Ida Mett: differenze tra le versioni

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==Biografia ==
==Biografia ==


'''Ida Gilman''' nasce in una famiglia ebrea di commercianti il [[20 luglio]] [[1901]] a Smorgon (Russia). Studentessa in [[medicina sociale|medicina]], inizia gli studi a Kharkov ma in seguito, per sfuggire dalle “attenzioni” dei bolscevichi, si trasferisce a Mosca dove entra in contatto con gli ambienti anarchici della città . Nella capitale sovietica prosegue gli studi in [[medicina sociale|medicina]], ma alcune settimane prima del conseguimento della laurea è nuovamente fermata dai bolscevichi. È costretta ad una nuova fuga, questa volta verso la [[Polonia]].  
'''Ida Gilman''' nasce in una famiglia ebrea di commercianti il [[20 luglio]] [[1901]] a Smorgon (Russia). Studentessa in [[medicina sociale|medicina]], inizia gli studi a Kharkov ma in seguito, per sfuggire dalle “attenzioni” dei bolscevichi, si trasferisce a Mosca dove entra in contatto con gli ambienti anarchici della città . Nella capitale sovietica prosegue gli studi in [[medicina sociale|medicina]], ma alcune settimane prima del conseguimento della laurea è nuovamente fermata dai bolscevichi. È costretta ad una nuova fuga, questa volta verso la [[Polonia]].  


=== L'esilio in Francia e la "piattaforma anarchica" ===
=== L'esilio in Francia e la "piattaforma anarchica" ===
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In questo periodo incontra [[Nicolas Lazarevitch]] e ne diviene la compagna di vita e di ideali.  
In questo periodo incontra [[Nicolas Lazarevitch]] e ne diviene la compagna di vita e di ideali.  


Ida Mett si schiera apertamente con la corrente [[anarco-comunismo|comunista-anarchica]], collaborando attivamente, insieme agli altri anarchici russi in esilio in [[Francia]], alla stesura della [[Piattaforma d'Organizzazione dell'Unione Generale degli Anarchici|Piattaforma comunista anarchica]], pubblicata a partire dal giugno [[1926]] in [[Dielo Trouda]], che sarà  seguita da una vivace polemica nell'ambito del movimento libertario internazionale: nell'aprile [[1927]] una risposta alla [[Piattaforma d'Organizzazione dell'Unione Generale degli Anarchici|piattaforma]] è infatti firmata da [[Sobol]], [[Fléchine]], [[Voline]], [[Schwartz]], [[Mollie Steimer]] e altri. Tutti accuseranno gli anarchici piattaformisti di introdurre germi bolscevichi nell'ambito del pensiero anarchico.  
Ida Mett si schiera apertamente con la corrente [[anarco-comunismo|comunista-anarchica]], collaborando attivamente, insieme agli altri anarchici russi in esilio in [[Francia]], alla stesura della [[Piattaforma d'Organizzazione dell'Unione Generale degli Anarchici|Piattaforma comunista anarchica]], pubblicata a partire dal giugno [[1926]] in [[Dielo Trouda]], che sarà  seguita da una vivace polemica nell'ambito del movimento libertario internazionale: nell'aprile [[1927]] una risposta alla [[Piattaforma d'Organizzazione dell'Unione Generale degli Anarchici|piattaforma]] è infatti firmata da [[Sobol]], [[Fléchine]], [[Voline]], [[Schwartz]], [[Mollie Steimer]] e altri. Tutti accuseranno gli anarchici piattaformisti di introdurre germi bolscevichi nell'ambito del pensiero anarchico.  


