura Durruti]], lo sostituisce alla testa della sua colonna che diventerà , con la militarizzazione, la 26a Divisione e con la quale passerà  in Francia dopo la disfatta repubblicana. È allora internato tra il [[1939]] e il [[1942]] al Campo di Vernet e più tardi inviato al Campo di Djelfa in Algeria da dove sarà  liberato dalle truppe Alleate. Risiederà  ad Algeri lavorando come panettiere. Nel luglio [[1945]], tornò in Francia e andò a vivere a Marsiglia, poi a Tolosa dove resterà  sino alla fine dei suoi giorni.
Dopo la morte di [[Buenaventura Durruti]], lo sostituisce alla testa della sua colonna che diventerà , con la militarizzazione, la 26a Divisione e con la quale passerà  in Francia dopo la disfatta repubblicana. È allora internato tra il [[1939]] e il [[1942]] al Campo di Vernet e più tardi inviato al Campo di Djelfa in Algeria da dove sarà  liberato dalle truppe Alleate. Risiederà  ad Algeri lavorando come panettiere. Nel luglio [[1945]], tornò in Francia e andò a vivere a Marsiglia, poi a Tolosa dove resterà  sino alla fine dei suoi giorni.


Nel [[1974]], assiste alla Conferenza di Narbona. Dopo la frattura della [[CNT spagnola|CNT]], seguirà  gli scissionisti e assistere al loro congresso del [[1983]] a Madrid. Oltre ai suoi articoli sulla stampa libertaria, è autore di molte opere come:'' El sindicalismo y la política. Los Solidarios y Nosostros'' (1966); ''Los que fuimos a Madrid. Colomna Durruti'' (1969); ''Figuras de la revolución española'' (1972); ''El sindicalismo español antes de la guerra civil. Los hijos del trabajo'' (1979), e molti altri ancora.  
Nel [[1974]], assiste alla Conferenza di Narbona. Dopo la frattura della [[CNT spagnola|CNT]], seguirà  gli scissionisti e assistere al loro congresso del [[1983]] a Madrid. Oltre ai suoi articoli sulla stampa libertaria, è autore di molte opere come:'' El sindicalismo y la política. Los Solidarios y Nosostros'' (1966); ''Los que fuimos a Madrid. Colomna Durruti'' (1969); ''Figuras de la revolución española'' (1972); ''El sindicalismo español antes de la guerra civil. Los hijos del trabajo'' (1979), e molti altri ancora.  
== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
*[[Storia del movimento anarchico in Spagna]]
*[[Storia del movimento anarchico in Spagna]]
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