Movimento operaio: differenze tra le versioni

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Le lotte operaie ricominciarono alla fine degli anni '60, in particolare durante il biennio [[1968]]-[[1970|70]] quando operai e studenti in molti casi agirono unitariamente contro [[Stato]] e [[capitale]].<ref>[[Maggio_1968#La_rivolta_studentesca|La rivolta studentesca]]</ref> In un volantino redatto dagli studenti di Torino si invitano gli operai ad unirsi a loro nella lotta:
Le lotte operaie ricominciarono alla fine degli anni '60, in particolare durante il biennio [[1968]]-[[1970|70]] quando operai e studenti in molti casi agirono unitariamente contro [[Stato]] e [[capitale]].<ref>[[Maggio_1968#La_rivolta_studentesca|La rivolta studentesca]]</ref> In un volantino redatto dagli studenti di Torino si invitano gli operai ad unirsi a loro nella lotta:


: «Operai! L'autoritarismo e la discriminazione nelle scuole, lo sfruttamento nelle fabbriche, la divisione in classi della società  hanno una sola radice: il sistema capitalista. La polizia, quando caccia gli studenti dalle scuole e quando viene davanti alle fabbriche per danneggiare gli scioperi, fa sempre la stessa cosa: difende gli interessi dei padroni. I padroni conservano il potere non solo comandando nelle fabbriche e sfruttando gli operai; conservano il potere anche attraverso una scuola in cui solo i ricchi possono andare avanti a prendersi i titoli di studio con cui diventeranno dirigenti. I figli di operai e dei contadini devono lavorare [...] Inoltre la scuola è fatta in modo da insegnare la logica egoistica dello sfruttamento [...] Questa è una scuola è una scuola di classe perché ci possono andare solo i ricchi e perché insegna una mentalità  di classe.
: «Operai! L'autoritarismo e la discriminazione nelle scuole, lo sfruttamento nelle fabbriche, la divisione in classi della società  hanno una sola radice: il sistema capitalista. La polizia, quando caccia gli studenti dalle scuole e quando viene davanti alle fabbriche per danneggiare gli scioperi, fa sempre la stessa cosa: difende gli interessi dei padroni. I padroni conservano il potere non solo comandando nelle fabbriche e sfruttando gli operai; conservano il potere anche attraverso una scuola in cui solo i ricchi possono andare avanti a prendersi i titoli di studio con cui diventeranno dirigenti. I figli di operai e dei contadini devono lavorare [...] Inoltre la scuola è fatta in modo da insegnare la logica egoistica dello sfruttamento [...] Questa è una scuola è una scuola di classe perché ci possono andare solo i ricchi e perché insegna una mentalità  di classe.


:Gli studenti lottano: per una scuola aperta a tutti; per uno studio fondato sull'esperienza sociale e sul lavoro collettivo. Ma la scuola resterà  di classe finché la società  resterà  fondata sullo sfruttamento e sulle classi [...] Per questo gli studenti si rivolgono oggi agli operai, che dal sistema capitalista sono più sfruttati, e che quindi hanno l'interesse a rovesciarlo. La lotta degli studenti e degli operai è unica: discutiamo insieme su questi problemi e organizziamoci assieme per essere più forti nella lotta e per ottenere ciò che vogliamo.»
:Gli studenti lottano: per una scuola aperta a tutti; per uno studio fondato sull'esperienza sociale e sul lavoro collettivo. Ma la scuola resterà  di classe finché la società  resterà  fondata sullo sfruttamento e sulle classi [...] Per questo gli studenti si rivolgono oggi agli operai, che dal sistema capitalista sono più sfruttati, e che quindi hanno l'interesse a rovesciarlo. La lotta degli studenti e degli operai è unica: discutiamo insieme su questi problemi e organizziamoci assieme per essere più forti nella lotta e per ottenere ciò che vogliamo.»
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