Nel [[1928]] è esclusa dal gruppo degli anarchici esiliati; secondo Maitron ciò sarebbe dovuto a «pratica religiosa»: la sua colpa (!!!) sarebbe quella di aver acceso una candela alla morte del padre, seguendo l'abitudine e la tradizione ebrea.  
Nel [[1928]] è esclusa dal gruppo degli anarchici esiliati; secondo Maitron ciò sarebbe dovuto a «pratica religiosa»: la sua colpa (!!!) sarebbe quella di aver acceso una candela alla morte del padre, seguendo l'abitudine e la tradizione ebrea.  
Nello stesso anni è espulsa anche dalla [[Francia]] insieme al suo compagno di vita Nicolas. Entrambi si fermano allora a Liegi, in [[Belgio]], dove Ida riprende ancora gli studi in [[medicina sociale|medicina]], pur continuando la frequentazione dei circoli anarchici locali nei quali incontra numerosi anarchici spagnoli che si trovavano in [[Belgio]] in quel periodo: tra questi, [[Francisco Ascaso]] e [[Buenaventura Durruti]]. Terminati gli studi in [[medicina sociale|medicina]] nel [[1930]], l'anno seguente, in occasione della proclamazione della repubblica spagnola, la coppia Mett-Lazarevitch parte per la penisola iberica, assistendo e partecipando a diverse manifestazioni e sommosse, di cui Nicolas farà  resoconto e analisi nel [[stampa anarchica|giornale]] «La Révolution Prolétarienne» (La Rivoluzione Proletaria). Di ritorno in [[Belgio]], Mett inizia a lavorare presso una ditta farmaceutica, proseguendo al contempo l'attivismo anarchico: dopo la sua partecipazione ad una manifestazione contro la guerra a Bruxelles viene perseguita dalla "[[giustizia sociale|giustizia]]" belga insieme al compagno e a due militanti [[comunismo|comunisti]] belgi. Il [[10 novembre]] [[1934]] il tribunale correttivo di Bruxelles la condanna a 15 giorni di [[carcere|prigione]] con la condizionale e ad una multa di 420 franchi.
Nello stesso anni è espulsa anche dalla [[Francia]] insieme al suo compagno di vita Nicolas. Entrambi si fermano allora a Liegi, in [[Belgio]], dove Ida riprende ancora gli studi in [[medicina sociale|medicina]], pur continuando la frequentazione dei circoli anarchici locali nei quali incontra numerosi anarchici spagnoli che si trovavano in [[Belgio]] in quel periodo: tra questi, [[Francisco Ascaso]] e [[Buenaventura Durruti]]. Terminati gli studi in [[medicina sociale|medicina]] nel [[1930]], l'anno seguente, in occasione della proclamazione della repubblica spagnola, la coppia Mett-Lazarevitch parte per la penisola iberica, assistendo e partecipando a diverse manifestazioni e sommosse, di cui Nicolas farà  resoconto e analisi nel [[stampa anarchica|giornale]] «La Révolution Prolétarienne» (La Rivoluzione Proletaria). Di ritorno in [[Belgio]], Mett inizia a lavorare presso una ditta farmaceutica, proseguendo al contempo l'attivismo anarchico: dopo la sua partecipazione ad una manifestazione contro la guerra a Bruxelles viene perseguita dalla "[[giustizia sociale|giustizia]]" belga insieme al compagno e a due militanti [[comunismo|comunisti]] belgi. Il [[10 novembre]] [[1934]] il tribunale correttivo di Bruxelles la condanna a 15 giorni di [[carcere|prigione]] con la condizionale e ad una multa di 420 franchi.


