64 364
contributi
K2 (discussione | contributi) m (Sostituzione testo - "[à][\s\s]" con "à ") |
K2 (discussione | contributi) m (Sostituzione testo - "]]ecc." con "]] ecc.") |
||
(3 versioni intermedie di uno stesso utente non sono mostrate) | |||
Riga 4: | Riga 4: | ||
== La storia della radio == | == La storia della radio == | ||
'''Radio Blackout''' nasce a Torino nell'autunno del [[1992]]. La prima sede fu in via Sant'Anselmo 13. Radio Blackout sin dalla sua fondazione si è occupata di tutti gli aspetti possibili legati alla [[Controinformazione|controinformazione]] e all'opposizione al sistema di potere vigente (anticlericalismo, antiautoritarismo, [[antirazzismo]], in sostegno agli [[squat]] | '''Radio Blackout''' nasce a Torino nell'autunno del [[1992]]. La prima sede fu in via Sant'Anselmo 13. Radio Blackout sin dalla sua fondazione si è occupata di tutti gli aspetti possibili legati alla [[Controinformazione|controinformazione]] e all'opposizione al sistema di potere vigente (anticlericalismo, antiautoritarismo, [[antirazzismo]], in sostegno agli [[squat]] ecc.). Ama autodefinirsi come una «voce contro tutti, una stazione contro la nazione! '''''ONE STATION AGAINST THE NATION!'''''» | ||
Nel [[1995]] la redazione ha pubblicato un libro intitolato ''Ascolta questo libro, leggi questa radio'', che contiene «i ricordi, i propositi e le lamentele di tutti coloro che avevano fatto la radio fino a quel momento». | Nel [[1995]] la redazione ha pubblicato un libro intitolato ''Ascolta questo libro, leggi questa radio'', che contiene «i ricordi, i propositi e le lamentele di tutti coloro che avevano fatto la radio fino a quel momento». | ||
'''Radio Blackout''', che può essere ascoltata anche in [http://radioblackout.org/ streaming], è una radio no profit, che si regge su base volontaria, è [[autogestione|autogestita]], non usufruisce né di finanziamenti pubblici né privati e non ospita alcun tipo di pubblicità | '''Radio Blackout''', che può essere ascoltata anche in [http://radioblackout.org/ streaming], è una radio no profit, che si regge su base volontaria, è [[autogestione|autogestita]], non usufruisce né di finanziamenti pubblici né privati e non ospita alcun tipo di pubblicità commerciale. La radio si regge sull'autofinanziamento e sul libero sostegno di singole [[Individualità |individualità]] o gruppi che condividono il loro modo di fare informazione. | ||
== La lotta contro la censura == | == La lotta contro la censura == | ||
Il [[30 novembre]] [[2009]] è scaduta la concessione dello stabile di via Cecchi che (attualmente) ospita Radio Blackout. Il [[2 dicembre]] viene comunicato alla redazione che «in ragione della rifunzionalizzazione dell'area non potrà | Il [[30 novembre]] [[2009]] è scaduta la concessione dello stabile di via Cecchi che (attualmente) ospita Radio Blackout. Il [[2 dicembre]] viene comunicato alla redazione che «in ragione della rifunzionalizzazione dell'area non potrà darsi corso al rinnovo, tempo del rilascio 4 mesi», che in parole povere significa dover abbandonare lo stabile di via Cecchi. Questa decisione è da considerare come un attacco frontale alla libera informazione, ovvero un tentativo di chiudere la radio. | ||
Da quel giorno la redazione sta lottando per evitare lo sgombero forzato: ha organizzato eventi, manifestazioni, cene sociali, concerti, ecc, allo scopo di far sì che l'esperienza di Radioblackout prosegua ancora a lungo. | Da quel giorno la redazione sta lottando per evitare lo sgombero forzato: ha organizzato eventi, manifestazioni, cene sociali, concerti, ecc, allo scopo di far sì che l'esperienza di Radioblackout prosegua ancora a lungo. |