Fernando Tarrida del Mármol: differenze tra le versioni

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=== Dalle idee repubblicane all'anarchia ===
=== Dalle idee repubblicane all'anarchia ===


Da ragazzo abbraccia le idee [[federalismo|federali]] e repubblicane, abbandonate poi all'età  di 18 anni in favore dell'[[anarchia]], a cui viene introdotto da [[Anselmo Lorenzo]], uno dei padri dell'[[anarchismo spagnolo]]. Sarà  proprio Lorenzo a consigliargli la lettura di [[Bakunin]], [[Kropotkin]] e [[Proudhon]], che gli faranno prendere consapevolezza sulle sue idee anarchiche. Questo determinerà  però la rottura con la famiglia e i parenti.
Da ragazzo abbraccia le idee [[federalismo|federali]] e repubblicane, abbandonate poi all'età  di 18 anni in favore dell'[[anarchia]], a cui viene introdotto da [[Anselmo Lorenzo]], uno dei padri dell'[[anarchismo spagnolo]]. Sarà  proprio Lorenzo a consigliargli la lettura di [[Bakunin]], [[Kropotkin]] e [[Proudhon]], che gli faranno prendere consapevolezza sulle sue idee anarchiche. Questo determinerà  però la rottura con la famiglia e i parenti.


Terminati gli studi di ingegneria a Madrid, ritorna a Barcellona, dove partecipa ai suoi primi incontri e dibattiti su [[anarchia]] e [[rivoluzione]]: diventerà  uno dei più importanti propagandatori dell'[[anarchismo]]. Il suo prestigio tra gli anarchici spagnoli sarà  legato ai processi di [[Montjuich]] e alla teoria dell'[[anarchismo senza aggettivi]], grazie ad un articolo da lui pubblicato nel [[stampa libertaria|giornale anarchico]] parigino «''[[Le Revolté]]''» ([[1889]]). Tale idea troverà accoglimento in esponenti come [[Max Nettlau]], [[Ricardo Mella]] e [[V. Clairac]].
Terminati gli studi di ingegneria a Madrid, ritorna a Barcellona, dove partecipa ai suoi primi incontri e dibattiti su [[anarchia]] e [[rivoluzione]]: diventerà  uno dei più importanti propagandatori dell'[[anarchismo]]. Il suo prestigio tra gli anarchici spagnoli sarà  legato ai processi di [[Montjuich]] e alla teoria dell'[[anarchismo senza aggettivi]], grazie ad un articolo da lui pubblicato nel [[stampa libertaria|giornale anarchico]] parigino «''[[Le Revolté]]''» ([[1889]]). Tale idea troverà accoglimento in esponenti come [[Max Nettlau]], [[Ricardo Mella]] e [[V. Clairac]].
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