Fratellanza Internazionale: differenze tra le versioni

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[[File:Bakunin.jpg|right|thumb|[[Michail Bakunin]]]]La '''Fratellanza Internazionale''' è stata una delle tante organizzazioni clandestine fondate da [[Bakunin]] nel corso della sua vita. Ebbe comunque breve vita e fu poi sostituita prima dalla [[Lega per la Pace e la Libertà ]] e poi dall'[[Alleanza Internazionale dei Socialisti Democratici]].
[[File:Bakunin.jpg|right|thumb|[[Michail Bakunin]]]]La '''Fratellanza Internazionale''' è stata una delle tante organizzazioni clandestine fondate da [[Bakunin]] nel corso della sua vita. Ebbe comunque breve vita e fu poi sostituita prima dalla [[Lega per la Pace e la Libertà ]] e poi dall'[[Alleanza Internazionale dei Socialisti Democratici]].


== Storia ==
== Storia ==
La '''Fratellanza Internazionale''' o '''Alleanza dei Socialisti Rivoluzionari''' è stata un'organizzazione fondata da [[Bakunin]] durante il suo secondo viaggio di in [[Italia]] iniziato nel [[1864]]. Fu di natura clandestina, come era costume nell'[[Italia]] del periodo risorgimentale, secondo dei principi intrisi di un certo romanticismo che non era stato ancora superato nonostante il [[movimento operaio]] e popolare stesse intraprendendo la strada dell'[[organizzazione di massa]].  
La '''Fratellanza Internazionale''' o '''Alleanza dei Socialisti Rivoluzionari''' è stata un'organizzazione fondata da [[Bakunin]] durante il suo secondo viaggio di in [[Italia]] iniziato nel [[1864]]. Fu di natura clandestina, come era costume nell'[[Italia]] del periodo risorgimentale, secondo dei principi intrisi di un certo romanticismo che non era stato ancora superato nonostante il [[movimento operaio]] e popolare stesse intraprendendo la strada dell'[[organizzazione di massa]].  


La Fratellanza era costituita da una « famiglia internazionale » e da « famiglie » nazionali, raggruppati in circoli locali. I « familiari » erano tutti dei rivoluzionari convinti, completamente devoti alla causa della [[libertà ]] e la cui discrezione era assicurata.  
La Fratellanza era costituita da una « famiglia internazionale » e da « famiglie » nazionali, raggruppati in circoli locali. I « familiari » erano tutti dei rivoluzionari convinti, completamente devoti alla causa della [[libertà ]] e la cui discrezione era assicurata.  


Il programma, fondato su principi antiautoritari, che poi porterà  alla stesura del ''Catechismo rivoluzionario'' di [[Sergei Nechaev]]<ref>Pubblicato da [[Daniel Guérin]] nell'antologia ''Ni Dieu, ni maître'' (Nè Dio, nè padroni), Maspero, 1970.</ref> e de ''Il programma della Fratellanza internazionale'', cementava l'organizzazione del gruppo e orientava il comportamento dei militanti. Facevano parte della Fratellanza: tra gli gli italiani, [[Giuseppe Fanelli]], [[Saverio Friscia]]; tra i francesi i fratelli Reclus (nel 1865)<ref>[[Élisée Reclus]] ed [[Elia Reclus]]</ref>, [[Benoit Malon]], [[Alfred Naquet]]; fra gli svizzeri [[Charles Perron]] (nel [[1868]]), [[James Guillaume]] (nel [[1869]]); fra i polacchi [[Valérien Mroczkowski]]; fra i russi [[Nikolaï Ivanovitch Joukovski]]<ref>[[James Guillaume]], ''L'Internationale. Documents et souvenirs''., 2 volumi, Éditions Gérard Lebovici, 1985.</ref>
Il programma, fondato su principi antiautoritari, che poi porterà  alla stesura del ''Catechismo rivoluzionario'' di [[Sergei Nechaev]]<ref>Pubblicato da [[Daniel Guérin]] nell'antologia ''Ni Dieu, ni maître'' (Nè Dio, nè padroni), Maspero, 1970.</ref> e de ''Il programma della Fratellanza internazionale'', cementava l'organizzazione del gruppo e orientava il comportamento dei militanti. Facevano parte della Fratellanza: tra gli gli italiani, [[Giuseppe Fanelli]], [[Saverio Friscia]]; tra i francesi i fratelli Reclus (nel 1865)<ref>[[Élisée Reclus]] ed [[Elia Reclus]]</ref>, [[Benoit Malon]], [[Alfred Naquet]]; fra gli svizzeri [[Charles Perron]] (nel [[1868]]), [[James Guillaume]] (nel [[1869]]); fra i polacchi [[Valérien Mroczkowski]]; fra i russi [[Nikolaï Ivanovitch Joukovski]]<ref>[[James Guillaume]], ''L'Internationale. Documents et souvenirs''., 2 volumi, Éditions Gérard Lebovici, 1985.</ref>
== Note ==
== Note ==


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