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Il [[municipalismo libertario]], attraverso la democrazia diretta, mira all'allargamento della partecipazione alla vita pubblica, auspicando la nascita di città e tecnologie a misura d'uomo che permettano l'estensione e il funzionamento, su base orizzontale, di una rete di assemblee cittadine, le quali sarebbero preposte alla ratifica di decisioni che riguardino la collettività . | Il [[municipalismo libertario]], attraverso la democrazia diretta, mira all'allargamento della partecipazione alla vita pubblica, auspicando la nascita di città e tecnologie a misura d'uomo che permettano l'estensione e il funzionamento, su base orizzontale, di una rete di assemblee cittadine, le quali sarebbero preposte alla ratifica di decisioni che riguardino la collettività . | ||
La democrazia diretta ([[municipalismo libertario]]) nella visione "Bookchiniana", è strettamente connessa al suo pensiero ecologico ([[ecologia sociale]]) e alla visione olistica dell'universo. La democrazia diretta è il mezzo attraverso il quale rendere possibile la salvaguardia dell'individuo all'interno di un sistema sociale organizzato orizzontalmente. In sostanza, secondo Bookchin, la democrazia diretta permette la salvaguardia | La democrazia diretta ([[municipalismo libertario]]) nella visione "Bookchiniana", è strettamente connessa al suo pensiero ecologico ([[ecologia sociale]]) e alla visione olistica dell'universo. La democrazia diretta è il mezzo attraverso il quale rendere possibile la salvaguardia dell'individuo all'interno di un sistema sociale organizzato orizzontalmente. In sostanza, secondo Bookchin, la democrazia diretta permette la salvaguardia dell'"unità nella diversità ": | ||
: «Non c'è nulla di nostalgico o innovativo nel tentativo dell'umanità di armonizzare il collettivo con l'individuale. L'impulso a realizzare questi scopi complementari (soprattutto in tempi come i nostri, in cui entrambi rischiano una rapida dissoluzione) è una costante ricerca umana che si è espressa tanto nel campo religioso quanto nel radicalismo secolare, negli esperimenti utopici come nella vita cittadina di quartiere, nei gruppi etnici chiusi come nei conglomerati urbani cosmopoliti. È la coscienza, e non altro, che in ultima istanza determinerà se l'umanità sarà in grado di raggiungere un senso pieno nella dimensione collettiva senza nulla sacrificare a un senso pieno della propria individualità ». | : «Non c'è nulla di nostalgico o innovativo nel tentativo dell'umanità di armonizzare il collettivo con l'individuale. L'impulso a realizzare questi scopi complementari (soprattutto in tempi come i nostri, in cui entrambi rischiano una rapida dissoluzione) è una costante ricerca umana che si è espressa tanto nel campo religioso quanto nel radicalismo secolare, negli esperimenti utopici come nella vita cittadina di quartiere, nei gruppi etnici chiusi come nei conglomerati urbani cosmopoliti. È la coscienza, e non altro, che in ultima istanza determinerà se l'umanità sarà in grado di raggiungere un senso pieno nella dimensione collettiva senza nulla sacrificare a un senso pieno della propria individualità ». |