===La denuncia dello stalinismo===
===La denuncia dello stalinismo===
Dopo la condanna viene però anche licenziata e quindi si ritrova a vivere in gravi difficoltà  economiche. Tutto ciò però non le impedisce di sostenere [[Francesco Ghezzi]], [[Victor Serge]] e tutti gli antistalinisti imprigionati in URSS. Giunta nuovamente in [[Francia]], Ida Mett nel [[1936]] ricomincia la vita di coppia con [[Nicolas Lazarevitch]] che nel frattempo aveva scontato un anno di [[carcere]].
Dopo la condanna viene però anche licenziata e quindi si ritrova a vivere in gravi difficoltà  economiche. Tutto ciò però non le impedisce di sostenere [[Francesco Ghezzi]], [[Victor Serge]] e tutti gli antistalinisti imprigionati in URSS. Giunta nuovamente in [[Francia]], Ida Mett nel [[1936]] ricomincia la vita di coppia con [[Nicolas Lazarevitch]] che nel frattempo aveva scontato un anno di [[carcere]].
[[File:Nmcn-piattaforma.jpg|thumb|left|Copertina del libro di [[Nestor McNab]] sulla Piattaforma Organizzativa degli Anarchici]]
[[File:Nmcn-piattaforma.jpg|thumb|left|Copertina del libro di [[Nestor McNab]] sulla Piattaforma Organizzativa degli Anarchici]]
In [[Francia]] Ida diviene allora attiva nell'ambito sindacale presso la [[Federazione delle Borse del Lavoro|Borsa del Lavoro]], collaborando anche con la [[stampa anarchica|rivista]] «La Révolution Prolétarienne», di cui era stata corrispondente in [[Belgio]] insieme al marito. Collabora inoltre con il periodico [[Libertarie]] scrivendo articoli a commento in particolare dei processi di Mosca contro i [[anarchia|libertari]] e i comunisti non allineati. Il [[28 agosto]] [[1936]] pubblica un articolo intitolato ''Stalin stermina la generazione d'ottobre'' dove descrive «ciò che avviene in Russia non è che la conclusione logica di un regime assolutista che domina in tutti i settori della vita sociale».  Nel numero dell'[[11 settembre]] ritorna ad analizzare la "questione stalinismo" attraverso un articolo intitolato ''Mosca centro di liquidazione della rivoluzione proletaria'' ed allargando la visione sugli [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|accadimenti spagnoli]] scrive «...ne risulta che la rivoluzione operaia non vuole perire in contraddizioni interne, se i sindacalisti, gli anarchici, i membri del [[POUM]] e in generale gli operai non vogliono, dopo la vittoria contro i [[Fascismo|fascisti]], essere distrutti dagli sforzi combinati della borghesia e degli agenti di Stalin in Spagna, devono d'ora in poi comprendere che hanno di fronte a loro Franco e a Llano, nemici veri, ma anche Hernandez e La Pasionaria <ref name="pasionaria">[http://it.wikipedia.org/wiki/Dolores_Ib%C3%A1rruri Dolores Ibárruri Gómez], detta ''la Pasionaria'', fu un'esponente comunista del PCE (Partito Comunista Spagnolo) e quindi fedele alla linea stalinista sovietica</ref>, nemici non meno temibili per la causa operaia».
In [[Francia]] Ida diviene allora attiva nell'ambito sindacale presso la [[Federazione delle Borse del Lavoro|Borsa del Lavoro]], collaborando anche con la [[stampa anarchica|rivista]] «La Révolution Prolétarienne», di cui era stata corrispondente in [[Belgio]] insieme al marito. Collabora inoltre con il periodico [[Libertarie]] scrivendo articoli a commento in particolare dei processi di Mosca contro i [[anarchia|libertari]] e i comunisti non allineati. Il [[28 agosto]] [[1936]] pubblica un articolo intitolato ''Stalin stermina la generazione d'ottobre'' dove descrive «ciò che avviene in Russia non è che la conclusione logica di un regime assolutista che domina in tutti i settori della vita sociale».  Nel numero dell'[[11 settembre]] ritorna ad analizzare la "questione stalinismo" attraverso un articolo intitolato ''Mosca centro di liquidazione della rivoluzione proletaria'' ed allargando la visione sugli [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|accadimenti spagnoli]] scrive «...ne risulta che la rivoluzione operaia non vuole perire in contraddizioni interne, se i sindacalisti, gli anarchici, i membri del [[POUM]] e in generale gli operai non vogliono, dopo la vittoria contro i [[Fascismo|fascisti]], essere distrutti dagli sforzi combinati della borghesia e degli agenti di Stalin in Spagna, devono d'ora in poi comprendere che hanno di fronte a loro Franco e a Llano, nemici veri, ma anche Hernandez e La Pasionaria <ref name="pasionaria">[http://it.wikipedia.org/wiki/Dolores_Ib%C3%A1rruri Dolores Ibárruri Gómez], detta ''la Pasionaria'', fu un'esponente comunista del PCE (Partito Comunista Spagnolo) e quindi fedele alla linea stalinista sovietica</ref>, nemici non meno temibili per la causa operaia».
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L'[[8 giugno]] [[1940]] è fermata col figlio Marc di 8 anni ed internata presso il campo di Rieucros (Lozère). Stessa sorte era toccata al marito Nicolas, che da prima di lei era stato rinchiuso in quello di Vernet <ref name="vernet">[http://it.wikipedia.org/wiki/Campo_d%27internamento_di_Le_Vernet Campo di internamento di Le Vernet]</ref>. Liberata nell'aprile [[1941]], si rifugia inizialmente a Marsiglia quindi, nel gennaio [[1942]], a Garde-Freinet e poi a Draguignan (Var).
L'[[8 giugno]] [[1940]] è fermata col figlio Marc di 8 anni ed internata presso il campo di Rieucros (Lozère). Stessa sorte era toccata al marito Nicolas, che da prima di lei era stato rinchiuso in quello di Vernet <ref name="vernet">[http://it.wikipedia.org/wiki/Campo_d%27internamento_di_Le_Vernet Campo di internamento di Le Vernet]</ref>. Liberata nell'aprile [[1941]], si rifugia inizialmente a Marsiglia quindi, nel gennaio [[1942]], a Garde-Freinet e poi a Draguignan (Var).


