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Ribelle e disertore durante il primo conflitto mondiale, si avvicina agli ambienti anarchici. Nel [[1923]] viene nominato segretario della sezione di Livry-Gargan dell'[[Union anarchiste]] (UA) ed è insieme a Kiouane animatore del Comitato d'azione per la difesa degli indigeni algerini fondato dalla [[Fédération anarchiste]] della regione parigina. | Ribelle e disertore durante il primo conflitto mondiale, si avvicina agli ambienti anarchici. Nel [[1923]] viene nominato segretario della sezione di Livry-Gargan dell'[[Union anarchiste]] (UA) ed è insieme a Kiouane animatore del Comitato d'azione per la difesa degli indigeni algerini fondato dalla [[Fédération anarchiste]] della regione parigina. | ||
Nel [[1925]], in [[Algeria]], passa un breve periodo in carcere per aver criticato le | Nel [[1925]], in [[Algeria]], passa un breve periodo in carcere per aver criticato le autorità locali. In questo periodo collabora al giornale anarchico ''Le flambeau'' (Algeri, 1923-1926) pubblicando articoli di denuncia del [[colonialismo]]. Collaboratore del giornale ''Libertaire'' nel [[1930]], firma un articolo sotto lo pseudonimo un « un anarchiste kabyle » (un anarchico della Cabilia) in cui condanna la celebrazione del centenario della colonizzazione dell'[[Algeria]]. | ||
Nominato gerente del giornale ''l'Eveil Social'' («Il Risveglio Sociale», 29 numeri dal gennaio 1932 al maggio 1934), che poi si | Nominato gerente del giornale ''l'Eveil Social'' («Il Risveglio Sociale», 29 numeri dal gennaio 1932 al maggio 1934), che poi si fonderà nel maggio del [[1934]] con ''Terre libre'' («Terra Libera»), negli anni trenta che sarà perseguitato «per incitamento di militari alla disobbedienza». | ||
Nel [[1934]] fonda un gruppo anarchico degli indigeni algerini, subendo 4 mesi e mezzo di [[carcere|prigione]] per porto d'armi proibito. Nel [[1936]], allo scoppio della [[rivoluzione spagnola|rivoluzione]], parte a combattere in Spagna per arruolarsi nella [[Centuria Sébastien Faure]] della [[Colonna Durruti]]<ref>La stessa di [[Simone Weil]]</ref>. Ferito in battaglia il [[21 dicembre]] [[1936]], fa rientro in [[Francia]], intervenendo assiduamente a diversi convegni in favore della rivoluzione libertaria spagnola. | Nel [[1934]] fonda un gruppo anarchico degli indigeni algerini, subendo 4 mesi e mezzo di [[carcere|prigione]] per porto d'armi proibito. Nel [[1936]], allo scoppio della [[rivoluzione spagnola|rivoluzione]], parte a combattere in Spagna per arruolarsi nella [[Centuria Sébastien Faure]] della [[Colonna Durruti]]<ref>La stessa di [[Simone Weil]]</ref>. Ferito in battaglia il [[21 dicembre]] [[1936]], fa rientro in [[Francia]], intervenendo assiduamente a diversi convegni in favore della rivoluzione libertaria spagnola. | ||
In quest'epoca risiede al n° 16 di rue d'Amiens ad Aulnay, dove è uno dei principali animatori del gruppo locale dell'[[Union anarchiste]], che secondo la polizia contava 92 aderenti e più di 200 simpatizzanti. il [[1° maggio]] [[1937]], le | In quest'epoca risiede al n° 16 di rue d'Amiens ad Aulnay, dove è uno dei principali animatori del gruppo locale dell'[[Union anarchiste]], che secondo la polizia contava 92 aderenti e più di 200 simpatizzanti. il [[1° maggio]] [[1937]], le autorità segnalano la presenza per tutta la giornata di una bandiera nera recante l'inscrizione «Nè Dio nè padroni». Il rapporto della [[polizia]] lo qualifica come «molto attivo, pericoloso..costituisce un vero pericolo sociale». | ||
Nel [[1938]]-[[1939|39]], è condannato due volte alla prigione per aver distribuito dei volantini contro la guerra. Nel [[1941]], in quanto pericoloso sovversivo, viene internato in un lager durante la guerra. Nel [[1951]] viene nominato responsabile alle questioni nord-africane della Commissione sindacale della [[Fédération anarchiste|FA]], denunciando sino all'ultimo lo sfruttamento colonialistico del nord Africa da parte dei francesi. | Nel [[1938]]-[[1939|39]], è condannato due volte alla prigione per aver distribuito dei volantini contro la guerra. Nel [[1941]], in quanto pericoloso sovversivo, viene internato in un lager durante la guerra. Nel [[1951]] viene nominato responsabile alle questioni nord-africane della Commissione sindacale della [[Fédération anarchiste|FA]], denunciando sino all'ultimo lo sfruttamento colonialistico del nord Africa da parte dei francesi. | ||
Il [[30 aprile]] [[1953]], il giornale ''[[Libertaire]]'' | Il [[30 aprile]] [[1953]], il giornale ''[[Libertaire]]'' annuncerà la sua inumazione. | ||
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