===L'attività  medica e propagandatrice ===
===L'attività  medica e propagandatrice ===
Nel [[1946]] finalmente la famiglia Mett-Lazarevitch si ritrova a Parigi e due anni dopo, nel [[1948]], pubblica l'opuscolo ''La Comune di Kronstadt'', redatto prima della guerra e contnente una dura condanna del bolscevismo.
Nel [[1946]] finalmente la famiglia Mett-Lazarevitch si ritrova a Parigi e due anni dopo, nel [[1948]], pubblica l'opuscolo ''La Comune di Kronstadt'', redatto prima della guerra e contnente una dura condanna del bolscevismo.
Dal [[1948]] al [[1951]] lavora come medico in un sanatorio per bambini ebrei a Brunoy, mentre [[Nicolas Lazarevitch]] si dà  da fare come correttore. Successivamente Ida Mett lavora per conto dell'industria chimica, proseguendo al contempo la pubblicazione di molti testi e articoli sulla [[medicina sociale|medicina]] e [[Pedagogia|pedagogia]] in URSS. Scrive le memorie su [[Nestor Makhno]] - scritti persi durante la guerra – dove scagiona Makhno dalle accuse infamanti e infondate di antisemitismo cadute su di lui <ref name="tradi"> [http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-31814452.html da latradizionelibertaria.over-blog.it] </ref> e nel [[1957]], insieme a [[Boris Souvarine]], [[Lucien Laurat]], [[Branko Lazitch]], [[Ronald Wright]] e altri, collabora al numero speciale della [[stampa anarchica|rivista]] ''Est et Ouest'' contenente il testo ''Le Communisme européen depuis la mort de Staline'' (Il comunismo europeo dopo la morte di Stalin).
Dal [[1948]] al [[1951]] lavora come medico in un sanatorio per bambini ebrei a Brunoy, mentre [[Nicolas Lazarevitch]] si dà  da fare come correttore. Successivamente Ida Mett lavora per conto dell'industria chimica, proseguendo al contempo la pubblicazione di molti testi e articoli sulla [[medicina sociale|medicina]] e [[Pedagogia|pedagogia]] in URSS. Scrive le memorie su [[Nestor Makhno]] - scritti persi durante la guerra – dove scagiona Makhno dalle accuse infamanti e infondate di antisemitismo cadute su di lui <ref name="tradi"> [http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-31814452.html da latradizionelibertaria.over-blog.it] </ref> e nel [[1957]], insieme a [[Boris Souvarine]], [[Lucien Laurat]], [[Branko Lazitch]], [[Ronald Wright]] e altri, collabora al numero speciale della [[stampa anarchica|rivista]] ''Est et Ouest'' contenente il testo ''Le Communisme européen depuis la mort de Staline'' (Il comunismo europeo dopo la morte di Stalin).


Ida Mett è poi deceduta a Parigi il [[27 giugno]] [[1973]]. I suoi archivi sono stati donati dal figlio Marc all'[[Istituto Internazionale di storia sociale]] di Amsterdam.
Ida Mett è poi deceduta a Parigi il [[27 giugno]] [[1973]]. I suoi archivi sono stati donati dal figlio Marc all'[[Istituto Internazionale di storia sociale]] di Amsterdam.
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